Seconda parte
Una sala nella casa di Ford. Ampia finestra nel fondo che dà sul giardino. Porta a destra, porta a sinistra e due porte nel fondo, negli angoli, che riescono su delle scale. Un paravento chiuso sta appoggiato alla parete di sinistra, accanto ad un vasto camino. Armadio addossato alla parete di destra. Un tavolino, una cassapanca, un seggiolone e qualche scranna. Sul seggiolone, un liuto; sul tavolo, dei fiori.
(Alice e Meg entrando, ridendo; Nannetta entra con loro ma resta triste in disparte.)
ALICE
Presenteremo un “bill” per una tassa
al parlamento sulla gente grassa.
QUICKLY
(entrando)
Comari!
ALICE
Ebben?
MEG
Che c’è?
QUICKLY
Sarà sconfitto!
ALICE
Brava!
QUICKLY
Fra poco gli farem la festa!
ALICE, MEG
Bene!
QUICKLY
Piombò nel laccio a capo fitto.
ALICE
Narrami tutto, lesta.
MEG, poi ALICE
Lesta.
QUICKLY
Giunta all’Albergo della Giarrettiera
chiedo d’esser ammessa alla presenza
del Cavalier, segreta messaggera.
Sir John si degna d’accordarmi udienza,
m’accoglie tronfio in furfantesca posa:
“Buon giorno, buona donna.”
“Reverenza.”
A lui m’inchino molto ossequiosamente
poi passo alle notizie ghiotte.
Lui beve grosso
ed ogni mia massiccia frottola inghiotte.
Infin, per farla spiccia,
vi crede entrambe innamorate cotte
delle bellezze sue.
(ad Alice)
E lo vedrete presto ai vostri piè.
ALICE
Quando?
QUICKLY
Oggi, qui, dalle due alle tre.
MEG, poi ALICE, QUICKLY
Dalle due alle tre.
ALICE
Son già le due!
(correndo all’uscio del fondo e chiamando)
Olà! Ned! Will!
(a Quickly)
Già tutto ho preparato.
(tornando a gridare dall’uscio verso l’esterno)
Portate qua la cesta del bucato.
QUICKLY
Sarà un affare gaio!
ALICE
Nannetta, e tu non ridi?
Che cos’hai?
(avvicinandosi a Nannetta ed accarrezzandolo)
Tu piangi? Che cos’hai?
Dillo a tua madre.
NANNETTA
(singhiozzando)
Mio padre...
ALICE
Ebben?
NANNETTA
Mio padre...
ALICE
Ebben?
NANNETTA
...mio padre...
scoppiando in lacrime
vuole ch’io mi mariti al dottor Cajo!
ALICE
A quel pedante?!
QUICKLY
Oibò!
MEG
A quel gonzo!
ALICE
A quel grullo!
NANNETTA
A quel bisavolo!
ALICE, poi MEG e QUICKLY
No! No! No! No!
NANNETTA
Piuttosto lapidata viva...
ALICE
Da una mitraglia di torsi di cavolo.
QUICKLY
Ben detto!
MEG
Brava!
ALICE
Non temer.
NANNETTA
(saltando di gioia)
Evviva!
Col dottor Cajo non mi sposerò!
(Entrano due servi portando una cesta piena di biancheria.)
ALICE
(ai servi)
Mettete là. Poi, quando avrò chiamato,
vuoterete la cesta nel fossato.
NANNETTA
Bum!
ALICE
Taci.
(ai servi)
Andate.
(I servi escono.)
NANNETTA
Che bombardamento!
ALICE
Prepariamo la scena.
(corre a pigliare una sedia e la mette presso al tavolo)
Qua una sedia.
NANNETTA
(corre a pigliare il liuto e lo mette sulla tavola)
Qua il mio liuto.
ALICE
Apriamo il paravento.
(Nannetta e Meg corrono a prendere il paravento; lo aprono dopo averlo collocato fra la cesta e il camino.)
Bravissime! Così.
Più aperto ancora.
Fra poco s’incomincia la commedia!
