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PROLOGO

Scena Unica

(Spalti di un castello. A sinistra mura diroccate da cui si domina vasto spazio di paese. A destra una gradinata che mette al castello. È vicina la notte)

▼ALBANO▲
(guardando dalle mura)
Orrenda vista!… Le lontane valli
sembrano un mar di fuoco. I rosseggianti
gioghi… le torri… i ruderi difformi
dei castelli abbattuti eruttan nembi
vorticosi di fumo.
In quelle tetre
caligini agitarsi
come funerei spettri
ecco i germani corridori!…

(rifuggendo costernato)

O patria!
O Lituania mia…
Chi ti soccorre?
De' tuoi forti figli prostrato è il braccio
e ti abbandona iddio!…

(Aldona che viene dal castello con séguito di Donne e Fanciulli, e detti)

▼ALDONA▲
(agitata)
Quali novelle?…
Arnoldo ancor dal campo non ritornò?…
Walter con esso uscia stamane…

▼ALBANO▲
Ultimi sempre
a ritirarsi dal campo i generosi.
Una triste giornata ohimè! si compie.

▼ALDONA▲
Tanto terror giammai
non invase quest'alma.

(volgendosi al coro)

Al cielo alziamo
la prece della sera…

▼TUTTI▲
Ah sì! Preghiamo!…
Preghiam pei vegliardi scorati e fuggenti,
preghiam per le madri pensose e gementi
che al bacio dei figli sospirano invan.
Preghiamo pei forti che caddero estinti,
preghiam per la fede suprema dei vinti,
pegli orfani ignudi che attendono il pan.

▼ALBANO▲
Preghiam che al riscatto del popolo oppresso
insorga il gigante dai bardi promesso
chiamando a vendetta
gli spersi guerrier.

▼TUTTI▲
Preghiam che in quel giorno dai tetri burroni
siccome ruggito di mille leoni
echeggi un sol grido: va' fuori, stranier!

(Walter, Arnoldo, pochi Soldati e detti)

▼ALDONA▲
(correndo incontro a Walter e ad Arnoldoche vengono dal ponte)
Walter… fratel…

▼ARNOLDO▲
Sventura a noi!

▼TUTTI▲
Perduti!

▼ARNOLDO▲
Caddero i forti invan
Iltradimentovinse il valor…
Un condottiero
il campoabbandonava…

▼ALBANO▲
E il traditor?…

▼ARNOLDO▲
Vitoldo…

▼TUTTI▲
Infamia eterna a lui!…

▼ALDONA▲
Né via di scampo rimane più?

▼ARNOLDO▲
Sol una.

▼ALDONA▲
Quale?

▼ARNOLDO▲
Vieni… e il saprai…

▼ALDONA▲
(a Walter)
Walter, tu resti?

▼WALTER▲
Qui attenderò.

▼ALBANO, CORO▲
Quale mistero!

▼ALDONA▲
(avviandosi verso il castello)
Io tremo…

▼ARNOLDO▲
(dalla gradinata volgendosi al coro)
Fratelli: all'are vi prosternate…
la vostra fede nel duol temprate…
fermi a combattere, pronti a morir!…

▼ALDONA▲
(presso al fratello guardando Walter)
Giammai no 'l vidi così turbato…
qual ne sovrasta tremendo fato?
Un mortal gelo mi scese al cor.

▼WALTER▲
(con dolore, fra sè)
Sì bella… e giovane… e amata tanto…
abbandonarla dovrò nel pianto…
fra noi per sempre
l'abisso aprir!.

▼ALBANO▲
Morta è la patria… tutto è perduto…
o vecchio bardo, spezza il liuto…
canto di schiavi non sale al ciel.

▼CORO▲
Pria che vederti, patria adorata,
dagli empi teutoni contaminata,
a noi fia gaudio per te morir.

(Arnoldo e Aldona entrano nel castello seguiti dal Coro)

(Walter e Albano)

▼WALTER▲
(appressandosi ad Albano)
Mio vecchio Alban…
Noi partirem fra un'ora.

▼ALBANO▲
(riscuotendosi)
Che intendi?

▼WALTER▲
(additando il castello)
Un grido di dolore immenso
da quelle antiche sale
fra poco echeggerà. Misera Aldona!
Mia sposa… angelo mio… qual diverrai
allor che dal fratello
il tremendo tuo fato apprenderai!
Sì… partirem!… Due corridori al varco
ci attendono del ponte.

▼ALBANO▲
(con gioia)
E saria vero?
L'alto disegno ch'io nel cor ti posi…
che da gran tempo in te fremea…

▼WALTER▲
Compirloio decisi… o morir…

▼ALBANO▲
(con entusiasmo)
Sia benedetta
l'ora che a te, schiavo in germana terra,
paterno istinto di pietà mi avvinse!
Benedette le veglie
in cui ti appresi
della patria lontana il santo amor;
e gli inni ardenti
onde nel cor ti accesi
l'abominio del teutono oppressor!…

▼WALTER▲
(prorompendo con fuoco)
Pera l'idra fatal che al mondo intero
la schiavitù minaccia e lo squallor!…

▼ALBANO▲
Di sua fralezza a noi noto è il mistero…
e il mostro orrendo feriremo al cor.

▼WALTER▲
Sui démoni crociati il poter mio
col delitto e le stragi innalzerò…
e il tempio infame… i sacerdoti… il dio
nel gran giorno dell'ira abbatterò.

▼ALBANO▲
Oh! Ch'io t'abbracci… ch'io ti chiami figlio!

