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ATTO PRIMO

Scena Prima

(L'aurora; il sole va poi gradatamente illuminando la scena. Interno di una cascina. A destra, verso il fondo, la porta d 'una stanza. Una rustica sedia a bracciuoli, vicina. Una panca,qualche sedia. Il prospetto é aperto e da esso scorgessi un sito pittoresco sulle montagne di Savoia e parte del villaggio. Una chiesa sull'alto. Si odono gli ultimi rintocchi d'una campana e varie voci da opposte parei: si vedono poi uomini, donne, fanciulli avviarsi al tempio, poi Maddalena, indi Antonio)

▼CORO▲
(da lontano)
Presti! Al tempio! Delle preci
Die' il segnal la sacra squilla.
Già del sole omai scintilla
Sulle cime il primo raggio,
Or dal ciel fausto viaggio
Cominciamo ad implorar.
La speranza ed il coraggio
Non potranno vacillar.

(Appresi la stanza a destra e vi esce pian piano Maddalena, che si ferma sulla soglia guardando ancor dentro.)

▼MADDALENA▲
Linda, mia dolce figlia!
Tu nel sonno dell'innocenza ancora giaci;
a lungo in assiduo lavoro
Provvida tu per noi vegliasti,
e lieti saranno i sogni tuoi.

(chiudendo la stanza)

Ma forse al ridestarti qui fra noi
Tutto fia duol.
Con quale ansia angosciosa
Attendo del marito il ritorno!
Decidersi in tal giorno
Deve tutto per noi! Chi sa?
Già viene…

(incontrandolo)

Antonio…

▼ANTONIO▲
(entrando un po' cupo)
Moglie!

▼MADDALENA▲
(con premura)
Ebbene?

▼ANTONIO▲
(esita)
L'Intendente sperar mi fe' propizia
Sua Eccellenza, il fratel della
Marchesa
Nostra padrona.

▼MADDALENA▲
S'egli è cosi, respiro.
Ei può tutto, speriamo.
Resteremo.

▼ANTONIO▲
Più di te quant'io lo bramo!

Ambo nati in questa valle,
Nostra sorte qui fu unita;
Ebbe Linda qui la vita,
E mio padre qui morì.
Or tu vedi se diletto,
Se a me sacro è questo tetto;
Moglie, figlia, sol per voi
Soffro e temo in questo di.

▼MADDALENA▲
Ma, se è vero che Sua Eccellenza
È per noi, che temi mai?

▼ANTONIO▲
Vidi or ora il buon prefetto,
Mie speranze gli svelai.

▼MADDALENA▲
Ebben?

▼ANTONIO▲
Et diffida, in sé fremeva,
Disse alfin che a noi verrà;
Ma il suo volto esprimeva
II timore e la pietà.

Ecco, o moglie, il rio pensiero
Che tremar ancor mi fa.

▼MADDALENA▲
Oh discaccia il mal umore,
Spera, spera.

Scena Seconda

(Varie voci al di fuori d'uomini e fanciulli presso la cascina. Indi questi precedono e circondano il Marchese, che entrerà seguito dall'Intendente)

▼CORO▲
(di dentro)
Viva! Viva!

▼ANTONIO, MADDALENA▲
Quai grida?

▼CORO▲
(di dentro)
Eccellenza!

▼ANTONIO▲
(osservando)
E che mai?

▼CORO▲
(sortono)
La preghiamo.

▼ANTONIO, MADDALENA▲
Il Marchese!

▼MARCHESE▲
(entrando con l'Intendente)
Olà! Quieti!

▼CORO▲
Ah! Si mostri cortese!

▼MARCHESE▲
(all'Intendente)
Dà a costor degli scudi.

▼L'INTENDENTE▲
(gettando monete al coro)
Assai bene.

▼CORO▲
(raccogliendo avidamente le monete e baciando le mani al Marchese)
Grazie! Viva!

▼MARCHESE▲
(con gravità)
Ma basta… ma andate.
Siam chi siamo, di cor generoso;
Ma poi guai se montiamo in furor!

(guardando intorno, fra sè)

Ora a noi… ma la Linda,
ah! lei bramo.
Cominciam: protezione, maniere.

(con aria di protezione)

Buona gente, noi siamo chi siamo.
L'Intendente, ci ha detto, sappiamo;
E venuti siam qui per vedere

(guardando sempre)

In persona, vicino…

(fra sè)

ma dov'è?

(in alta voce)

Noi vogliamo far piacere, e piacere…
Perché poi, si sa bene; che… cioè…
Or sul nostro possente favore,
Buona gente, potete sperar.

▼INTENDENTE▲
Sua Eccellenza di Cesare ha il core.
Da lui tutto potete sperar.

▼MADDALENA, ANTONIO▲
Una povera onesta famiglia
Voi potete salvar, consolar.

▼MARCHESE▲
Lo vogliamo…

(fra sè)

E colei non si vede!

(Ad Antonio)

Ma, a proposito, ov'è la famiglia?
Dire intesi, che avete una figlia…

▼ANTONIO▲
Si, Eccellenza.

▼MARCHESE▲
E si dice assai bella!

▼MADDALENA▲
É figlioccia di vostra sorella.

▼MARCHESE▲
Tanto meglio! De sanguinis jure
Suo Marchese padrin son io pure;
Anche a lei pensar dunque dobbiamo;
Ma dov'è? Ma che almen la vediamo!
Questa cara figlioccia che fa?