Gaie comari di Windsor! È l’ora!
L’ora d’alzar la risata sonora!
L’alta risata che scoppia, che scherza,
che sfolgora, armata di dardi e di sferza!
Gaie comari! festosa brigata!
Sul lieto viso spunti il sorriso,
splenda del riso l’acuto fulgor!
Favilla incendiaria di gioia nell’aria,
di gioia nel cor.
(a Meg)
A noi!
Tu la parte farai che ti spetta.
MEG
(ad Alice)
Tu corri il tuo rischio
col grosso compar.
QUICKLY
Io sto alla vedetta.
ALICE
(a Quickly)
Se sbagli ti fischio.
NANNETTA
Io resto in disparte sull’uscio a spiar.
ALICE
E mostreremo all’uom che l’allegria
d’oneste donne ogni onestà comporta.
Fra le femmine quella è la più ria
che fa la gattamorta.
ALICE, MEG, NANNETTA
Gaie comari di Windsor, ecc.
QUICKLY
(guardando dalla finestra)
Eccolo! È lui!
ALICE
Dov’è?
QUICKLY
Poco discosto.
NANNETTA
Presto.
QUICKLY
A salir s’avvia.
ALICE
(prima a Nannetta poi a Meg)
Tu di qua. Tu di là.
Al posto!
NANNETTA
(Esce correndo.)
Al posto!
MEG, poi QUICKLY
Al posto!
(Escono correndo. Alice si siede alla tavola, prende il liuto e tocca qualche accordo.)
FALSTAFF
(entra con vivacità: vedendola suonare, si mette a canterellare)
Alfin t’ho colto,
raggiante fior, t’ho colto!
(Prende Alice, che ora s’è alzata, pel busto.)
Ed or potrò morir felice.
Avrò vissuto molto
dopo quest’ora di beato amor.
ALICE
O soave Sir John!
FALSTAFF
Mia bella Alice!
Non so far lo svenevole,
né lusingar, né usar frase fiorita,
ma dirò tosto
un mio pensier colpevole.
ALICE
Cioè?
FALSTAFF
Cioè: Vorrei che Mastro Ford
passasse a miglior vita...
ALICE
Perché?
FALSTAFF
Perché? Lo chiedi?
Saresti la mia Lady
e Falstaff il tuo Lord.
ALICE
Povera Lady inver!
FALSTAFF
Degna d’un re.
T’immagino fregiata del mio stemma,
mostrar fra gemma e gemma
la pompa del tuo sen.
Nell’iri ardente e mobile
dei rai dell’adamante,
col picciol piè nel nobile
cerchio d’un guardinfante
risplenderai più fulgida
d’un ampio arcobalen.
ALICE
Ogni più bel gioiel mi nuoce
e spregio il finto idolo d’or.
Mi basta un vel legato in croce,
un fregio al cinto e in testa un fior.
FALSTAFF
(per abbracciarla)
Sirena!
ALICE
(facendo un passo indietro)
Adulator!
FALSTAFF
Soli noi siamo
e non temiamo agguato.
ALICE
Ebben?
FALSTAFF
Io t’amo!
ALICE
(scostandosi un poco)
Voi siete nel peccato!
FALSTAFF
(avvicinandola)
Sempre l’amor l’occasione azzecca.
ALICE
Sir John!
FALSTAFF
Chi segue vocazion non pecca.
T’amo! e non è mia colpa...
ALICE
(interrompendolo)
Se tanta avete vulnerabil polpa.
FALSTAFF
Quand’ero paggio del Duca di Norfolk
ero sottile, sottile, sottile,
ero un miraggio vago, leggiero, gentile.
Quello era il tempo del mio verde aprile,
quello era il tempo del mio lieto maggio.
Tant’era smilzo, flessibile e snello
che sarei guizzato attraverso un anello.
ALICE
Voi mi celiate.
Io temo i vostri inganni.
Temo che amiate...
FALSTAFF
Chi?
ALICE
...Meg.
FALSTAFF
Colei? M’è in uggia la sua faccia.