▼WALTER▲
Mi sarà guida il tuo paterno amore.
Or va' qui
Aldona rivedròprofferto
fia qui l'addio fatale
che dall'angelo il démone
per sempre dividerà.

▼ALBANO▲
Bada! Il suo duol potria…

▼WALTER▲
Non paventar!
Tutto il tremendo abisso già misurai…
Forte son io.

▼ALBANO▲
Ti attendo…

(Walter e Aldona)

▼WALTER▲
(gettandosi ai piedi di Aldona)
Mia sposa… angelo mio… pietà… perdono!…

▼ALDONA▲
(rialzandolo)
Sorgi… e la voce del mio core ascolta.

(con calma solenne)

Walter… da me tu parti…
tu infrangi il nostro amor…
vano saria pregarti,
fia muto il mio dolor.
La folgor non si arresta
per lacrime o sospir,
in terra a me non resta
che piangere e morir…
Ma per morir beata,
Walter, sol basta a me
questo pensier, che amata
un tempo io fui da te.

▼WALTER▲
(con passione)
Aldona! Io t'amo ancora!

▼ALDONA▲
(con accento di rimprovero)
Perché mentir tu vuoi?
Un dì mi amasti… ed ora
so che non m'ami più.

▼WALTER▲
Crudel! Del nostro addio
perché tu inaspri il duolo?

▼ALDONA▲
Se amata ancor foss'io…
non partiresti solo…
concesso a me saria
i passi tuoi seguir…
e della patria martire
al fianco tuo morir.

▼WALTER▲
Il mio cammin qual sia
dunque… tu ignori ancor?…
Ebben… mi ascolta… e fremerai d'orror.
Notte cupa è il mio cammino
di delitti e tradimenti,
è il deserto ove Caino
giurò l'odio dei viventi.
Pria ch'io renda al Lituano
la perduta libertà…
per me a fiumi il sangue umano
sulla terra scorrerà.

▼ALDONA▲
(atterrita)
Cielo!

▼WALTER▲
Tu tremi… Aldona…

▼ALDONA▲
E non arretri
tu pure inorridito
innanzi a questo abisso
di sciagure e di colpe?

▼WALTER▲
Maledetto
chi mi vi ha spinto!… Anatema su voi
esecrati satelliti di Roma…
per cui santa è la guerra
del fratricidio… e solo omaggio a dio
spegner le vite e desolar la terra.

(conducendo Aldona verso le mura)

Vedi laggiù quei fuochi?
È un rogo solola Lituania
dei germani al carro
aggiogati i fratelli i dorsi ignudi
sotto la verga dei feroci sgherri
gemono sangue…

▼ALDONA▲
(coprendosi il volto)
O patria mia… o patria mia…

▼WALTER▲
Tale è il destin serbato
a tutti noi… tale sarebbe, o Aldona,
l'avvenir de' tuoi figli…

▼ALDONA▲
Ah! No! Va', parti!
Come sposa un dì t'amai,
ora un dio per me sarai…
vivrò mesta… il ciel pregando…
alla patria… a te vivrò.

▼WALTER▲
Tale, Aldona, era l'amore
ch'io chiedeva al tuo gran core;
alla patria, a te pensando,
l'universo io sfiderò.

▼ALBANO▲
(dall'interno)
Walter!

▼WALTER▲
Mi chiama iddio…

▼ALDONA▲
Mi abbraccia e parti.

▼ALDONA, WALTER▲
Addio!
Disgiunti per poco
da un fato crudel,
in libera patria
ci rivedremo… o martiri nel ciel.

(Arnoldo, dal castello)

▼WALTER▲
Arnoldo…
a lei soltantorimani… or tu.

▼ALDONA▲
(al fratello, reprimendo le lagrime)
Fratel…

▼ARNOLDO▲
(abbracciando Aldona)
Fa' cor!…

▼ALDONA▲
Ti frena, o pianto…

▼WALTER▲
Forza le doni il ciel!

(Walter si allontana rapidamente. Aldona si abbandona piangendo nelle braccia del Fratello)


ATTO PRIMO

Scena Unica
(Dieci anni dopo. Piazza della cattedrale di Marienburgo. Le case sono parate a festa. Popolo che irrompe festoso nella piazza: quindi Vitoldo e Duci. Albano, in disparte osservando)

▼POPOLO▲
Nel gaudio salutiam
del fausto dì l'albor!
Ad incontrar moviam
l'eletto del signor!

▼VITOLDO▲
Corrado Wallenrod! Uno stranier!

▼DONNE▲
(con enfasi)
Un valoroso,
un generoso,
che di sua fama
la terra empì.

▼VITOLDO▲
(ai duci)
Un libertino
dedito al vino,
che in orge infami
consuma i dì…

▼POPOLO▲
Egli sui lidi ispani
de' Mauri fu il terror,
passò fra i musulmani
qual dio vendicator!
Giusto è che a lui dell'ordine
spetti il supremo onor.

(Sopraggiunge un drappello di Giovinette e di Garzoni, che gettano fiori e intrecciano danze)

▼CORO▲
Festose canzoni
o bardi intonate;fanciulle,
garzoni,le danze intrecciate;
per voi nel tripudio
dei balli, dei canti,
la terra si ammanti
di vergini fior!

▼VITOLDO▲
(Fra sè)
L'ambìto potere
colui m'ha involato,
nemico placato
per sempre mi avrà!

