SCENA DECIMA
Don Alfonso solo; poi Despina
Recitativo
DON ALFONSO
Che silenzio! Che aspetto di tristezza
Spirano queste stanze. Poverette!
Non han già tutto il torto:
Bisogna consolarle; infin che vanno
I due creduli sposi,
Com'io loro commisi, a mascherarsi,
Pensiam cosa può farsi…
Temo un po' per Despina: quella furba
Potrebbe riconoscerli; potrebbe
Rovesciarmi le macchine. Vedremo…
Se mai farà bisogno,
Un regaletto a tempo: un zecchinetto
Per una cameriera è un gran scongiuro.
Ma, per esser sicuro, si potria
Metterla in parte a parte del segreto…
Eccellente è il progetto…
La sua camera è questa.
batte
Despinetta!
DESPINA
Chi batte?
DON ALFONSO
Oh!
DESPINA
Ih!
Esce dalla sua stanza
DON ALFONSO
Despina mia, di te
Bisogno avrei.
DESPINA
Ed io niente di lei.
DON ALFONSO
Ti vo' fare del ben.
DESPINA
A una fanciulla
Un vecchio come lei non può far nulla.
DON ALFONSO
mostrandole una moneta d 'oro
Parla piano, ed osserva.
DESPINA
Me la dona?
DON ALFONSO
Sì, se meco sei buona.
DESPINA
E che vorebbe?
È l'oro il mio giulebbe.
DON ALFONSO
Ed oro avrai;
Ma ci vuol fedeltà.
DESPINA
Non c'è altro? Son qua.
DON ALFONSO
Prendi ed ascolta.
Sai che le tue padrone
Han perduti gli amanti.
DESPINA
Lo so.
DON ALFONSO
Tutti i lor pianti,
Tutti i deliri loro anco tu sai.
DESPINA
So tutto.
DON ALFONSO
Or ben, se mai
Per consolarle un poco
E trar, come diciam, chiodo per chiodo,
Tu ritrovassi il modo
Da metter in lor grazia
Due soggetti di garbo
Che vorrieno provar… già mi capisci…
C'è una mancia per te di venti scudi,
Se li fai riuscir.
DESPINA
Non mi dispiace
Questa proposizione.
Ma con quelle buffone… basta, udite:
Son giovani? Son belli? E, sopra tutto,
Hanno una buona borsa
I vostri concorrenti?
DON ALFONSO
Han tutto quello
Che piacer può alle donne di giudizio.
Li vuoi veder?
DESPINA
E dove son?
DON ALFONSO
Son lì.
Li posso far entrar?
DESPINA
Direi di sì.
Don Alfonso fa entrar gli amanti, che son travestiti
SCENA UNDICESIMA
Don Alfonso, Despina, Ferrando e Guglielmo; poi Fiordiligi e Dorabella
N. 13 - Sestetto
DON ALFONSO
Alla bella Despinetta
Vi presento, amici miei;
Non dipende che da lei
Consolar il vostro cor.
FERRANDO E GUGLIELMO
Per la man, che lieto io bacio,
Per quei rai di grazia pieni,
Fa' che volga a me sereni
I begli occhi il mio tesor.
DESPINA
fra sé, ridendo
Che sembianze! Che vestiti!
Che figure! Che mustacchi!
Io non so se son Valacchi
O se Turchi son costor,
Valacchi, Turchi, Turchi, Valacchi!
DON ALFONSO
sottovoce a Despina
Che ti par di quell'aspetto?
DESPINA
sottovoce a Don Alfonso
Per parlarvi schietto schietto,
Hanno un muso fuor dell'uso,
Vero antidoto d'amor.
Che figure! Che mustacchi!
FERRANDO, GUGLIELMO E DON ALFONSO
fra sé
Or la cosa è appien decisa;
Se costei non li/ci ravvisa
Non c'è più nessun timor.
DESPINA
fra sé, ridendo
Io non so se son Valacchi
O se Turchi son costor,
Io non so se son Valacchi
O se Turchi son costor.
FIORDILIGI E DORABELLA
di dentro
Eh, Despina! Olà, Despina!
DESPINA
Le padrone!
DON ALFONSO
a Despina
Ecco l'istante!