▼MADDALENA▲
(segnando la stanza)
È di là.

▼MARCHESE▲
Venga qua dal suo padrino.

▼MADDALENA▲
(Apre ed entra.)
Verrà subito.

▼MARCHESE▲
Subito qui.

(Maddalena entra nella stanza.)

(fra sè)

Alla fine ci sono arrivato,
E da me più fuggir non potrà

▼INTENDENTE▲
(al Marchese, a sottovoce)
Ve lo dissi; son già nell'agguato;
il mio piano sbagliar non potrà.
Si, l'ho detto, son già nell'agguato,
II mio piano fallire non può.

▼ANTONIO▲
(fra sè)
S'era certo il Prefetto ingannato;
Egli é invece la stessa bontà.

(vedendo aprirsi la stanza)

Ecco, viene.

▼MARCHESE▲
(andandole incontro per abbracciarla)
Mia bella figlioccia!

▼MADDALENA▲
(confusa)
Eccellenza, dispiacemi…

▼MARCHESE▲
(fra sè)
Ohimè!

▼MADDALENA▲
La credeva di là…

▼MARCHESE▲
Ebben?

▼MADDALENA▲
…ma non c'è.

▼MARCHESE▲
(Va sulla porta.)
come? come? che? forse ritrosa
Al padrino si tiene nascosa?

▼ANTONIO▲
Schiuso veggo dell'orto il cancello,
Certo al tempio per là se n'andò.
Udì gente, ella timida è tanto!

▼MARCHESE▲
E frattanto così sul più bello padrino deluso restò.

▼ANTONIO▲
La scusate.

▼ANTONIO, MADDALENA▲
Eccellenza, perdono.

▼MARCHESE▲
(Ride forzatamente.)
Oh, già in collera non sono.
Non temete, buona gente,
State pure allegramente:
Siamo noi che lo diciamo,
Lo vogliamo, lo possiamo.

▼ANTONIO, MADDALENA▲
Ah! Voi la vita ci rendete,

(Volendo baciargli la mano)

Eccellenza, permettete,
Benedirvi, ringraziarvi
Abbastanza il cor non sa.

▼MARCHESE▲
Con i pascoli all'intorno
Come già li aveste un giorno,
A voi soli in affittanza,
Abbellita ed ingrandita,
La cascina resterà.
E la bella figlioccetta
D'allevar sia nostro impegno.
Nel castel, da noi protetta,
Avrà un posto di lei degno:
Colla vostra, amici cari,
Fatta è già la sua fortuna;
Bestie, pascoli, danari
Nulla più vi mancherà.

▼CORO▲
Che bel core avete in petto!
Siate sempre benedetto!
Adorato il vostro nome,
Eccellenza, ognor vivrà.
Benedirvi, ringraziarvi
Abbastanza il cor non sa!

▼INTENDENTE▲
State allegro, al buon padrino
Linda ingrata non sarà.

Scena Terza

▼LINDA▲
(uscendo dalla stanza con un mazzetto di fiori)
Ah! tardai troppo, e al nostro
Favorito convegno io non trovai
II mio diletto Carlo; e chi sa mai
Quanto egli avrà sofferto!
Ma non al par di me! Pegno d'amore,
Questi fior mi lasciò! Tenero core!
per quel core io l'amo,
Unico di lui bene.
Poveri entrambi siamo,
Viviam d'amor, di speme:
Pittore ignoto ancora
Egli s'innalzerà coi suoi talenti!
Sarò sua sposa allora.
Oh noi contenti!

O luce di quest'anima,
Delizia, amore e vita,
La nostra sorte unita,
In terra, in ciel sarà.
Deh vieni a me, riposati
Su questo cor che t'ama,
che te sospira e brama,
che per te sol vivrà.

(Si appoggia alla tavola guardando il mazzetto. I fanciulli arrivano con frutta, pagnotte, ricotta, siedono per terra e mangiano.)

▼CORO▲
Qui si, pria della partenza
Facciam allegri onore a sua
Eccellenza.

(vedendo Linda)

Linda, qui con noi.

▼LINDA▲
Vi ringrazio.

▼CORO▲
E Pierotto? Dov'è
II nostro buon Pierotto?

▼PIEROTTO▲
(di dentro)
Ah!

▼CORO▲
Sentilo…

▼PIEROTTO▲
(di dentro)
Cari luoghi ov'io passai
I primi anni di mia vita,
V'abbandono, e chi sa mai
Quando ancor vi rivedrò!
Poveretto, abbandonato,
Senza affetto e senza aita.
De' miei giorni il più beato
Sarà il di che tornerò.
Addio, addio.

(Comparisce.)

▼CORO▲
Eccolo.

▼UNO DEL CORO▲
Pierotto!

▼PIEROTTO▲
Amici, Linda, vi saluto.

▼UN ALTRO DEL CORO▲
Facesti colazione?

▼PIEROTTO▲
Si.

▼UNO DEL CORO▲
Torna a farla con noi.

▼PIEROTTO▲
Obbligato.

▼UNO DEL CORO▲
Almen resta in compagnia.

▼LINDA▲
Cantane la ballata,
Che nuova hai preparata.

▼PIEROTTO▲
È troppo melanconica.

▼UNO DEL CORO▲
Deh! Canta.

▼PIEROTTO▲
E poi ne piangerete.

▼ALTRO DEL CORO▲
E caro è pur quel pianto!

▼LINDA▲
Canta, Pierotto!