▼ALBANO▲
(Fra sè)
Si esplori ogni volto,
si noti ogni accento:
un tetro sgomento
nell'alma mi sta.

(Squillo di tromba. Il Popolo si porta in fondo alla piazza ad osservare. I Garzoni e le Giovinette intanto si schierano sulla gradinata del tempio)

▼POPOLO▲
I lituani… i dieci prigionier
che in omaggio al supremo cavalier,
siccome il rito vuol,
morranno al nuovo sol.

(Si avanzano lentamente i Prigionieri incatenati, sospinti dagli Scherani)

▼DUCI▲
Giù! Il capo nella polve!…
A terra! A terra,
sulla soglia di dio, pagani immondi!

(i prigionieri piegano i ginocchi estenuati. Dalla cattedrale partono i suoni dell'organo)

▼VOCI INTERNE▲
Spirto creator
su lui discendi!
Ravviva la sua fede
e l'inconsunto ardor
in sen gli accendi!

▼PRIGIONIERI▲
Già l'ultimo martir
si appresta a noi…
Questi feroci Teutoni
vedran come a morir
vadan gli eroi!

▼VITOLDO▲
(Fra sè)
Di quelle preci il suon
m'è insulto e sfida…
È il pianto di quei miseri
che un traditor io son
al cor mi grida.

▼ALBANO▲
Il vindice guerrier
gran dio tu ispira!
Afferma la sua fede!
Nel trepido pensier
raccendi l'ire!

▼POPOLO E DUCI▲
L'eletto del signor
ora vedremo…
Dal labbro suo fatidico
l'inno di guerra ancor
tuonare udremo!…

(seguìto da soldati che scendono dalla gradinata della chiesa)

▼UN ARALDO▲
Aprite il passo!

▼TUTTI▲
Omaggio
di Cristo ai cavalier!…

(Dalla chiesa esce l'Arcivescovo di Marienburgo, con séguito di Abati, Monaci, ecc. Quindi il Principe di Germania dal fondo della piazza, seguìto da Cavalieri, Araldi, ecc)

▼TEUTONI, DUCI▲
▼POPOLO▲
Sul brando la mano,
la croce sul petto,
dell'ordin sovrano
si avanza l'eletto…
echeggi dal tempio
tua voce alle genti,
speranza ai credenti,
degli empi terror.

(Corrado, preceduto dai Cavalieri teutoni, si presenta sull'alto della gradinata, vestito da gran maestro dell'ordine teutonico. Al suo fianco l'Arciconturo, Albano, Scudieri e Araldi. Tutti chinano la fronte: l'Arcivescovo ed il Principe consegnano a Corrado le insegne e gli emblemi dell'ordine teutonico)

▼WALTER (Corrado)▲
Umil soldato della croce, indegno
ministro del signore, omaggi vani
per me non chieggo.
Un'alta meta il cielo
prefisse all'opre mie. Or chi potrebbe
quella meta vietarmi?… Dalla polve
voi mi elevaste al più sublime trono…
Per voi, fratelli, onnipotente io sono!

▼TUTTI▲
Arnese vano
nella tua mano
di dio la spada
non resterà…
Guerra!… Morte ai pagani!…

▼VITOLDO E DUCI▲
Stermini ai Lituani!…

▼WALTER (Corrado)▲
(con impeto)
Chi ardisce?…

(reprimendosi)

No! La voce
questa non è che dei redenti al core
parlava un dì la croce…
Delle spietate guerre
cessi l'obbrobrio omai cessin gli immani
sacrifizi di sangue!…
Agli schiavi idolatri… ai prigionieri
sien sciolte le catene…
Tale è il comando che da dio mi viene.

(Corrado preceduto dagli Scudieri discende dalla gradinata; dietro lui, gli Abati, Monaci, Cavalieri teutoni, etc. etc. )

▼TEUTONI▲
Pe 'l labbro ispirato
il cielo ha parlato…
Chi mai, chi resiste
del cielo al voler?
Sia gloria all'eletto
dell'ordin sovrano,
all'arbitro, al duce
dei nostri pensier!

▼POPOLO▲
Pe 'l labbro ispirato
il cielo ha parlato…
Chi mai, chi resiste
del cielo al voler?
Sia gloria all'eletto
dell'ordin sovrano,
al pio sacerdote,
al prode guerrier!

▼VITOLDO E DUCI▲
Nel fiero sembiante,
nell'occhio fiammante
riflessa è l'ambascia
di un cupo mister…
Del cielo all'eletto
la fronte pieghiamo…
Sia gloria ed omaggio
al prode guerrier!…

▼PRIGIONIERI▲
Sien grazie al potente,
sien grazie al clemente
che a noi della patria
riapre il sentier!…
Per sempre ai redenti
sui lidi lontani
fia sacro il tuo nome,
pietoso stranier!…

(Il corteo s'allontana, seguito dai Duci e dal Popolo ultimi i Prigionieri, che si disperdono. La piazza rimane sgombra. Non rimane più che Uno dei prigionieri, il quale con occhio attonito accompagna la Folla)

▼ARNOLDO▲
Ciò che udii… ciò che vidi…
E non è questo un sogno schernitor?…
Demente forse
di due lustri la tenebra e l'affanno
mi resero così, che di fantasmi
tutta si investa all'occhio mio la luce?…
Non è delirio il mio… caddero i ceppi…
Questa che il sen mi inonda è la serena,
è la pura… la santa aura de' cieli…
No! Delirio non è!…
Ben era desso il mio Walter…
l'amico… il fratel mio…
Qual altro esser potea l'angiol pietoso
che dalla tomba a ridestarmi venne?…

O rimembranze…
gioie… speranze
della mia prima, avventurosa età…
tutte rivivere
vi sento in cor
in questo nuovo albor di libertà!
Dio ti ringrazio
del lungo strazio
che sì immenso gioir mi preparò!
Perdona… assolvi
lo sciagurato,
che nelle tenebre
dal duol prostrato…
ogni fede smarrita, a te imprecò!