Fa' con arte; io qui m'ascondo.
Si ritira
FIORDILIGI E DORABELLA
entrando
Ragazzaccia tracotante,
Che fai lì con simil gente?
Ragazzaccia tracotante,
Che fai lì con simil gente,
Con simil gente, con simil gente,
Falli uscire immantinente,
O ti fo pentir con lor,
O ti fo pentir con lor,
O ti fo pentir con lor.
DESPINA, FERRANDO E GUGLIELMO
Tutti e tre s'inginocchiano
Ah, madame, perdonate!
Al bel piè languir mirate
Due meschin, di vostro merto
Spasimanti adorator,
Spasimanti adorator.
FIORDILIGI E DORABELLA
Giusti Numi! Cosa sento?
Dell'enorme tradimento
Chi fu mai l'indegno autor?
FIORDILIGI
Chi, chi, chi fu mai l'indegno autor?
DORABELLA
Chi, chi, chi fu mai l'indegno autor?
DESPINA, FERRANDO E GUGLIELMO
Deh, calmante, deh calmante quello sdegno!
Deh, calmante, quello sdegno!
FIORDILIGI E DORABELLA
Ah, che più non ho ritegno!
Tutta piena ho l'alma in petto
Di dispetto e di terror!
DESPINA E DON ALFONSO
fra sé, Don Alfonso dalla porta
Mi dà un poco di sospetto
Quella rabbia e quel furor!
DESPINA
Mi dà un poco di sospetto
Mi dà un poco di sospetto
Quella rabbia e quel furor!
Mi dà un poco di sospetto
Quella rabbia e quel furor!
Mi dà un poco di sospetto
Mi dà un poco di sospetto
Quella rabbia e quel furor!
DON ALFONSO
Mi dà un poco di sospetto
Quella rabbia e quel furor!
FERRANDO E GUGLIELMO
fra sé
Qual diletto è a questo petto
Quella rabbia e quel furor!
Qual diletto è a questo petto
Quella rabbia e quel furor, e quel furor!
Qual diletto è a questo petto
Quella rabbia e quel furor!
Qual diletto è a questo petto
Quella rabbia e quel furor!
Qual diletto è a questo petto
Quella rabbia e quel furor!
Qual diletto è a questo petto
Quella rabbia e quel furor,
Qual diletto è a questo petto
Quella rabbia e quel furor, e quel furor!
Qual diletto è a questo petto
Quella rabbia e quel furor,
Quella rabbia e quel furor,
Quella rabbia e quel furor!
FIORDILIGI E DORABELLA
fra sé
Ah, perdon, mio bel diletto!
Innocente è questo cor.
Tutta piena ho l'alma in petto
Di dispetto e di furor!
Ah, che più non ho ritegno!
Tutta piena ho l'alma in petto
Di dispetto e di terror!
Ah, perdon, mio bel diletto!
Innocente è questo cor.
Tutta piena ho l'alma in petto
Di dispetto e di terror,
Di dispetto e di terror,
Di dispetto e di terror!
Recitativo
DON ALFONSO
dalla porta
Che sussurro! che strepito!
Che scompiglio è mai questo! Siete pazze,
Care le mie ragazze?
Volete sollevar il vicinato?
Cos'avete? Ch'è nato?
DORABELLA
con furore
Oh, ciel! Mirate:
Uomini in casa nostra?
DON ALFONSO
senza guardarli
Che male c'è?
FIORDILIGI
con fuoco
Che male? In questo giorno!…
Dopo il caso funesto!…
DON ALFONSO
Stelle! Sogno o son desto? Amici miei,
Miei dolcissimi amici!
Voi qui? Come? perché? quando? in qual modo?
Numi! Quanto ne godo!
sottovoce
Secondatemi.
FERRANDO
Amico Don Alfonso!
GUGLIELMO
Amico caro!
Si abbracciano con trasporto
DON ALFONSO
Oh la bella improvvisata!
DESPINA
a Don Alfonso
Li conoscete voi?
DON ALFONSO
Se li conosco! Questi
Sono i più dolci amici
Ch'io mai abbia in questo mondo,
E i vostri ancor saranno.
FIORDILIGI
E in casa mia che fanno?
