ATTO I
Scena I
Sinfonia
Alessandro che sopra una machina murale ascende sul muro di Ossidraca
Recitativo
Alessandro
E tanto ancor si indugia a superar questo vil muro?
Io stesso scorta vi fo con onorato esempio.
(all'arrivo di Alessandro i difensori fuggono)
Sinfonia
Recitativo
Alessandro
Ossidraca superba,
contra l'ira del Cielo in van contrasti.
Son prole del Tonante,e tanto basti.
(si getta al didentro del muro; i difensori vi ritornano
e ne respingono gli assalitori e la machina)
Scena II
Leonato con altri, e soldati con un'ariete
per far diroccare il muro
Recitativo
Leonato
Oh smisurato ardire!
pronto soccorso al Re si porga: e cada
Cada il muro atterrato.
(Il muro cade: vedesi Alessandro con alcuni nemici
morti attorno, difendersi agli altri, che vengono
fugati da Leonato e da' suoi Macedoni)
Sinfonia del crollo del muro.
Recitativo
Leonato
Grazie all'eterno Giove,
Sire, sei salvo: ma la tua grand'alma
troppo t'espose, per privata palma.
Sai pur ch'è sempre unita
la pubblica salvezza alla tua vita.
Che gioveran l'Asia e la Persia vinte,
L'India e la Terra tutta,
se ti perdiam?
Alessandro
Non m'accusate o cari,
d'amar troppo il periglio.
Qui v'era d'uopo ardir più che consiglio.
Di comandare all'immortal falange
Indegno io parerei
se risparmiar volessi i giorni miei.
Purchè si acquisti onor, vivasi meno.
Sempre felice muore,
chi muor pugnando alla Vittoria in seno.
Aria
Alessandro
Fra le stragi e fra le morti
s'immortalano gli eroi.
La Fortuna aiuta i forti
Giove assiste i figli suoi.
Scena III
Accampamento
Rossane e Lisaura, uscendo ciascuna dal suo padiglione, a vista del muro atterrato.
Arioso a Due
Lisaura
Che vidi?
Rossane
Che mirai?
Lisaura
Gloria precipitosa!
Rossane
Ambizion perversa!
Tutte e due
Se Alessandro perì Lisaura/Rossane è persa.
Lisaura
Rossane se ne affligge
Rossane
La mia rival si duole
Tutte e due
Così l'alme discordi,
nè temuti Infortuni, Amore accordi.
Scena IV
Tassile Re Indiano e dette
Recitativo
Lisaura
Ecco Tassile, il Re dell'Indi
Rossane
Ei torna con lieto volto
Tassile
E' Ossidraca espugnata
e il Re fuor di periglio,
rasserena, o Rossane,il mesto ciglio.
Rossane
Grazie a voi dello scampo o sommi Dei.
Lisaura
E di sì gran successo, Tassile,
a me non parli? forse credi
ch'io m'interessi in ciò men di costei?
Tassile
Crederlo ben vorrei:
pur troppo so quanto vi prendi parte.
Lisaura
Di sì lieta ventura il giubilo risento
(ma quel della rival mi dà tormento)
Aria
Lisaura
Quanto dolce Amor sarìa
se non fosse gelosia
col gelato suo velen.
Quel che spera la costanza,
e promette la speranza,
Rende amaro al mesto sen.
Recitativo
Rossane
Ne' trofei d'Alessandro
trionfa ancor quest'alma:
ma funesta Lisaura ogni mia palma.
Pur tenterò tutte d'Amor le vie
perchè allettato il vincitore amante,
infido altrui, sia solo a me costante.
Aria
Rossane
Lusinghe più care
d'Amor veri dardi
vezzose volate
sul labbro, nei guardi,
e tutta involate
l'altrui libertà.
Gelosi sospetti,
diletti con pene;
fra gioie e tormenti
momenti di spene,
voi l'armi farete
di vaga beltà.
Recitativo
Tassile
Sventurato ch'io sono!
Se penso ad Alessandro
come benefattore amar lo devo,
come rival non posso.
Dalla sua mano io riconosco il trono,
ma perchè ama Lisaura
la gelosia corrompe un sì bel dono
e rifletter mi fa con aspre doglie,
che se un Regno mi rese, il cor mi toglie.
Aria
Tassile
Vibra cortese amor
un altro strale
del mio rivale al cor,
e sol l'accendi allor d'altra Bellezza.
Bramata sol da me,
per Alma tutta fe
l'ingrata non avrà
tanta fierezza.