▼PIEROTTO▲
Lo volete? Io canto.

▼PIEROTTO▲
Per sua madre andò una figlia
Miglior sorte a rintracciar.
Colle lacrime alle ciglia
Le dolenti si abbracciar.
"Pensa a me", dicea la madre,
"Serba intatto il tuo candore,
Nei cimenti dell'amore
Volgi al Nume il tuo pregar;
Ei non puote a buona figlia
La sua grazia ricusar."

▼LINDA▲
Questa tenera canzone
Mi fa mesta palpitar.

▼PIEROTTO▲
Quei consigli, ahi troppo poco
La fanciulla rammentò!
Nel suo cor s'accese un foco
Che la pace ne involò.
La tradita allor ritorna,
Cerca invan di madre un seno;
Di rimorsi il cor ripieno
Una tomba ritrovò.
Sulla tomba finchè visse
Quella mesta lagrimò.

▼CORO▲
(commosso e singhiozzando)
Sulla tomba finchè visse
Quella mesta lagrimò.

(Pierotto e il Coro partono.)

Scena Quarta

▼LINDA▲
Non so: quella canzon m'intenerisce
E mi rattrista.
Ho anch'io una madre, e forse . . .
E Carlo… Andrò domani
Io prima ad aspettarlo…
Oggi pazienza…

(Si mette al mulinello per lavorare.)

▼CARLO▲
(venendo dal lato apposto donde partirono il coro e Pierotto)
Linda!… Linda!…

▼LINDA▲
(alzandosi con gioia)
Ah! Carlo!

▼CARLO▲
Sei tu sola?

▼LINDA▲
Si, e gemeva
Di passar un giorno intero
Di te priva.

▼CARLO▲
Io non poteva
Sopportar dolor si fiero.

▼LINDA▲
Non trovarti!

▼CARLO▲
Non vederti!

▼LINDA, CARLO▲
Era un di d'orror per me.

▼Duetto▲

▼CARLO▲
Da quel di che t'incontrai
Ad amar quel di imparai.
A que' pini, all'istess'ora,
Ogni giorno t'aspettava;
Puro amor te la guidava,
S'intendano i nostri cor.
Ah! è t'amarti il mio destino.
La mia gioia è a te vicino,
Tutto scordo a un tuo sorriso,
Tutto in te mi dona amor…
Ah! la vita in questo eliso
Passar teco io possa ognor!

▼LINDA▲
Chi tel vieta?

▼CARLO▲
Un di, lo spero;
Ma per or…

▼LINDA▲
Fatal mistero!

▼CARLO▲
Che a serbar costretto io seno.

▼LINDA▲
Son più misera di te.
A mia madre un sol finora
Non celai de' pensier miei.
E un segreto or ho per lei,
Cui più cara sembro ognora,
Alla quale tu involasti
Tanta parte del mio cor.
Anche allora che della sera
Io la seguo alla preghiera,
Col suo nome un altro nome
Sul mio labbro viene ancor.
Dio che legge nel cor mio
Sa che puro è il mio fervor.

▼CARLO▲
Ah! che un angelo tu sei!
Ei t'udrà.

▼LINDA▲
Lo bramo e spero.
Io rispetto il tuo mistero,
Ma mi costa.

▼CARLO▲
E quanto a me!

▼LINDA, CARLO▲
Quel dover celar nel core
Un si forte e dolce affetto,
Lungi star dai caro oggetto
De' più teneri desir,
È il più barbaro dolore,
Che un amante può soffrir.

▼LINDA▲
Carlo!

▼CARLO▲
Linda!

▼CARLO, LINDA▲
A consolarmi affrettisi
Tal giorno desiato!
Innanzi al cielo, agli uomini
Tuo/a sposo/a diverrò
E allor mai più dividersi:
Col mio tesor allato,
Di puro amor fra l'estasi,
In ciel mi troverò.

▼LINDA▲
Dimmi: e quando tal mistero,
Quando cesserà?

▼CARLO▲
Presto, presto!

▼LINDA▲
(con gioia)
E fia vero? Carlo!… Carlo!…

Scena Quinta

▼PREFETTO▲
Qui, buon Antonio, qui soli.

▼ANTONIO▲
E che avete
Signor prefetto, ad annunziarmi?

▼PREFETTO▲
II fiero periglio che io già prevedea.

▼ANTONIO▲
Periglio?

▼PREFETTO▲
Si, una disgrazia orribile.

▼ANTONIO▲
Mi fate tremar. Ma come?
Sembrano cangiate ora le nostre sorti.
Sua Eccellenza Il Marchese…

▼PREFETTO▲
Il perverso!

▼ANTONIO▲
Egli?
Se ci ha facto sperar sicuro Patto
D'affittanza di pascoli e cascine!

▼PREFETTO▲
Ah! non credete: egli v'inganna.

▼ANTONIO▲
Come? lo non v'intendo affatto.

▼PREFETTO▲
Promettete d'esser prudente?

▼ANTONIO▲
(agitato)
Su via dite.
Il Marchese…

▼PREFETTO▲
Fremete… inorridite!

▼Duetto▲

▼PREFETTO▲
Quella pietà si provvida,
Ch'egli per voi mostrava,
Le sorti lusinghevoli,
Con cui v'affascinava,
Non son che inique trame
Già tese al vostro onor.

▼ANTONIO▲
Cielo! saria possibile!

▼PREFETTO▲
Arde per Linda il perfido
D'un esecrato amor.