GUGLIELMO
Ai vostri piedi
Due rei, due delinquenti, ecco madame!
Amor…
DORABELLA
Numi, che sento!
FERRANDO
Amor, il Nume…
Sì possente per voi qui ci conduce…
le donne si ritirano, essi le inseguono
GUGLIELMO
…Vista appena la luce
Di vostre fulgidissime pupille…
FERRANDO
…Che alle vive faville…
GUGLIELMO
…Farfallette amorose e agonizzanti…
FERRANDO
…Vi voliamo davanti…
GUGLIELMO
…Ed ai lati, ed a retro…
FERRANDO E GUGLIELMO
… per implorar pietade in flebil metro.
FIORDILIGI
Stelle! Che ardir!
DORABELLA
Sorella, che facciamo?
FIORDILIGI
Temerari, sortite
Despina esce impaurita
Fuori di questo loco, e non profani
L'alito infausto degli infami detti
Nostro cor, nostro orecchio e nostri affetti!
Invan per voi, per gli altri invan si cerca
Le nostr'alme sedur: I'intatta fede
Che per noi già si diede ai cari amanti,
Saprem loro serbar infino a morte,
A dispetto del mondo e della sorte.
N. 14 - Aria
FIORDILIGI
Come scoglio immoto resta
Contro i venti e la tempesta, la tempesta,
Così ognor quest'alma è forte
Nella fede e nell'amor.
Con noi nacque quella face
Che ci piace, e ci consola,
E potrà la morte sola, la morte sola
Far che cangi affetto il cor,
Far che cangi, far che cangi affetto il cor,
Far che cangi affetto il cor.
Come scoglio immoto resta
Contro i venti e la tempesta,
Così ognor quest'alma è forte
Nella fede e nell'amor.
Rispettate, anime ingrate,
Quest'esempio di costanza;
E una barbara speranza
Non vi renda audaci ancor!
E una barbara speranza
Non vi renda audaci ancor,
Non vi renda audaci ancor,
Non vi renda audaci ancor,
Audaci ancor, audaci ancor.
Van per partire. Ferrando la richiama, Guglielmo richiama l'altra
Recitativo
FERRANDO
a Fiordiligi
Ah, non partite!
GUGLIELMO
a Dorabella
Ah, barbare, restate!
a Don Alfonso
Che vi pare?
DON ALFONSO
sottovoce a Guglielmo
Aspettate.
alle due amanti
Per carità, ragazze,
Non mi fate più far trista figura.
DORABELLA
con fuoco
E che pretendereste?
DON ALFONSO
Eh, nulla… ma mi pare…
Che un pochin di dolcezza…
Alfin son galantuomini,
E sono amici miei.
FIORDILIGI
Come! E udire dovrei…
GUGLIELMO
Le nostre pene,
E sentirne pietà!
La celeste beltà degli occhi vostri
La piaga aprì nei nostri,
Cui rimediar può solo
Il balsamo d'amore.
Un solo istante il core aprite, o belle,
A sue dolci facelle, o a voi davanti
Spirar vedrete i più fedeli amanti.
N. 15 - Aria
GUGLIELMO
Non siate ritrosi,
Occhietti vezzosi;
Due lampi amorosi
Vibrate un po' qua.
Felici rendeteci,
Amate con noi;
E noi felicissime
Faremo anche voi.
Guardate, Toccate,
Il tutto osservate:
Siam forti e ben fatti,
Siam forti e ben fatti,
E come ognun vede,
Sia merto, sia caso,
Abbiamo bel piede,
Bell'occhio, bel naso;
Guardate, bel piede, osservate, bell'occhio,
Toccate, bel naso, il tutto osservate:
E questi mustacchi
Chiamare si possono
Trionfi degli uomini,
Pennacchi d'amor.
Trionfi degli uomini,
Pennacchi d'amor.
Trionfi, pennacchi d'amor.
Fiordiligi e Dorabella partono con collera
SCENA DODICESIMA
Ferrando, Guglielmo e Don Alfonso
N. 16 - Terzetto
DON ALFONSO
E voi ridete?
FERRANDO E GUGLIELMO
Certo, ridiamo.
DON ALFONSO
Ma cosa avete?