Scena V
La breccia
Alessandro, Tassile, Leonato, Cleone, Clito,
con seguito di soldati.
Solo e coro
Alessandro
Fra le guerre e le vittorie
fama eterna il Ciel mi dà.
Tutti
Chi t'agguagli in tante glorie
l'Universo ancor non ha.
Alessandro
Lauri e palme
Tutti
Fregi son delle grand'alme
Alessandro
Stati e Regni
Tutti
Premi son dei cor più degni
Alessandro
L'ampia terra, il Mar profondo
Tutti
Tutto cede al tuo valor
Alessandro
Oh vi fosse un altro Mondo!
Tutti
Saria poco al tuo gran Cor.
Recitativo
Alessandro
Apprestasti o Cleone i sacrifici a Giove, che sìdel figlio secondò le prove?
Cleone
Tutto è già pronto, Il tuo gran padre Ammone
Abbia pria chi l'adore,
poscia il secondo onore
paghisi a te, Nume temendo in guerra.
Ei è monarca del Ciel, Tu della terra.
Scena VI
Lisaura, Rossane e detti
Recitativo
Alessandro
Dalla vittoria alla bellezza in braccio
passa un felice vincitor. Mia bella,
mia vezzosa Rossane al sen ti stringo.
Cleone
(Miseri affetti miei!)
Lisaura
(Sdegno m'infiamma)
Rossane
Mia vera gioia è il rivederti salvo
tornar da tante perigliose imprese.
Alessandro
Non temo di mortal braccio le offese.
Cleone
Ed a Lisaura, o Sire, non ti rivolgi ancor?
Alessandro
Lisaura vaga, lieto non men ritorno a te.
Rossane
(Delusa così rimango. Oh gelosia crudele!)
Tassile
(E non troncherò io d'amorei detti
fra Lisaura e Alessandro?)
e non t'accorgi
che Rossane sdegnata altrove è volta?
Alessandro
(Ah! non sia mai)
Bella Rossane ascolta
(parte)
Tassile
Ei Rossane seguì: or ti consola,
e resta in tanta abbandonata e sola.
Lisaura
Ahi Lisaura tradita!
del pari che l'amor, vano è il tuo sdegno.
Risolvi non soffrir quest'atto indegno.
Aria
Lisaura
No, più soffrir non voglio.
è troppa infedeltà.
Instabile qual onda,
più mobile che fronda è l'incostante.
Non lo vorria l'orgoglio,
se lo volesse amor.
No 'l voglio più soffrir
d'un altra amante.
Scena VII
Appartamento
Rossane e poi Alessandro.
Arioso
Rossane
Vilipese bellezze,
lusinghe disprezzate
armi inutili siete
per vincer l'Incostanza:
Voi mi deste speranza
d'incatenar solo per me quel core.
Vana speranza! O Dei! Voi mi mancate
vilipese bellezze
lusinghe disprezzate.
Recitativo
Alessandro
Pur ti raggiungo.
E perchè mai partisti vaga Rossane?
il mio verace amore
a te sola è rivolto.
Appresi dal tuo volto
la sicura vitoria.
Tu farai la mercede
delle gran geste, e tu sarai mia gloria.
Ma turbato è il seren degli occhi belli?
E quel dolce sorriso
onde traspare il tuo ben cor, m'ascondi?
Non mi degni d'un guardo? e non rispondi?
Rossane
Sia quel labbro sol mio, sol mio quelcore:
O in van da me speri o risposta o guardo
amami sola, o non parlar d'amore.
Aria
Alessandro
Men fedele, men costante
finge il labbro, non il cor,
Ma son vinto, sono amante
d'un amabile beltà.
Una sol quest'alma adora,
ma scoprir no'l deggio ancor.
La crudel che m'innamora,
non lo dice, e pur lo sa.
Recitativo
Rossane
Sì lusingando ei parla, e par che m'ami,
ma se Lisaura vede
subito a lei rivolge l'alma e il piede.
Che deggio fare? ah sì, crederlo infido.
Forse m'ama? lo spero, e non mi fido.
Aria
Rossane
Un lusinghiero
dolce pensiero
dice che m'ama:
altro infelice
pensier mi dice,
no, non ti brama:
e l'alma instabile,
temendo,
sperando,
chi dica il vero
ancor non sa.
Sì fra due venti
frondoso ramo
sempre è agitato
sinchè sfrondato
a cader va.