ALICE
Non traditemi, John.
FALSTAFF
Mi par mill’anni
d’averti fra le braccia.
(rincorrendola e tentando d’abbracciarla)
T’amo.
ALICE
(difendendosi)
Per carità!
FALSTAFF
(la prende attraverso il busto)
Vieni!
QUICKLY
(dall’antesala gridando)
Signora Alice!
FALSTAFF
(abbandona Alice e rimane turbato)
Chi va là?
QUICKLY
(entrando e fingendo agitazione)
Signora Alice!
ALICE
Che c’è?
QUICKLY
Mia signora! C’è Mistress Meg,
e vuol parlarvi, sbuffa,
strepita, s’abbaruffa.
FALSTAFF
Alla malora!
QUICKLY
E vuol passar e la trattengo a stento...
FALSTAFF
Dove m’ascondo?
ALICE
Dietro il paravento.
(Falstaff si rimpiatta dietro il paravento. Poi Quickly fa cenno a Meg che sta dietro l’uscio; Meg entra fingendo d’essere agitatissima. Quickly torna ad escire.)
MEG
Alice! che spavento!
che chiasso! che discordia!
Non perdere un momento! Fuggi!
ALICE
Misericordia! che avvenne?
MEG
Il tuo consorte vien
gridando “accorr’uomo!”
Dice...
ALICE
Parla più forte.
MEG
...che vuol scannare un uomo!
ALICE
Non ridere.
MEG
Ei correva invaso da tremendo furor,
maledicendo tutte le figlie d’Eva!
ALICE
Misericordia!
MEG
Dice che un tuo ganzo hai nascosto,
lo vuole ad ogni costo scoprir.
QUICKLY
(ritornando spaventatissima)
Signora Alice! Vien Mastro Ford!
Salvatevi! È come una tempesta!
Strepita, tuona, fulmina,
si dà di pugni in testa,
scoppia in minaccie ed urla...
ALICE
(a Quickly)
Dassenno oppur da burla?
QUICKLY
Dassenno. Egli scavalca
le siepi del giardino...
Lo segue una gran calca
di gente...è già vicino...
Mentr’io vi parlo
ei valca l’ingresso...
FORD
(da fuori, urlando)
Malandrino!!
FALSTAFF
(Sgomentatissimo avrà già fatto un passo per fuggire dal paravento, ma udendo la voce dell'uomo torna a rimpiattarsi)
Il diavolo cavalca sull’arco di un violino!
(Alice, con una mossa rapidissima, lo chiude nel paravento, in modo che non è più veduto)
FORD
(entrando, gridando a chi lo segue)
Chiudete le porte!
Sbarrate le scale!
Seguitemi a caccia!
Scoviamo il cignale!
(entrano correndo il Dr.Cajus e Fenton)
Correte sull’orme, sull’usta.
(a Fenton)
Tu fruga negli anditi.
BARDOLFO e PISTOLA
(irrompendo)
A caccia!
FORD
(a Bardolfo e Pistola)
Sventate la fuga! Cercate là dentro!
(Bardolfo e Pistola si precipitano nella camera vicina coi bastoni levati.)
ALICE
(a Ford)
Sei tu dissennato? Che fai?
FORD
(vede il cesto)
Chi c’è dentro quel cesto?
ALICE
Il bucato.
FORD
Mi lavi! Rea moglie!
(consegnando un mazzo di chiavi al Dr.Cajus)
Tu, piglia le chiavi,
rovista le casse!
(rivolgendosi ancora ad Alice)
Ben tu mi lavi!
(dà un calcio alla cesta)
Al diavolo i cenci!
Sprangatemi l’uscio nel parco!
(Estrae furiosamente la biancheria, disseminando i panni sul pavimento.)
Camicie, gonnelle!
Or ti sguscio, briccon!
Strofinacci! Via! Via!
Cuffie rotte! Ti sguscio.
Lenzuola, berretti da notte!...
Non c’è!
ALICE, MEG, QUICKLY
(guardando i panni sparsi)
Che uragano!