(si inginocchia sui gradini del tempio)

(Aldona, in abito da pellegrino, e detto)

▼ALDONA▲
(arrestandosi spossata)
Affranta son, pure alla meta io giunsi…
già la notte si avanza…
Ove un asilo mi fia dato trovar?
Cittàfatale,
covo nefando di crociate jene,
tetra sei tu siccome a me ti pinse
il pensier di tue gesta inorridito.

(vedendo Arnoldo)

Un uom che prega! L'umil veste,
il piofervor… tutto mi dice:
Aldona… ei t'è fratello… è un infelice…

▼ARNOLDO▲
(alzandosi)
Presso Walter si corra…

▼ALDONA▲
(timidamente ad Arnoldo)
Perdonate…

▼ARNOLDO▲
Qual voce!… Un pellegrino!…

▼ALDONA▲
Una infelice donna
che da confin remoto
qui venne a sciorre un voto.

▼ARNOLDO▲
Lituana all'accento…

▼ALDONA▲
(commossa)
E voi… voi pure?…

▼ARNOLDO▲
Nelle valli di Kowno il sole io vidi…

▼ALDONA▲
(con crescente commozione)
Che intendo!… E voi la patria
abbandonaste…

(Fra sè)

Oh! Come mi batte il cor!

▼ARNOLDO▲
Qui i teutoni
mi trasser prigionier…
Ma voi!…

(Fra sè)

Gran dio! Qual ansia!.

▼ALDONA▲
(animatissima)
Il nome… il vostro nome…
deh!… per pietà svelatemi…

▼ARNOLDO▲
Arnoldo…

▼ALDONA▲
È dunque ver!…
Fratello…

▼ARNOLDO▲
Aldona!… Ah! Dimmi
che folle non son io…

▼ALDONA▲
(abbracciando Arnoldo)
Te 'l dica il bacio mio…
e il pianto del mio cor.

▼ARNOLDO▲
Come qui giunta?…

▼ALDONA▲
(interrompendolo)
In carcerelanguisti?

▼ARNOLDO▲
I casi miei
ridir che giova?… Libero…
felice appieno or son!…
Ma tu?… Dentro le mura
d'un chiostro io ti lasciai…

▼ALDONA▲
Nel chiostro la sventura
si oblia… l'amor giammai;
là… delle suore ancella
piansi… pregai… soffersi…
ma il voto non proffersi,
mentito al ciel non ho.
Walter fu sempre il dio
che nel mio cor regnò…

▼ARNOLDO▲
E tu di rivederlosempre sperasti?

▼ALDONA▲
Da più di una voce
mi gridava nel cor: va'!… parti, Aldona,
di Marienburgo sulle vie ti reca…
ivi il fato si compie… ivi il tuo sposo…
ivi l'amante… il nume
dell'oppressa tua patria incontrerai…
E sola… in veste da pellegrino
corsi anelante l'aspro cammino…
e qui venuta, nell'ombre avvolta
del suo trionfo… sperai gioir.
Dirgli: t'amo, anco una volta…
e benedirlo pria di morir.

▼ARNOLDO▲
Ebben… lo sappi… gioisci, o suora;
del dì promesso spuntò l'aurora…
Walter io vidi… Walter è qui…

▼ALDONA▲
Tu… lo vedesti?

▼ARNOLDO▲
D'oro fulgente…
al par di un nume bello e possente.

▼ALDONA▲
(con gioia entusiastica)
Tu lo vedesti!!!

▼ARNOLDO▲
(additando la chiesa)
Da quella soglia
ei parlò ai vinti pace e perdon…
La man sull'elsa… la croce in petto,
mite all'accento, fiero all'aspetto,
tremate, o teutoni!
dicea col guardo,
del cielo vindice la spada io son.

▼ALDONA▲
(con massimo entusiasmo)
E qui respira… qui regna… ed io
fra le sue braccia non volo ancor?

(ad Arnoldo)

Vieni…

▼ARNOLDO▲
Né pensi?…

▼ALDONA▲
Con noi sta iddio!

▼VOCI INTERNE▲
Largo ai giullari… ai trovator!…
Dei cavalier la festa
corriam a rallegrar!

▼ARNOLDO▲
Quai voci!

▼ALDONA▲
Odi, fratel?

▼ARNOLDO▲
I trovatori, i bardi…
che muovono al castel!

(Menestrelli, Aldona, Arnoldo)

▼MENESTRELLI▲
Sull'arpe volate
festose ballate,
sorrisi giocondi,
facezie d'amor!
La notte si inondi
di canti, di suoni,
e un gaudio celeste
respiri ogni cor!

▼ALDONA, ARNOLDO▲
Del lieto drappello
sull'orme muoviamo,
la fede ci guidi,
ci ispiri l'amor!

(Albano, e detti)

▼ALBANO▲
(facendosi incontro ad Arnoldo)
Straniero… lituano…
ove ti inoltri?

▼ARNOLDO▲
Albano!