▼ANTONIO▲
Ah lo dovea conoscere;
Or chiaro è il rio disegno.
A Linda promettevano
Un posto di lei degno.
Ah! questo tratto infame
M'empie di rabbia e orror!

▼PREFETTO▲
È giusto: ma calmatevi.

▼ANTONIO▲
(con forza)
Perchè siam nati poveri
Ci credon senza onor!

▼PREFETTO▲
Antonio, rammentatevi…

▼ANTONIO▲
Ah infami!

▼PREFETTO▲
Antonio!

▼ANTONIO▲
Ve lo prometto ancor.

(con passione)

La figlia mia, quell'angelo,
In così fier periglio!
Signor, deh! compiangetemi,
Datemi voi consiglio.
La figlia, a un padre misero
Salvate per pietà.

▼PREFETTO▲
Veglia custode un angelo
Ad ogni suo periglio;
Nel cielo confidatevi,
Ragion vi dia consiglio.
La figlia, a un padre misero
Il cielo salverà.

▼ANTONIO▲
Ma intanto?

▼PREFETTO▲
Allontaniamola.
Di tutto egli è capace;
Ognun qui trema e tace.

▼ANTONIO▲
Allontanarla?…

▼PREFETTO▲
E subito
Coi nostri montanari
Che partono fra un'ora…
Dall'empio, salva allora.

▼ANTONIO▲
Ma sì innocente,
Ingenua mia figlia…

▼PREFETTO▲
Il ciel la guiderà.

▼ANTONIO▲
Senza soccorsi, povera…

▼PREFETTO▲
Dio la provvederà.

▼ANTONIO, PREFETTO▲
Esaltiam la tua potenza,
O divina provvidenza!
Tu conforti il cor che geme
Colla speme, colla fè.
Veglia tu sull'innocenza,
Serbi Linda il tuo favore,
Bella ognor del suo candore,
Degna sempre, o ciel, di te,
Degna ognor di noi, di te.

▼ANTONIO▲
Corro a dispor la moglie
Al triste colpo della separazione.

▼PREFETTO▲
Lo vado intanto
Linda a cercar.

Scena Sesta

▼LINDA▲
(con un foglio in mano, giuliva)
O cari genitori,
Non più duolo! Me lieta!
Venerato Signor Prefetto…

(Gli bacia la mano)

▼PREFETTO▲
E d'onde tanta gioia?

▼LINDA▲
Ecco il foglio già segnato
Della nuova affittanza.

▼PREFETTO▲
(fremente)
Il reo mercato del vostro disonor.

▼LINDA▲
Come?

▼PREFETTO▲
AI castello di perdervi si trama.

▼LINDA▲
(ingenua)
Ivi son io chiamata dal Marchese.

▼PREFETTO▲
Trematene; l'inganno, la violenza…

▼LINDA▲
Che far dunque degg'io?

▼PREFETTO▲
Partire!

▼LINDA▲
Lasciar mia madre!…

(fra sè)

e Carlo!

▼PREFETTO▲
A prevenire l'andò già vostro padre.

▼LINDA▲
Eccola! Ah! piange.

Scena Settima

(Dalle alture del villaggio compariscono giovani Savoiardi e Savoiarde col fardello appeso alle spalle e al bastone, in mezzo ai loro parenti. Pierotto pure col proprio fardello e una ghironda. Maddalena, Antonio, e detti)

▼LINDA▲
Madre mia!

▼MADDALENA▲
Figlia!
Mi sei dunque tolta!

▼LINDA▲
Ah!

▼MADDALENA▲
Ma torni?

▼LINDA▲
Oh! sì!

▼PREFETTO▲
Vedete quante madri e figliuoli
A separarsi or vanno:
Or via, coraggio.

▼PIEROTTO▲
Signor Prefetto, siamo qui tutti.

(Gli bacia la mano.)

▼PREFETTO▲
Pierotto,

(in disparte)

Orfano sulla terra,
Ti fido in Linda una sorella:
Scorta siale con questa lettera a Parigi.

(dandogli una lettera)

▼PIEROTTO▲
Linda con noi!

(Il Prefetto impone silenzio.)

▼PREFETTO▲
Miei figli,
Tetro sovrasta il vento,
Fremente la bufera
Mugge di rupe in rupe,
e il ghiaccio eterno
Comincia a biancheggiar
dell'uniforme ammanto delle nevi.
Ovunque al guardo squallida par natura.
È giunta l'ora
In cui da' vostri tetti
Voi siete ogni anno
A dipartire astretti,
E con solerte cura
Gir tra la genti a procacciar, per voi
E le famiglie vostre, il desiato
Soccorso uman, che alle fatiche e zelo
Conceder suol sempre benigno il cielo.
Pria dell'ultimo addio, meco v'unite
il cielo ad implorar, poscia partite.

(Tutti si prostrano.)

O tu che regoli gli umani eventi,
Speme dei miseri, degli innocenti,
Su questi vigila con fausto ciglio,
Tu li difendi da fiero periglio.

▼ANTONIO▲
Gran Dio che regoli gli umani eventi,
Speme dei miseri, degl'innocenti,
Nella tua grazia onnipossente,
O Dio clemente, serbali ognor.

▼CORO, ANTONIO▲
Si cessi il piangere…

▼LINDA▲
(fra sè)
Oh! Carlo!

▼CORO, ANTONIO, PREFETTO▲
Fiducia in Dio!