FORD
(uscendo dalla porta a sinistra)
Cerchiam sotto il letto,
nel forno, nel bagno, nel pozzo,
sul tetto, in cantina.
MEG
È farnetico!
QUICKLY
Cogliam tempo.
ALICE
Troviamo modo com’egli esca.
MEG
Nel panier.
ALICE
No, là dentro non c’entra,
è troppo grosso.
FALSTAFF
(correndo alla cesta)
Vediam; sì c’entro, c’entro.
ALICE
Corro a chiamare i servi.
(Esce.)
MEG
(fingendo sorpresa)
Sir John! voi qui? voi?
FALSTAFF
(entrando nella cesta)
T’amo! amo te sola...
Salvami! salvami!
QUICKLY
(raccattando i panni)
Svelto!
QUICKLY, poi MEG
Lesto!
FALSTAFF
(accovacciandosi con grande sforzo nella cesta)
Ahi!...Ahi!...Ci sto...Copritemi...
QUICKLY
(a Meg)
Presto! Colmiamo il cesto.
(Fra tutte e due con gran fretta ricacciano la biancheria nel cesto. Nannetta e Fenton entrano.)
NANNETTA
(a Fenton)
Vien qua.
FENTON
Che chiasso!
NANNETTA
Tanti schiamazzi! Segui il mio passo.
FENTON
Casa di pazzi!
NANNETTA
Qui ognun delira
con vario error.
Son pazzi d’ira.
FENTON
E noi d’amor.
NANNETTA
Seguimi. Adagio.
(Lo conduce dietro il paravento e vi si nascondono.)
FENTON
Nessun m’ha scorto.
NANNETTA
Tocchiamo il porto.
FENTON
Siamo a nostr’agio.
NANNETTA
Sta zitto e attento.
FENTON
(abbracciandola)
Vien sul mio petto!
NANNETTA
Il paravento...
NANNETTA, FENTON
...sia benedetto!
DR. CAJUS
(da fuori)
Al ladro!
FORD
(da fuori)
Al pagliardo!
DR. CAJUS
(entrando)
Squartatelo!
FORD
(entrando)
Al ladro!
(incontrando Bardolfo e Pistola)
C’è?
PISTOLA
No.
FORD
(a Bardolfo)
C’è?
BARDOLFO
Non c’è, no.
FORD
Vada a soqquadro la casa.
(Bardolfo e Pistola escono.)
DR. CAJUS
(dopo aver guardato nel camino)
Non trovo nessuno.
FORD
Eppur giuro che l’uomo è qua dentro.
Ne sono sicuro, sicuro, sicuro!
DR. CAJUS
Sir John! Sarò gaio quel dì
che ti veda dar calci a rovaio!
FORD
(slanciandosi contro l’armadio e facendo sforzi per aprirlo)
Vien fuora, furfante!
O bombardo le mura!
DR. CAJUS
(tenta aprire l’armadio colle chiavi)
T’arrendi!
FORD
Vien fuora! Codardo! Sugliardo!
BARDOLFO, PISTOLA
(dalla porta)
Nessuno!
FORD
Cercatelo ancora!
T’arrendi! Scanfardo!
(Riesce finalmente ad aprire l’armadio.)
Non c’è!
DR. CAJUS
(aprendo la cassapanca)
Vien fuora!...Non c’è!
(Gira per la sala sempre cercando e frugando.)
Pappalardo! Beon! Bada a te!
FORD
(come un ossesso aprendo il cassetto del tavolino)
Scagnardo! Falsardo!
DR. CAJUS, FORD
Scagnardo! Falsardo! Briccon!!
(Nannetta e Fenton si danno un bacio sonoro.)
FORD
C’è.
DR. CAJUS
C’è.
FORD
(avviandosi pian piano al paravento)
Se t’agguanto!
DR. CAJUS
Se ti piglio!
FORD
Se t’acciuffo!
DR. CAJUS
Se t’acceffo!
FORD
Ti sconquasso!
DR. CAJUS
T’arronciglio come un can!