▼ALBANO▲
(riconoscendolo)
Ciel!…

▼ALDONA▲
Ne ravvisi?

▼ALBANO▲
(sommessamente)
E osate?
Incauti, che sperate?…

▼ALDONA▲
Vederlo… la sua voceudir…

▼ALBANO▲
Qual ansia atroce!…

▼ALDONA, ARNOLDO▲
Il varco a tutti aperto
vietato a noi sarà?…

▼ALBANO▲
(come ispirato)
Ah! no… Qui iddio vi adduce!
Venite a questo cor!…
Della superna luce
sento irradiarmi ancor!
Cauti seguitemi!…

▼ALDONA, ARNOLDO▲
Teco noi siamo!…
Ogni tuo cenno
compier giuriamo…

▼ALDONA, ARNOLDO, ALBANO▲
Fermi, prudenti,
in dio fidenti…
pronti a combattere,
pronti a morir!

(escono insieme)
PROLOGO

Scena Unica

Spalti di un castello. A sinistra mura diroccate da cui si domina vasto spazio di paese. A destra una gradinata che mette al castello. È vicina la notte

ALBANO
guardando dalle mura
Orrenda vista!… Le lontane valli
sembrano un mar di fuoco. I rosseggianti
gioghi… le torri… i ruderi difformi
dei castelli abbattuti eruttan nembi
vorticosi di fumo.
In quelle tetre
caligini agitarsi
come funerei spettri
ecco i germani corridori!…

rifuggendo costernato

O patria!
O Lituania mia…
Chi ti soccorre?
De' tuoi forti figli prostrato è il braccio
e ti abbandona iddio!…

Aldona che viene dal castello con séguito di Donne e Fanciulli, e detti

ALDONA
agitata
Quali novelle?…
Arnoldo ancor dal campo non ritornò?…
Walter con esso uscia stamane…

ALBANO
Ultimi sempre
a ritirarsi dal campo i generosi.
Una triste giornata ohimè! si compie.

ALDONA
Tanto terror giammai
non invase quest'alma.

volgendosi al coro

Al cielo alziamo
la prece della sera…

TUTTI
Ah sì! Preghiamo!…
Preghiam pei vegliardi scorati e fuggenti,
preghiam per le madri pensose e gementi
che al bacio dei figli sospirano invan.
Preghiamo pei forti che caddero estinti,
preghiam per la fede suprema dei vinti,
pegli orfani ignudi che attendono il pan.

ALBANO
Preghiam che al riscatto del popolo oppresso
insorga il gigante dai bardi promesso
chiamando a vendetta
gli spersi guerrier.

TUTTI
Preghiam che in quel giorno dai tetri burroni
siccome ruggito di mille leoni
echeggi un sol grido: va' fuori, stranier!

Walter, Arnoldo, pochi Soldati e detti

ALDONA
correndo incontro a Walter e ad Arnoldoche vengono dal ponte
Walter… fratel…

ARNOLDO
Sventura a noi!

TUTTI
Perduti!

ARNOLDO
Caddero i forti invan
Iltradimentovinse il valor…
Un condottiero
il campoabbandonava…

ALBANO
E il traditor?…

ARNOLDO
Vitoldo…

TUTTI
Infamia eterna a lui!…

ALDONA
Né via di scampo rimane più?

ARNOLDO
Sol una.

ALDONA
Quale?

ARNOLDO
Vieni… e il saprai…

ALDONA
a Walter
Walter, tu resti?

WALTER
Qui attenderò.

ALBANO, CORO
Quale mistero!

ALDONA
avviandosi verso il castello
Io tremo…

ARNOLDO
dalla gradinata volgendosi al coro
Fratelli: all'are vi prosternate…
la vostra fede nel duol temprate…
fermi a combattere, pronti a morir!…

ALDONA
presso al fratello guardando Walter
Giammai no 'l vidi così turbato…
qual ne sovrasta tremendo fato?
Un mortal gelo mi scese al cor.

WALTER
con dolore, fra sè
Sì bella… e giovane… e amata tanto…
abbandonarla dovrò nel pianto…
fra noi per sempre
l'abisso aprir!.

ALBANO
Morta è la patria… tutto è perduto…
o vecchio bardo, spezza il liuto…
canto di schiavi non sale al ciel.

CORO
Pria che vederti, patria adorata,
dagli empi teutoni contaminata,
a noi fia gaudio per te morir.

Arnoldo e Aldona entrano nel castello seguiti dal Coro

Walter e Albano

WALTER
appressandosi ad Albano
Mio vecchio Alban…
Noi partirem fra un'ora.

ALBANO
riscuotendosi
Che intendi?

WALTER
additando il castello
Un grido di dolore immenso
da quelle antiche sale
fra poco echeggerà. Misera Aldona!
Mia sposa… angelo mio… qual diverrai
allor che dal fratello
il tremendo tuo fato apprenderai!
Sì… partirem!… Due corridori al varco
ci attendono del ponte.

ALBANO
con gioia
E saria vero?
L'alto disegno ch'io nel cor ti posi…
che da gran tempo in te fremea…

WALTER
Compirloio decisi… o morir…

ALBANO
con entusiasmo
Sia benedetta
l'ora che a te, schiavo in germana terra,
paterno istinto di pietà mi avvinse!
Benedette le veglie
in cui ti appresi
della patria lontana il santo amor;
e gli inni ardenti
onde nel cor ti accesi
l'abominio del teutono oppressor!…

WALTER
prorompendo con fuoco
Pera l'idra fatal che al mondo intero
la schiavitù minaccia e lo squallor!…

ALBANO
Di sua fralezza a noi noto è il mistero…
e il mostro orrendo feriremo al cor.