▼MADDALENA, CORO▲
Forti mostriamoci, oh figlia/o mia/o!

▼PIEROTTO▲
Forti mostriamoci, amici addio!

▼ANTONIO▲
Figlia, ricordati, v'è in ciel un Dio!

▼PREFETTO▲
Forti mostriamoci, v'è in ciel un Dio!

▼TUTTI▲
O tu che regoli gli umani eventi, ecc.

▼LINDA▲
(fra sè)
Ah! Carlo! Oh me infelice! oh rio dolor!

▼GLI ALTRI▲
O Dio clemente, serbala/li/ci ognor!
Addio!

▼PIEROTTO▲
Amici, addio!

▼TUTTI▲
Sorella, addio! Madre/figlio, addio!

▼MADDALENA▲
Figlia, figlia!

▼GLI ALTRI▲
Ahimè! ahimè! Addio!
ATTO PRIMO

Scena Prima

(L'aurora; il sole va poi gradatamente illuminando la scena. Interno di una cascina. A destra, verso il fondo, la porta d 'una stanza. Una rustica sedia a bracciuoli, vicina. Una panca,qualche sedia. Il prospetto é aperto e da esso scorgessi un sito pittoresco sulle montagne di Savoia e parte del villaggio. Una chiesa sull'alto. Si odono gli ultimi rintocchi d'una campana e varie voci da opposte parei: si vedono poi uomini, donne, fanciulli avviarsi al tempio, poi Maddalena, indi Antonio)

CORO
(da lontano)
Presti! Al tempio! Delle preci
Die' il segnal la sacra squilla.
Già del sole omai scintilla
Sulle cime il primo raggio,
Or dal ciel fausto viaggio
Cominciamo ad implorar.
La speranza ed il coraggio
Non potranno vacillar.

(Appresi la stanza a destra e vi esce pian piano Maddalena, che si ferma sulla soglia guardando ancor dentro.)

MADDALENA
Linda, mia dolce figlia!
Tu nel sonno dell'innocenza ancora giaci;
a lungo in assiduo lavoro
Provvida tu per noi vegliasti,
e lieti saranno i sogni tuoi.

(chiudendo la stanza)

Ma forse al ridestarti qui fra noi
Tutto fia duol.
Con quale ansia angosciosa
Attendo del marito il ritorno!
Decidersi in tal giorno
Deve tutto per noi! Chi sa?
Già viene…

(incontrandolo)

Antonio…

ANTONIO
(entrando un po' cupo)
Moglie!

MADDALENA
(con premura)
Ebbene?

ANTONIO
(esita)
L'Intendente sperar mi fe' propizia
Sua Eccellenza, il fratel della
Marchesa
Nostra padrona.

MADDALENA
S'egli è cosi, respiro.
Ei può tutto, speriamo.
Resteremo.

ANTONIO
Più di te quant'io lo bramo!

Ambo nati in questa valle,
Nostra sorte qui fu unita;
Ebbe Linda qui la vita,
E mio padre qui morì.
Or tu vedi se diletto,
Se a me sacro è questo tetto;
Moglie, figlia, sol per voi
Soffro e temo in questo di.

MADDALENA
Ma, se è vero che Sua Eccellenza
È per noi, che temi mai?

ANTONIO
Vidi or ora il buon prefetto,
Mie speranze gli svelai.

MADDALENA
Ebben?

ANTONIO
Et diffida, in sé fremeva,
Disse alfin che a noi verrà;
Ma il suo volto esprimeva
II timore e la pietà.

Ecco, o moglie, il rio pensiero
Che tremar ancor mi fa.

MADDALENA
Oh discaccia il mal umore,
Spera, spera.

Scena Seconda

(Varie voci al di fuori d'uomini e fanciulli presso la cascina. Indi questi precedono e circondano il Marchese, che entrerà seguito dall'Intendente)

CORO
(di dentro)
Viva! Viva!

ANTONIO, MADDALENA
Quai grida?

CORO
(di dentro)
Eccellenza!

ANTONIO
(osservando)
E che mai?

CORO
(sortono)
La preghiamo.

ANTONIO, MADDALENA
Il Marchese!

MARCHESE
(entrando con l'Intendente)
Olà! Quieti!

CORO
Ah! Si mostri cortese!

MARCHESE
(all'Intendente)
Dà a costor degli scudi.

L'INTENDENTE
(gettando monete al coro)
Assai bene.

CORO
(raccogliendo avidamente le monete e baciando le mani al Marchese)
Grazie! Viva!

MARCHESE
(con gravità)
Ma basta… ma andate.
Siam chi siamo, di cor generoso;
Ma poi guai se montiamo in furor!

(guardando intorno, fra sè)

Ora a noi… ma la Linda,
ah! lei bramo.
Cominciam: protezione, maniere.

(con aria di protezione)

Buona gente, noi siamo chi siamo.
L'Intendente, ci ha detto, sappiamo;
E venuti siam qui per vedere

(guardando sempre)

In persona, vicino…

(fra sè)

ma dov'è?

(in alta voce)

Noi vogliamo far piacere, e piacere…
Perché poi, si sa bene; che… cioè…
Or sul nostro possente favore,
Buona gente, potete sperar.

INTENDENTE
Sua Eccellenza di Cesare ha il core.
Da lui tutto potete sperar.

MADDALENA, ANTONIO
Una povera onesta famiglia
Voi potete salvar, consolar.