FORD
Ti rompo il ceffo!
DR. CAJUS
Guai a te!
FORD
Prega il tuo santo!
QUICKLY
(a Meg)
Facciamo le viste
d’attendere ai panni;
pur ch’ei non c’inganni
con mosse impreviste.
Fin’ or non s’accorse
di nulla, egli può
sorprenderci forse,
confonderci no.
DR. CAJUS
Guai se alfin con te m’azzuffo!
Se ti piglio!
FORD
Se t’agguanto!
MEG
(a Quickly)
Facciamogli siepe
fra tanto scompiglio.
Ne’ giuochi il periglio
è un grano di pepe.
Il rischio è un diletto
che accresce l’ardor,
che stimola in petto
gli spiriti e il cor.
DR. CAJUS
Se t’acceffo!
FORD
Se t’acciuffo!
BARDOLFO
(rientrando)
Non si trova.
PISTOLA
(rientrando con alcuni del vicinato)
Non si coglie.
FORD
(a Bardolfo, Pistola e loro compagni)
Pss...Qua tutti.
(indicando il paravento)
L’ho trovato.
Là c’è Falstaff con mia moglie.
BARDOLFO
Sozzo can vituperato!
FORD, poi DR. CAJUS e PISTOLA
Zitto!
FALSTAFF
(sbucando colla faccia)
Affogo!
QUICKLY
(ricacciandolo giù)
Sta sotto, sta sotto...
FALSTAFF
Affogo!
MEG
Or questi s’insorge.
QUICKLY
(abbassandosi e parlando a Falstaff sulla cesta)
Se l’altro ti scorge sei morto!
Sta sotto! Sta sotto!
FORD
Urlerai dopo!
Là s’è udito il suon d’un bacio.
BARDOLFO
Noi dobbiam pigliare il topo
mentre sta rodendo il cacio.
FORD
Ragioniam...
FENTON
(a Nannetta, nel paravento)
Bella! ridente!
Oh! come pieghi
verso i miei prieghi
donnescamente!
Come ti vidi
m’innamorai,
e tu sorridi
perché lo sai.
NANNETTA
(a Fenton)
Mentre quei vecchi
corron la giostra,
noi di sottecchi
corriam la nostra.
L’amor non ode
tuon né bufere,
vola alle sfere
beate e gode.
FORD
...Colpo non vibro
senza un piano di battaglia.
BARDOLFO, PISTOLA, SERVI
Bravo.
DR. CAJUS
Un uom di quel calibro
con un soffio ci sbaraglia!
FORD
La mia tattica maestra
le sue mosse pria registra.
(a Pistola e a due compagni)
Voi sarete l’ala destra,
(a Bardolfo e Dr.Cajus)
noi sarem l’ala sinistra,
e costor con piè gagliardo
sfonderanno il baluardo.
BARDOLFO, PISTOLA, SERVI
Bravo!
DR. CAJUS
Bravo, Generale,
aspettiamo un tuo segnale.
FENTON
Già un sogno bello d’Imene albeggia.
NANNETTA
Lo spiritello d’amor volteggia.
FALSTAFF
(sotto la biancheria)
Son cotto!
MEG
Sta sotto!
FALSTAFF
Che caldo!
QUICKLY
Sta sotto!
FALSTAFF
Mi squaglio!
MEG
Il ribaldo vorrebbe un ventaglio!
FALSTAFF
(supplicante, col naso fuori)
Un breve spiraglio – non chiedo di più.
QUICKLY
TI metto il bavaglio se parli.
MEG, QUICKLY
(ricacciandolo sotto la biancheria)
Giù! giù! giù!
NANNETTA
Tutto delira, sospiro e riso.
Sorride il viso e il cor sospira
dolci richiami d’amor.
FENTON
Fra quelle ciglia veggo due fari
a meraviglia sereni e chiari.
FORD
(a Dr.Cajus, accostando l’orecchio al paravento)
Senti, accosta un po’ l’orecchio!
Che patetici lamenti!