WALTER
Sui démoni crociati il poter mio
col delitto e le stragi innalzerò…
e il tempio infame… i sacerdoti… il dio
nel gran giorno dell'ira abbatterò.

ALBANO
Oh! Ch'io t'abbracci… ch'io ti chiami figlio!

WALTER
Mi sarà guida il tuo paterno amore.
Or va' qui
Aldona rivedròprofferto
fia qui l'addio fatale
che dall'angelo il démone
per sempre dividerà.

ALBANO
Bada! Il suo duol potria…

WALTER
Non paventar!
Tutto il tremendo abisso già misurai…
Forte son io.

ALBANO
Ti attendo…

Walter e Aldona

WALTER
gettandosi ai piedi di Aldona
Mia sposa… angelo mio… pietà… perdono!…

ALDONA
rialzandolo
Sorgi… e la voce del mio core ascolta.

con calma solenne

Walter… da me tu parti…
tu infrangi il nostro amor…
vano saria pregarti,
fia muto il mio dolor.
La folgor non si arresta
per lacrime o sospir,
in terra a me non resta
che piangere e morir…
Ma per morir beata,
Walter, sol basta a me
questo pensier, che amata
un tempo io fui da te.

WALTER
con passione
Aldona! Io t'amo ancora!

ALDONA
con accento di rimprovero
Perché mentir tu vuoi?
Un dì mi amasti… ed ora
so che non m'ami più.

WALTER
Crudel! Del nostro addio
perché tu inaspri il duolo?

ALDONA
Se amata ancor foss'io…
non partiresti solo…
concesso a me saria
i passi tuoi seguir…
e della patria martire
al fianco tuo morir.

WALTER
Il mio cammin qual sia
dunque… tu ignori ancor?…
Ebben… mi ascolta… e fremerai d'orror.
Notte cupa è il mio cammino
di delitti e tradimenti,
è il deserto ove Caino
giurò l'odio dei viventi.
Pria ch'io renda al Lituano
la perduta libertà…
per me a fiumi il sangue umano
sulla terra scorrerà.

ALDONA
atterrita
Cielo!

WALTER
Tu tremi… Aldona…

ALDONA
E non arretri
tu pure inorridito
innanzi a questo abisso
di sciagure e di colpe?

WALTER
Maledetto
chi mi vi ha spinto!… Anatema su voi
esecrati satelliti di Roma…
per cui santa è la guerra
del fratricidio… e solo omaggio a dio
spegner le vite e desolar la terra.

conducendo Aldona verso le mura

Vedi laggiù quei fuochi?
È un rogo solola Lituania
dei germani al carro
aggiogati i fratelli i dorsi ignudi
sotto la verga dei feroci sgherri
gemono sangue…

ALDONA
coprendosi il volto
O patria mia… o patria mia…

WALTER
Tale è il destin serbato
a tutti noi… tale sarebbe, o Aldona,
l'avvenir de' tuoi figli…

ALDONA
Ah! No! Va', parti!
Come sposa un dì t'amai,
ora un dio per me sarai…
vivrò mesta… il ciel pregando…
alla patria… a te vivrò.

WALTER
Tale, Aldona, era l'amore
ch'io chiedeva al tuo gran core;
alla patria, a te pensando,
l'universo io sfiderò.

ALBANO
dall'interno
Walter!

WALTER
Mi chiama iddio…

ALDONA
Mi abbraccia e parti.

ALDONA, WALTER
Addio!
Disgiunti per poco
da un fato crudel,
in libera patria
ci rivedremo… o martiri nel ciel.

Arnoldo, dal castello

WALTER
Arnoldo…
a lei soltantorimani… or tu.

ALDONA
al fratello, reprimendo le lagrime
Fratel…

ARNOLDO
abbracciando Aldona
Fa' cor!…

ALDONA
Ti frena, o pianto…

WALTER
Forza le doni il ciel!

Walter si allontana rapidamente. Aldona si abbandona piangendo nelle braccia del Fratello


ATTO PRIMO

Scena Unica
Dieci anni dopo. Piazza della cattedrale di Marienburgo. Le case sono parate a festa. Popolo che irrompe festoso nella piazza: quindi Vitoldo e Duci. Albano, in disparte osservando

POPOLO
Nel gaudio salutiam
del fausto dì l'albor!
Ad incontrar moviam
l'eletto del signor!

VITOLDO
Corrado Wallenrod! Uno stranier!

DONNE
con enfasi
Un valoroso,
un generoso,
che di sua fama
la terra empì.

VITOLDO
ai duci
Un libertino
dedito al vino,
che in orge infami
consuma i dì…

POPOLO
Egli sui lidi ispani
de' Mauri fu il terror,
passò fra i musulmani
qual dio vendicator!
Giusto è che a lui dell'ordine
spetti il supremo onor.

Sopraggiunge un drappello di Giovinette e di Garzoni, che gettano fiori e intrecciano danze

CORO
Festose canzoni
o bardi intonate;fanciulle,
garzoni,le danze intrecciate;
per voi nel tripudio
dei balli, dei canti,
la terra si ammanti
di vergini fior!

VITOLDO
Fra sè
L'ambìto potere
colui m'ha involato,
nemico placato
per sempre mi avrà!

ALBANO
Fra sè
Si esplori ogni volto,
si noti ogni accento:
un tetro sgomento
nell'alma mi sta.