FERRANDO E GUGLIELMO
Già lo sappiamo.
DON ALFONSO
Ridete piano!
Ridete piano, piano, piano,piano!
FERRANDO E GUGLIELMO
Parlate invano.
Parlate invano, parlate invano.
DON ALFONSO
Se vi sentissero,
Se vi scoprissero,
Si guasterebbe
Tutto l'affar.
FERRANDO E GUGLIELMO
sforzandosi di ridere sottovoce
Ah, che dal ridere
L'alma dividere,
Ah, ah, che le viscere
Sento scoppiar!
Ah, che dal ridere
L'alma dividere,
Ah, ah, che le viscere
Sento scoppiar!
Sento scoppiar!
DON ALFONSO
fra sé
Mi fa da ridere
Questo lor ridere,
Ma so che in piangere
Dee terminar,
In piangere Dee terminar.
Mi fa da ridere
Questo lor ridere,
Ma so che in piangere
Dee terminar。
Recitativo
DON ALFONSO
Si può sapere un poco
La cagion di quel riso?
GUGLIELMO
Oh cospettaccio!
Non vi pare che abbiam giusta ragione,
Il mio caro padrone?
FERRANDO
scherzando
Quanto pagar volete,
E a monte è la scommessa?
GUGLIELMO
scherzando
Pagate la metà.
FERRANDO
come sopra
Pagate solo
Ventiquattro zecchini.
DON ALFONSO
Poveri innocentini!
Venite qua, vi voglio
Porre il ditino in bocca!
GUGLIELMO
E avete ancora
Coraggio di fiatar?
DON ALFONSO
Avanti sera
Ci parlerem.
FERRANDO
Quando volete.
DON ALFONSO
Intanto,
Silenzio e ubbidienza
Fino a doman mattina.
GUGLIELMO
Siam soldati, e amiam la disciplina.
DON ALFONSO
Orbene, andate un poco
Ad attendermi entrambi in giardinetto,
Colà vi manderò gli ordini miei.
GUGLIELMO
Ed oggi non si mangia?
FERRANDO
Cosa serve?
A battaglia finita
Fia la cena per noi più saporita.
N. 17 - Aria
FERRANDO
Un'aura amorosa
Del nostro tesoro
Un dolce ristoro
Al cor porgerà;
Un dolce ristoro
Al cor porgerà;
Al cor che, nudrito
Da speme, da amore,
Da speme, da amore,
Di un'esca migliore
Bisogno non ha,
Di un'esca migliore
Bisogno non ha,
Bisogno non ha.
Un'aura amorosa
Del nostro tesoro
Un dolce ristoro
Al cor porgerà;
Un dolce ristoro
Al cor porgerà;
Un dolce ristoro
Al cor porgerà;
Ferrando e Guglielmo partono
SCENA TREDICESIMA
Don Alfonso solo; poi Despina
Recitativo
DON ALFONSO
Oh, la faria da ridere: sì poche
Son le donne costanti, in questo mondo,
E qui ve ne son due! Non sarà nulla…
Entra Despina
Vieni, vieni, fanciulla, e dimmi un poco
Dove sono e che fan le tue padrone.
DESPINA
Le povere buffone
Stanno nel giardinetto
A lagnarsi coll'aria e colle mosche
D'aver perso gli amanti.
DON ALFONSO
E come credi
Che l'affar finirà?
Vogliam sperare
Che faranno giudizio?
DESPINA
Io lo farei;
E dove piangon esse io riderei.
Disperarsi, strozzarsi
Perché parte un amante?
Guardate che pazzia!
Se ne pigliano due, s'uno va via.
DON ALFONSO
Brava, questa è prudenza.
fra sé
Bisogna impuntigliarla.
DESPINA
E legge di natura,
E non prudenza sola. Amor cos'è?
Piacer, comodo, gusto,
Gioia, divertimento,
Passatempo, allegria: non è più amore
Se incomodo diventa,
Se invece di piacer nuoce e tormenta.
DON ALFONSO
Ma intanto quelle pazze…
DESPINA
Quelle pazze
Faranno a modo nostro.
È buon che sappiano
D'essere amate da color.
DON ALFONSO
Lo sanno.
DESPINA
Dunque riameranno.