Su quel nido d’usignuoli
scoppierà fra poco il tuon.
DR. CAJUS
(a Ford, accostando l’orecchio)
Sento, sento,
sento, intendo e vedo chiaro
delle femmine gl’inganni.
BARDOLFO
(a Pistola)
È la voce della donna
che risponde al cavalier.
PISTOLA
(a Bardolfo)
Ma fra poco il lieto gioco
turberà dura lezion.
Egli canta, ma fra poco
muterà la sua canzon.
GENTE DEL VICINATO
S’egli cade più non scappa,
nessun più lo può salvar.
Nel tuo diavolo t’incappa
che tu possa stramazzar!
MEG
(a Quickly)
Parliam sottovoce
guardando il Messer,
che brontola e cuoce
nel nostro panier.
QUICKLY
(a Meg)
Costui s’è infardato
di tanta viltà
che darlo al bucato
è averne pietà.
FALSTAFF
(sbucando e sbuffando)
Ouff! Cesto molesto!
ALICE
(rientrando e avvicinandosi al cesto)
Silenzio!
FALSTAFF
Protesto!
MEG, QUICKLY
Che bestia restia!
FALSTAFF
Portatemi via!
MEG
È matto furibondo!
FALSTAFF
Aiuto!
FENTON
Dimmi se m’ami!
NANNETTA
Sì, t’amo.
FENTON
T’amo!
FORD
Zitto! A noi! Quest’è il momento.
Zitto! Attenti! Attenti a me.
DR. CAJUS
Dà il segnal.
FORD
Uno...due...tre.
(Rovesciano il paravento. Nannetta e Fenton
rimangono scoperti e confusi.)
DR. CAJUS
Non è lui!!
GLI UOMINI
Sbalordimento!
ALICE, MEG, QUICKLY
È il finimondo!
NANNETTA, FENTON
Ah!
FORD
(a Nannetta, furioso)
Ancor nuove rivolte!
(a Fenton)
Tu va pe’ fatti tuoi!
L’ho detto mille volte:
Costei non fa per voi.
(Nannetta sbigottita fugge e Fenton esce.)
BARDOLFO, PISTOLA
È la! Ferma!
FORD
Dove?
BARDOLFO, PISTOLA
Là! Là! sulle scale.
FORD
Squartatelo!
CAJUS, PISTOLA, BARDOLFO, SERVI
A caccia!
QUICKLY
Che caccia infernale!
(Tutti gli uomini salgono a corsa la scala in fondo.)
ALICE
Ned! Will! Tom! Isaac!
Su! Presto! Presto!
(Nannetta rientra con quattro servi e un paggetto.)
Rovesciate quel cesto
dalla finestra nell’acqua del fosso.
Là! presso alle giuncaie
davanti al crocchio delle lavandaie.
MEG, QUICKLY, NANNETTA
Sì, sì, sì, sì!
(I servi s’affaticano a sollevare il cesto.)
NANNETTA
(ai servi)
C’è dentro un pezzo grosso.
ALICE
(al paggetto, che poi esce)
Tu chiama mio marito.
(a Meg)
Gli narreremo il nostro caso pazzo.
Solo al vedere il Cavalier nel guazzo,
d’ogni gelosa ubbia sarà guarito.
QUICKLY
(ai servi)
Pesa!
ALICE, MEG
(ai servi)
Coraggio!
NANNETTA
Il fondo ha fatto crac!
NANNETTA, MEG, QUICKLY
Su!
(I servi riescono a portare il cesto alla finestra.)
ALICE
Trionfo!
MEG, QUICKLY, NANNETTA
Trionfo! Ah! Ah!
(Il cesto, Falstaff e la biancheria capitombolano giù dalla finestra.)
ALICE
Che tonfo!
NANNETTA, MEG
Che tonfo!
TUTTE
Patatrac!
(Gran grido e risate di donne dall’esterno; immensa risata di Alice, Nannetta, Meg e Quickly. Ford e gli altri uomini rientrano e Alice prende Ford per un braccio e lo conduce rapidamente alla finestra.)