Squillo di tromba. Il Popolo si porta in fondo alla piazza ad osservare. I Garzoni e le Giovinette intanto si schierano sulla gradinata del tempio

POPOLO
I lituani… i dieci prigionier
che in omaggio al supremo cavalier,
siccome il rito vuol,
morranno al nuovo sol.

Si avanzano lentamente i Prigionieri incatenati, sospinti dagli Scherani

DUCI
Giù! Il capo nella polve!…
A terra! A terra,
sulla soglia di dio, pagani immondi!

i prigionieri piegano i ginocchi estenuati. Dalla cattedrale partono i suoni dell'organo

VOCI INTERNE
Spirto creator
su lui discendi!
Ravviva la sua fede
e l'inconsunto ardor
in sen gli accendi!

PRIGIONIERI
Già l'ultimo martir
si appresta a noi…
Questi feroci Teutoni
vedran come a morir
vadan gli eroi!

VITOLDO
Fra sè
Di quelle preci il suon
m'è insulto e sfida…
È il pianto di quei miseri
che un traditor io son
al cor mi grida.

ALBANO
Il vindice guerrier
gran dio tu ispira!
Afferma la sua fede!
Nel trepido pensier
raccendi l'ire!

POPOLO E DUCI
L'eletto del signor
ora vedremo…
Dal labbro suo fatidico
l'inno di guerra ancor
tuonare udremo!…

seguìto da soldati che scendono dalla gradinata della chiesa

UN ARALDO
Aprite il passo!

TUTTI
Omaggio
di Cristo ai cavalier!…

Dalla chiesa esce l'Arcivescovo di Marienburgo, con séguito di Abati, Monaci, ecc. Quindi il Principe di Germania dal fondo della piazza, seguìto da Cavalieri, Araldi, ecc

TEUTONI, DUCI
POPOLO
Sul brando la mano,
la croce sul petto,
dell'ordin sovrano
si avanza l'eletto…
echeggi dal tempio
tua voce alle genti,
speranza ai credenti,
degli empi terror.

Corrado, preceduto dai Cavalieri teutoni, si presenta sull'alto della gradinata, vestito da gran maestro dell'ordine teutonico. Al suo fianco l'Arciconturo, Albano, Scudieri e Araldi. Tutti chinano la fronte: l'Arcivescovo ed il Principe consegnano a Corrado le insegne e gli emblemi dell'ordine teutonico

WALTER (Corrado)
Umil soldato della croce, indegno
ministro del signore, omaggi vani
per me non chieggo.
Un'alta meta il cielo
prefisse all'opre mie. Or chi potrebbe
quella meta vietarmi?… Dalla polve
voi mi elevaste al più sublime trono…
Per voi, fratelli, onnipotente io sono!

TUTTI
Arnese vano
nella tua mano
di dio la spada
non resterà…
Guerra!… Morte ai pagani!…

VITOLDO E DUCI
Stermini ai Lituani!…

WALTER (Corrado)
con impeto
Chi ardisce?…

reprimendosi

No! La voce
questa non è che dei redenti al core
parlava un dì la croce…
Delle spietate guerre
cessi l'obbrobrio omai cessin gli immani
sacrifizi di sangue!…
Agli schiavi idolatri… ai prigionieri
sien sciolte le catene…
Tale è il comando che da dio mi viene.

Corrado preceduto dagli Scudieri discende dalla gradinata; dietro lui, gli Abati, Monaci, Cavalieri teutoni, etc. etc.

TEUTONI
Pe 'l labbro ispirato
il cielo ha parlato…
Chi mai, chi resiste
del cielo al voler?
Sia gloria all'eletto
dell'ordin sovrano,
all'arbitro, al duce
dei nostri pensier!

POPOLO
Pe 'l labbro ispirato
il cielo ha parlato…
Chi mai, chi resiste
del cielo al voler?
Sia gloria all'eletto
dell'ordin sovrano,
al pio sacerdote,
al prode guerrier!

VITOLDO E DUCI
Nel fiero sembiante,
nell'occhio fiammante
riflessa è l'ambascia
di un cupo mister…
Del cielo all'eletto
la fronte pieghiamo…
Sia gloria ed omaggio
al prode guerrier!…

PRIGIONIERI
Sien grazie al potente,
sien grazie al clemente
che a noi della patria
riapre il sentier!…
Per sempre ai redenti
sui lidi lontani
fia sacro il tuo nome,
pietoso stranier!…

Il corteo s'allontana, seguito dai Duci e dal Popolo ultimi i Prigionieri, che si disperdono. La piazza rimane sgombra. Non rimane più che Uno dei prigionieri, il quale con occhio attonito accompagna la Folla

ARNOLDO
Ciò che udii… ciò che vidi…
E non è questo un sogno schernitor?…
Demente forse
di due lustri la tenebra e l'affanno
mi resero così, che di fantasmi
tutta si investa all'occhio mio la luce?…
Non è delirio il mio… caddero i ceppi…
Questa che il sen mi inonda è la serena,
è la pura… la santa aura de' cieli…
No! Delirio non è!…
Ben era desso il mio Walter…
l'amico… il fratel mio…
Qual altro esser potea l'angiol pietoso
che dalla tomba a ridestarmi venne?…

O rimembranze…
gioie… speranze
della mia prima, avventurosa età…
tutte rivivere
vi sento in cor
in questo nuovo albor di libertà!
Dio ti ringrazio
del lungo strazio
che sì immenso gioir mi preparò!
Perdona… assolvi
lo sciagurato,
che nelle tenebre
dal duol prostrato…
ogni fede smarrita, a te imprecò!