MARCHESE
Lo vogliamo…

(fra sè)

E colei non si vede!

(Ad Antonio)

Ma, a proposito, ov'è la famiglia?
Dire intesi, che avete una figlia…

ANTONIO
Si, Eccellenza.

MARCHESE
E si dice assai bella!

MADDALENA
É figlioccia di vostra sorella.

MARCHESE
Tanto meglio! De sanguinis jure
Suo Marchese padrin son io pure;
Anche a lei pensar dunque dobbiamo;
Ma dov'è? Ma che almen la vediamo!
Questa cara figlioccia che fa?

MADDALENA
(segnando la stanza)
È di là.

MARCHESE
Venga qua dal suo padrino.

MADDALENA
(Apre ed entra.)
Verrà subito.

MARCHESE
Subito qui.

(Maddalena entra nella stanza.)

(fra sè)

Alla fine ci sono arrivato,
E da me più fuggir non potrà

INTENDENTE
(al Marchese, a sottovoce)
Ve lo dissi; son già nell'agguato;
il mio piano sbagliar non potrà.
Si, l'ho detto, son già nell'agguato,
II mio piano fallire non può.

ANTONIO
(fra sè)
S'era certo il Prefetto ingannato;
Egli é invece la stessa bontà.

(vedendo aprirsi la stanza)

Ecco, viene.

MARCHESE
(andandole incontro per abbracciarla)
Mia bella figlioccia!

MADDALENA
(confusa)
Eccellenza, dispiacemi…

MARCHESE
(fra sè)
Ohimè!

MADDALENA
La credeva di là…

MARCHESE
Ebben?

MADDALENA
…ma non c'è.

MARCHESE
(Va sulla porta.)
come? come? che? forse ritrosa
Al padrino si tiene nascosa?

ANTONIO
Schiuso veggo dell'orto il cancello,
Certo al tempio per là se n'andò.
Udì gente, ella timida è tanto!

MARCHESE
E frattanto così sul più bello padrino deluso restò.

ANTONIO
La scusate.

ANTONIO, MADDALENA
Eccellenza, perdono.

MARCHESE
(Ride forzatamente.)
Oh, già in collera non sono.
Non temete, buona gente,
State pure allegramente:
Siamo noi che lo diciamo,
Lo vogliamo, lo possiamo.

ANTONIO, MADDALENA
Ah! Voi la vita ci rendete,

(Volendo baciargli la mano)

Eccellenza, permettete,
Benedirvi, ringraziarvi
Abbastanza il cor non sa.

MARCHESE
Con i pascoli all'intorno
Come già li aveste un giorno,
A voi soli in affittanza,
Abbellita ed ingrandita,
La cascina resterà.
E la bella figlioccetta
D'allevar sia nostro impegno.
Nel castel, da noi protetta,
Avrà un posto di lei degno:
Colla vostra, amici cari,
Fatta è già la sua fortuna;
Bestie, pascoli, danari
Nulla più vi mancherà.

CORO
Che bel core avete in petto!
Siate sempre benedetto!
Adorato il vostro nome,
Eccellenza, ognor vivrà.
Benedirvi, ringraziarvi
Abbastanza il cor non sa!

INTENDENTE
State allegro, al buon padrino
Linda ingrata non sarà.

Scena Terza

LINDA
(uscendo dalla stanza con un mazzetto di fiori)
Ah! tardai troppo, e al nostro
Favorito convegno io non trovai
II mio diletto Carlo; e chi sa mai
Quanto egli avrà sofferto!
Ma non al par di me! Pegno d'amore,
Questi fior mi lasciò! Tenero core!
per quel core io l'amo,
Unico di lui bene.
Poveri entrambi siamo,
Viviam d'amor, di speme:
Pittore ignoto ancora
Egli s'innalzerà coi suoi talenti!
Sarò sua sposa allora.
Oh noi contenti!

O luce di quest'anima,
Delizia, amore e vita,
La nostra sorte unita,
In terra, in ciel sarà.
Deh vieni a me, riposati
Su questo cor che t'ama,
che te sospira e brama,
che per te sol vivrà.

(Si appoggia alla tavola guardando il mazzetto. I fanciulli arrivano con frutta, pagnotte, ricotta, siedono per terra e mangiano.)

CORO
Qui si, pria della partenza
Facciam allegri onore a sua
Eccellenza.

(vedendo Linda)

Linda, qui con noi.

LINDA
Vi ringrazio.

CORO
E Pierotto? Dov'è
II nostro buon Pierotto?

PIEROTTO
(di dentro)
Ah!

CORO
Sentilo…

PIEROTTO
(di dentro)
Cari luoghi ov'io passai
I primi anni di mia vita,
V'abbandono, e chi sa mai
Quando ancor vi rivedrò!
Poveretto, abbandonato,
Senza affetto e senza aita.
De' miei giorni il più beato
Sarà il di che tornerò.
Addio, addio.

(Comparisce.)

CORO
Eccolo.

UNO DEL CORO
Pierotto!

PIEROTTO
Amici, Linda, vi saluto.

UN ALTRO DEL CORO
Facesti colazione?

PIEROTTO
Si.

UNO DEL CORO
Torna a farla con noi.

PIEROTTO
Obbligato.

UNO DEL CORO
Almen resta in compagnia.

LINDA
Cantane la ballata,
Che nuova hai preparata.

PIEROTTO
È troppo melanconica.

UNO DEL CORO
Deh! Canta.