«Diglielo», si suol dire,
«E lascia fare al diavolo».
DON ALFONSO
Ma come
Far vuoi perché ritornino
Or che partiti sono, e che li sentano
E tentare si lascino
Queste due bestioline?
DESPINA
A me lasciate
La briglia di condur tutta la macchina.
Quando Despina macchina una cosa
Non può mancar d'effetto: ho già menati
Mill'uomini pel naso,
Saprò menar due femmine.
Son ricchi i due monsù mustacchi?
DON ALFONSO
Son ricchissimi.
DESPINA
Dove son?
DON ALFONSO
Sulla strada
Attendendo mi stanno.
DESPINA
Ite e sul fatto
Per la picciola porta
A me riconduceteli; v'aspetto
Nella camera mia.
Purché tutto facciate
Quel ch'io v'ordinerò, pria di domani
I vostri amici canteran vittoria;
Ed essi avranno il gusto, ed io la gloria.
Partono
SCENA QUATTORDICESIMA
Giardinetto gentile; due sofà d 'erba ai lati.
Fiordiligi e Dorabella
N. 18 - Finale
FIORDILIGI E DORABELLA
Ah, che tutta in un momento
Si cangiò la sorte mia,
Ah, che un mar pien di tormento
È la vita ormai per me,
È la vita ormai per me!
Finché meco il caro bene
Mi lasciar le ingrate stelle,
Non sapea cos'eran pene,
Non sapea languir cos'è,
Non sapea cos'eran pene,
Non sapea languir cos'è.
Ah, che tutta in un momento
Si cangiò la sorte mia…
Ah, che un mar pien di tormento
È la vita ormai per me,
È la vita ormai per me!
SCENA QUINDICESIMA
Fiordiligi e Dorabella; Ferrando, Guglielmo e Don Alfonso; poi Despina
FERRANDO E GUGLIELMO
di dentro
Si mora, sì, si mora
Onde appagar le ingrate.
DON ALFONSO
di dentro
C'è una speranza ancora;
Non fate, o Dei, non fate!
FIORDILIGI E DORABELLA
Stelle, che grida orribili!
FERRANDO E GUGLIELMO
come sopra
Lasciatemi!
DON ALFONSO
come sopra
Aspettate!
Ferrando e Guglielmo, portando ciascuno una boccetta, entrano seguiti da Don Alfonso
FERRANDO E GUGLIELMO
L'arsenico mi liberi
Di tanta crudeltà!
Bevono e gittan via il nappo. Nel voltarsi vedono le due donne
FIORDILIGI E DORABELLA
Stelle, un velen fu quello?
DON ALFONSO
Veleno buono e bello,
Che ad essi in pochi istanti
La vita toglierà.
FIORDILIGI E DORABELLA
Il tragico spettacolo
Gelare il cor mi fa!
FERRANDO E GUGLIELMO
Barbare, avvicinatevi;
D'un disperato affetto
Mirate il triste effetto
E abbiate almen pietà.
FIORDILIGI E DORABELLA
Il tragico spettacolo
Gelare il cor mi fa!
TUTTI
Ah, che del sole il raggio
Fosco per me diventa!
Tremo: le fibre e l'anima
Par che mancar si senta,
Né può la lingua o il labbro
Accenti articolar,
Né può la lingua o il labbro
Accenti articolar!
Ferrando e Guglielmo cadono sopra i banchi d'erba
DON ALFONSO
Giacché a morir vicini
Sono quei meschinelli,
Pietade almeno a quelli
Cercate di mostrar.
FIORDILIGI E DORABELLA
Gente, gente accorrete, gente!
Nessuno, oddio, ci sente!
Despina!
DESPINA
di dentro
Chi mi chiama?
FIORDILIGI E DORABELLA
Despina!
DESPINA
entrando in scena
Cosa vedo!
Morti i meschini io credo,
O prossimi a spirar!
DON ALFONSO
Ah, che purtroppo è vero!
Furenti, disperati,
Si sono avvelenati.
Oh, amore singolar!
DESPINA
Abbandonar i miseri
Saria per voi vergogna:
Soccorrerli bisogna.
FIORDILIGI, DORABELLA E DON ALFONSO
Cosa possiam mai far?