si inginocchia sui gradini del tempio

Aldona, in abito da pellegrino, e detto

ALDONA
arrestandosi spossata
Affranta son, pure alla meta io giunsi…
già la notte si avanza…
Ove un asilo mi fia dato trovar?
Cittàfatale,
covo nefando di crociate jene,
tetra sei tu siccome a me ti pinse
il pensier di tue gesta inorridito.

vedendo Arnoldo

Un uom che prega! L'umil veste,
il piofervor… tutto mi dice:
Aldona… ei t'è fratello… è un infelice…

ARNOLDO
alzandosi
Presso Walter si corra…

ALDONA
timidamente ad Arnoldo
Perdonate…

ARNOLDO
Qual voce!… Un pellegrino!…

ALDONA
Una infelice donna
che da confin remoto
qui venne a sciorre un voto.

ARNOLDO
Lituana all'accento…

ALDONA
commossa
E voi… voi pure?…

ARNOLDO
Nelle valli di Kowno il sole io vidi…

ALDONA
con crescente commozione
Che intendo!… E voi la patria
abbandonaste…

Fra sè

Oh! Come mi batte il cor!

ARNOLDO
Qui i teutoni
mi trasser prigionier…
Ma voi!…

Fra sè

Gran dio! Qual ansia!.

ALDONA
animatissima
Il nome… il vostro nome…
deh!… per pietà svelatemi…

ARNOLDO
Arnoldo…

ALDONA
È dunque ver!…
Fratello…

ARNOLDO
Aldona!… Ah! Dimmi
che folle non son io…

ALDONA
abbracciando Arnoldo
Te 'l dica il bacio mio…
e il pianto del mio cor.

ARNOLDO
Come qui giunta?…

ALDONA
interrompendolo
In carcerelanguisti?

ARNOLDO
I casi miei
ridir che giova?… Libero…
felice appieno or son!…
Ma tu?… Dentro le mura
d'un chiostro io ti lasciai…

ALDONA
Nel chiostro la sventura
si oblia… l'amor giammai;
là… delle suore ancella
piansi… pregai… soffersi…
ma il voto non proffersi,
mentito al ciel non ho.
Walter fu sempre il dio
che nel mio cor regnò…

ARNOLDO
E tu di rivederlosempre sperasti?

ALDONA
Da più di una voce
mi gridava nel cor: va'!… parti, Aldona,
di Marienburgo sulle vie ti reca…
ivi il fato si compie… ivi il tuo sposo…
ivi l'amante… il nume
dell'oppressa tua patria incontrerai…
E sola… in veste da pellegrino
corsi anelante l'aspro cammino…
e qui venuta, nell'ombre avvolta
del suo trionfo… sperai gioir.
Dirgli: t'amo, anco una volta…
e benedirlo pria di morir.

ARNOLDO
Ebben… lo sappi… gioisci, o suora;
del dì promesso spuntò l'aurora…
Walter io vidi… Walter è qui…

ALDONA
Tu… lo vedesti?

ARNOLDO
D'oro fulgente…
al par di un nume bello e possente.

ALDONA
con gioia entusiastica
Tu lo vedesti!!!

ARNOLDO
additando la chiesa
Da quella soglia
ei parlò ai vinti pace e perdon…
La man sull'elsa… la croce in petto,
mite all'accento, fiero all'aspetto,
tremate, o teutoni!
dicea col guardo,
del cielo vindice la spada io son.

ALDONA
con massimo entusiasmo
E qui respira… qui regna… ed io
fra le sue braccia non volo ancor?

ad Arnoldo

Vieni…

ARNOLDO
Né pensi?…

ALDONA
Con noi sta iddio!

VOCI INTERNE
Largo ai giullari… ai trovator!…
Dei cavalier la festa
corriam a rallegrar!

ARNOLDO
Quai voci!

ALDONA
Odi, fratel?

ARNOLDO
I trovatori, i bardi…
che muovono al castel!

Menestrelli, Aldona, Arnoldo

MENESTRELLI
Sull'arpe volate
festose ballate,
sorrisi giocondi,
facezie d'amor!
La notte si inondi
di canti, di suoni,
e un gaudio celeste
respiri ogni cor!

ALDONA, ARNOLDO
Del lieto drappello
sull'orme muoviamo,
la fede ci guidi,
ci ispiri l'amor!

Albano, e detti

ALBANO
facendosi incontro ad Arnoldo
Straniero… lituano…
ove ti inoltri?

ARNOLDO
Albano!

ALBANO
riconoscendolo
Ciel!…

ALDONA
Ne ravvisi?

ALBANO
sommessamente
E osate?
Incauti, che sperate?…

ALDONA
Vederlo… la sua voceudir…

ALBANO
Qual ansia atroce!…

ALDONA, ARNOLDO
Il varco a tutti aperto
vietato a noi sarà?…

ALBANO
come ispirato
Ah! no… Qui iddio vi adduce!
Venite a questo cor!…
Della superna luce
sento irradiarmi ancor!
Cauti seguitemi!…

ALDONA, ARNOLDO
Teco noi siamo!…
Ogni tuo cenno
compier giuriamo…

ALDONA, ARNOLDO, ALBANO
Fermi, prudenti,
in dio fidenti…
pronti a combattere,
pronti a morir!

escono insieme
最終更新:2022年01月13日 17:36