Scena VIII
Clito, Cleone e Leonato
Recitativo
Clito
Tu che Rosane adori, e come mai
con sì tranquillo volto,
Cleone il tuo rival soffrendo vai?
Cleone
Non può forza mortale opporsi ai Numi
Mia sventura è fatale.
Là nel tempio di Giove
oggi egli avrà vittime Incensi altari.
Sì, son Numi nel mondo eroi sì chiari.
(parte)
Clito
Amico Leonato, e vuoi l'esempio
seguir di questo adulator?
Leonato
M'offendi a domandarne sol.
Seguito ho sempre l'onorate suescorte:
e in cambio d'amistà fedel vuò teco
correr pur sempre una medesima sorte.
Aria
Leonato
Pregi son d'un alma grande
L'amicizia e il valor:
Senza questi, in van si spande
ogni titolo d'Onor.
Recitativo
Clito
Sempre del suo valor, fido seguace
sarò, come già fui,
prodigo di mia vita
al suo comando et al suo scampo.
Ma esser non voglio adulator fallace.
L'adorin gli altri pur: s'egli 'l pretende
da Clito ancor: troppo chi l'ama, offende.
Aria
Clito
A sprone, a fren leggiero
Un nobil destriero
contento ubbidirà.
Se pungi troppo il lato
fiero, superbo, irato,
il peso scuoterà.
Scena IX
Sinfonia
Tempio di Giove Ammone;
con le statue di Giove, d’Ercole ed Alessandro.
Cleone alla testa de’ sacrificatori,
e poi Alessandro, Rossane, Lisaura, Tassile, e Clito.
Recitativo
Cleone
Al magnanimo, al forte, al vincitore,
Al figlio del Tonante,
Ad Alessandro il Magno
S’accendan l’are, e come a gli altri Numi
Se gli offra il grato odor d’Arabi fumi.
Sinfonia e Arioso
Alessandro
Primo Motor delle Superne sfere,
da te nato Alessandro unil t’adora,
come lor pregio che da te deriva
rendono gli altri dei;
egli ti rende ancora
tutto illustre onor de’ suoi trofei.
Recitativo
Tassile
Figlio del Re degl’immortali Numi,
A Giove e a te porto dell’India i voti.
Cleone
Nato di Giove, sovruman monarca,
invitto, augusto, pio, sommo, divino,
con l’universo a Giove e a te m’inchino.
Clito
(Fremo di rabbia) Io sol m’inchino a Giove.
Tu per sangue e valor, re nostro sei.
Ti basti ciò: non insultar gli Dei.
Alessandro
Empio, a i Numi negar tenti il rispetto?
Cadi, prostati, adora a tuo dispetto.
(Lo prosta a forza)
Clito
E ad un’antico tuo fedel,
tal fai violenza ed ingiuria?
Alessandro
Empio, superbo, va altrove ad infuriar.
Clito
Ti pentirai.
(parte)
Rossane
Placa lo sdegno, e rasserena il ciglio.
Lisaura
Perdona il fallo al suo valor feroce.
Alessandro
Placarmi, o belle Dee no non poss’Io:
Offese il vostro Nume e non il mio.
Duetto Rossane e Lisaura
Rossane
Placa l’Alma,
quieta il petto,
pace, calma
vuole Amor.
La dolcezza
spira affetto:
La fierezza
dà timor.
Lisaura
Son d’amore
nella face
calma, pace,
non furor:
Quando alletta,
arde il seno:
ma diletta
con l’ardor.
Lisaura
Sdegno il core
Non t’offenda,
Rossane
Ma l’Amore
sol l’accenda
Lisaura
Torna in calma.
Rossane
Placa l’alma.
A Due
Breve è sdegno
In nobil cor.
Rossane
Placa l’alma
Lisaura
Quieta il petto.
Rossane
Pace
Lisaura
Calma
A Due
Vuol Amor
Lisaura
Bel diletto
Rossane
Caro Affetto
A Due
No non nasce dal rigor.
Recitativo
Alessandro
Fra gli uomini e fra i Numi
pien di vittorie e di superni onori
prender breve riposo omai conviene
nelle dolcezze di graditi amori.
Poi della gloria si ripigli il corso,
perché mia fama e mia potenza vole,
se fia concesso, oltre i confin del sole.
Aria
Alessandro
Da un breve riposo
di Stato amoroso,
più fiero, più forte
di gloria al sentiero
amante e guerriero
Il cor tornerà.
Se gia tutta in guerra
mi cede la terra;
Il vanto d’onore
S’io cedo all’Amore,
minor non sarà.