PIEROTTO
E poi ne piangerete.

ALTRO DEL CORO
E caro è pur quel pianto!

LINDA
Canta, Pierotto!

PIEROTTO
Lo volete? Io canto.

PIEROTTO
Per sua madre andò una figlia
Miglior sorte a rintracciar.
Colle lacrime alle ciglia
Le dolenti si abbracciar.
"Pensa a me", dicea la madre,
"Serba intatto il tuo candore,
Nei cimenti dell'amore
Volgi al Nume il tuo pregar;
Ei non puote a buona figlia
La sua grazia ricusar."

LINDA
Questa tenera canzone
Mi fa mesta palpitar.

PIEROTTO
Quei consigli, ahi troppo poco
La fanciulla rammentò!
Nel suo cor s'accese un foco
Che la pace ne involò.
La tradita allor ritorna,
Cerca invan di madre un seno;
Di rimorsi il cor ripieno
Una tomba ritrovò.
Sulla tomba finchè visse
Quella mesta lagrimò.

CORO
(commosso e singhiozzando)
Sulla tomba finchè visse
Quella mesta lagrimò.

(Pierotto e il Coro partono.)

Scena Quarta

LINDA
Non so: quella canzon m'intenerisce
E mi rattrista.
Ho anch'io una madre, e forse . . .
E Carlo… Andrò domani
Io prima ad aspettarlo…
Oggi pazienza…

(Si mette al mulinello per lavorare.)

CARLO
(venendo dal lato apposto donde partirono il coro e Pierotto)
Linda!… Linda!…

LINDA
(alzandosi con gioia)
Ah! Carlo!

CARLO
Sei tu sola?

LINDA
Si, e gemeva
Di passar un giorno intero
Di te priva.

CARLO
Io non poteva
Sopportar dolor si fiero.

LINDA
Non trovarti!

CARLO
Non vederti!

LINDA, CARLO
Era un di d'orror per me.

Duetto

CARLO
Da quel di che t'incontrai
Ad amar quel di imparai.
A que' pini, all'istess'ora,
Ogni giorno t'aspettava;
Puro amor te la guidava,
S'intendano i nostri cor.
Ah! è t'amarti il mio destino.
La mia gioia è a te vicino,
Tutto scordo a un tuo sorriso,
Tutto in te mi dona amor…
Ah! la vita in questo eliso
Passar teco io possa ognor!

LINDA
Chi tel vieta?

CARLO
Un di, lo spero;
Ma per or…

LINDA
Fatal mistero!

CARLO
Che a serbar costretto io seno.

LINDA
Son più misera di te.
A mia madre un sol finora
Non celai de' pensier miei.
E un segreto or ho per lei,
Cui più cara sembro ognora,
Alla quale tu involasti
Tanta parte del mio cor.
Anche allora che della sera
Io la seguo alla preghiera,
Col suo nome un altro nome
Sul mio labbro viene ancor.
Dio che legge nel cor mio
Sa che puro è il mio fervor.

CARLO
Ah! che un angelo tu sei!
Ei t'udrà.

LINDA
Lo bramo e spero.
Io rispetto il tuo mistero,
Ma mi costa.

CARLO
E quanto a me!

LINDA, CARLO
Quel dover celar nel core
Un si forte e dolce affetto,
Lungi star dai caro oggetto
De' più teneri desir,
È il più barbaro dolore,
Che un amante può soffrir.

LINDA
Carlo!

CARLO
Linda!

CARLO, LINDA
A consolarmi affrettisi
Tal giorno desiato!
Innanzi al cielo, agli uomini
Tuo/a sposo/a diverrò
E allor mai più dividersi:
Col mio tesor allato,
Di puro amor fra l'estasi,
In ciel mi troverò.

LINDA
Dimmi: e quando tal mistero,
Quando cesserà?

CARLO
Presto, presto!

LINDA
(con gioia)
E fia vero? Carlo!… Carlo!…

Scena Quinta

PREFETTO
Qui, buon Antonio, qui soli.

ANTONIO
E che avete
Signor prefetto, ad annunziarmi?

PREFETTO
II fiero periglio che io già prevedea.

ANTONIO
Periglio?

PREFETTO
Si, una disgrazia orribile.

ANTONIO
Mi fate tremar. Ma come?
Sembrano cangiate ora le nostre sorti.
Sua Eccellenza Il Marchese…

PREFETTO
Il perverso!

ANTONIO
Egli?
Se ci ha facto sperar sicuro Patto
D'affittanza di pascoli e cascine!

PREFETTO
Ah! non credete: egli v'inganna.

ANTONIO
Come? lo non v'intendo affatto.

PREFETTO
Promettete d'esser prudente?

ANTONIO
(agitato)
Su via dite.
Il Marchese…

PREFETTO
Fremete… inorridite!

Duetto

PREFETTO
Quella pietà si provvida,
Ch'egli per voi mostrava,
Le sorti lusinghevoli,
Con cui v'affascinava,
Non son che inique trame
Già tese al vostro onor.

ANTONIO
Cielo! saria possibile!

PREFETTO
Arde per Linda il perfido
D'un esecrato amor.

ANTONIO
Ah lo dovea conoscere;
Or chiaro è il rio disegno.
A Linda promettevano
Un posto di lei degno.
Ah! questo tratto infame
M'empie di rabbia e orror!

PREFETTO
È giusto: ma calmatevi.

ANTONIO
(con forza)
Perchè siam nati poveri
Ci credon senza onor!

PREFETTO
Antonio, rammentatevi…

ANTONIO
Ah infami!

PREFETTO
Antonio!

ANTONIO
Ve lo prometto ancor.

(con passione)

La figlia mia, quell'angelo,
In così fier periglio!
Signor, deh! compiangetemi,
Datemi voi consiglio.
La figlia, a un padre misero
Salvate per pietà.

PREFETTO
Veglia custode un angelo
Ad ogni suo periglio;
Nel cielo confidatevi,
Ragion vi dia consiglio.
La figlia, a un padre misero
Il cielo salverà.

ANTONIO
Ma intanto?

PREFETTO
Allontaniamola.
Di tutto egli è capace;
Ognun qui trema e tace.

ANTONIO
Allontanarla?…

PREFETTO
E subito
Coi nostri montanari
Che partono fra un'ora…
Dall'empio, salva allora.

ANTONIO
Ma sì innocente,
Ingenua mia figlia…

PREFETTO
Il ciel la guiderà.

ANTONIO
Senza soccorsi, povera…

PREFETTO
Dio la provvederà.

ANTONIO, PREFETTO
Esaltiam la tua potenza,
O divina provvidenza!
Tu conforti il cor che geme
Colla speme, colla fè.
Veglia tu sull'innocenza,
Serbi Linda il tuo favore,
Bella ognor del suo candore,
Degna sempre, o ciel, di te,
Degna ognor di noi, di te.

ANTONIO
Corro a dispor la moglie
Al triste colpo della separazione.

PREFETTO
Lo vado intanto
Linda a cercar.

Scena Sesta

LINDA
(con un foglio in mano, giuliva)
O cari genitori,
Non più duolo! Me lieta!
Venerato Signor Prefetto…

(Gli bacia la mano)

PREFETTO
E d'onde tanta gioia?

LINDA
Ecco il foglio già segnato
Della nuova affittanza.

PREFETTO
(fremente)
Il reo mercato del vostro disonor.

LINDA
Come?

PREFETTO
AI castello di perdervi si trama.

LINDA
(ingenua)
Ivi son io chiamata dal Marchese.

PREFETTO
Trematene; l'inganno, la violenza…

LINDA
Che far dunque degg'io?

PREFETTO
Partire!

LINDA
Lasciar mia madre!…

(fra sè)

e Carlo!

PREFETTO
A prevenire l'andò già vostro padre.

LINDA
Eccola! Ah! piange.

Scena Settima

(Dalle alture del villaggio compariscono giovani Savoiardi e Savoiarde col fardello appeso alle spalle e al bastone, in mezzo ai loro parenti. Pierotto pure col proprio fardello e una ghironda. Maddalena, Antonio, e detti)

LINDA
Madre mia!

MADDALENA
Figlia!
Mi sei dunque tolta!

LINDA
Ah!

MADDALENA
Ma torni?

LINDA
Oh! sì!

PREFETTO
Vedete quante madri e figliuoli
A separarsi or vanno:
Or via, coraggio.

PIEROTTO
Signor Prefetto, siamo qui tutti.

(Gli bacia la mano.)

PREFETTO
Pierotto,

(in disparte)

Orfano sulla terra,
Ti fido in Linda una sorella:
Scorta siale con questa lettera a Parigi.

(dandogli una lettera)

PIEROTTO
Linda con noi!

(Il Prefetto impone silenzio.)

PREFETTO
Miei figli,
Tetro sovrasta il vento,
Fremente la bufera
Mugge di rupe in rupe,
e il ghiaccio eterno
Comincia a biancheggiar
dell'uniforme ammanto delle nevi.
Ovunque al guardo squallida par natura.
È giunta l'ora
In cui da' vostri tetti
Voi siete ogni anno
A dipartire astretti,
E con solerte cura
Gir tra la genti a procacciar, per voi
E le famiglie vostre, il desiato
Soccorso uman, che alle fatiche e zelo
Conceder suol sempre benigno il cielo.
Pria dell'ultimo addio, meco v'unite
il cielo ad implorar, poscia partite.

(Tutti si prostrano.)

O tu che regoli gli umani eventi,
Speme dei miseri, degli innocenti,
Su questi vigila con fausto ciglio,
Tu li difendi da fiero periglio.

ANTONIO
Gran Dio che regoli gli umani eventi,
Speme dei miseri, degl'innocenti,
Nella tua grazia onnipossente,
O Dio clemente, serbali ognor.

CORO, ANTONIO
Si cessi il piangere…

LINDA
(fra sè)
Oh! Carlo!

CORO, ANTONIO, PREFETTO
Fiducia in Dio!

MADDALENA, CORO
Forti mostriamoci, oh figlia/o mia/o!

PIEROTTO
Forti mostriamoci, amici addio!

ANTONIO
Figlia, ricordati, v'è in ciel un Dio!

PREFETTO
Forti mostriamoci, v'è in ciel un Dio!

TUTTI
O tu che regoli gli umani eventi, ecc.

LINDA
(fra sè)
Ah! Carlo! Oh me infelice! oh rio dolor!

GLI ALTRI
O Dio clemente, serbala/li/ci ognor!
Addio!

PIEROTTO
Amici, addio!

TUTTI
Sorella, addio! Madre/figlio, addio!

MADDALENA
Figlia, figlia!

GLI ALTRI
Ahimè! ahimè! Addio!
最終更新:2023年03月18日 17:32