DESPINA
Soccorrerli bisogna.
Di vita ancor dan segno;
Colle pietose mani
Fate un po' lor sostegno.
a Don Alfonso
E voi con me correte:
Un medico, un antidoto
Voliamo a ricercar.
Un medico, un antidoto
Voliamo a ricercar,
Voliamo a ricercar.
Despina e Don Alfonso partono
FIORDILIGI E DORABELLA
Dei, che cimento è questo!
Evento più funesto
Non si potea trovar, Non si potea trovar.
No, no, non si potea trovar,
No, no, non si potea trovar.
FERRANDO E GUGLIELMO
fra sé
Più bella commediola
Non si potea trovar!
Non si potea trovar,
Non si potea trovar!
ad alta voce
Ah!
FIORDILIGI E DORABELLA
stando lontano dagli amanti
Sospiran gli infelici.
FIORDILIGI
Che facciamo?
DORABELLA
Tu che dici?
FIORDILIGI
In momenti sì dolenti,
Chi potriali abbandonar?
DORABELLA
si accosta un poco
Che figure interessanti!
FIORDILIGI
si accosta un poco
Possiam farci un poco avanti.
DORABELLA
Ha freddissima la testa.
FIORDILIGI
Fredda fredda è ancora questa.
DORABELLA
Ed il polso?
FIORDILIGI
Io non gliel sento.
DORABELLA
Questo batte lento lento.
FIORDILIGI E DORABELLA
Ah, se tarda ancor l'aita,
Speme più non v'è di vita!
FERRANDO E GUGLIELMO
fra sé
Più domestiche e trattabili
Sono entrambe diventate;
Sta' a veder che lor pietade
Va in amore a terminar.
FERRANDO
A terminar, a terminar, a terminar.
GUGLIELMO
A terminar, a terminar, a terminar.
FIORDILIGI E DORABELLA
Poverini! Poverini! La lor morte
Mi farebbe lagrimar.
SCENA SEDICESIMA
Fiordiligi, Dorabella, Ferrando, Guglielmo; Despina travestita da medico e Don Alfonso
DON ALFONSO
Eccovi il medico,
Signore belle!
FERRANDO E GUGLIELMO
fra sé
Despina in maschera:
Che trista pelle!
DESPINA
Salvete, amabiles
Buonae puellae!
FIORDILIGI E DORABELLA
Parla un linguaggio
Che non sappiamo.
DESPINA
Come comandano
Dunque parliamo:
So il greco e l'arabo,
So il turco e il vandalo;
Lo svevo e il tartaro
So ancor parlar.
DON ALFONSO
Tanti linguaggi
Per sé conservi, per sé conservi.
Quei miserabili
Per ora osservi;
Preso hanno il tossico,
Che si può far?
FIORDILIGI E DORABELLA
Signor dottore,
Che si può far?
DESPINA
tocca il polso e la fronte all'uno e indi all'altro
Saper bisognami
Pria la cagione,
E quinci l'indole
Della pozione:
Se calda o frigida,
Se poca o molta,
Se in una volta
Bebberla o in più.
FIORDILIGI, DORABELLA E DON ALFONSO
Preso han l'arsenico,
Signor dottore;
Qui dentro il bebbero.
La causa è amore,
Ed in un sorso
Se 'l mandar giù.
DESPINA
Non vi affannate,
Non vi turbate,
Non vi turbate,
Non vi affannate,
Non vi affannate,
Non vi turbate:
Ecco una prova
Di mia virtù.
FIORDILIGI E DORABELLA
Egli ha di un ferro
La man fornita.
DESPINA
tocca con un pezzo di calamita la testa ai finti infermi e striscia dolcemente
i loro corpi per lungo
Questo è quel pezzo
Di calamita,
Pietra mesmerica,
Ch'ebbe l'origine
Nell'Alemagna,
Che poi sì celebre
Là in Francia fu.
FIORDILIGI, DORABELLA E DON ALFONSO
Come si muovono,
Torcono, scuotono,
In terra il cranio
Presto percuotono.
DESPINA
Ah, lor la fronte
Tenete su.
FIORDILIGI E DORABELLA
Eccoci pronte, eccoci pronte!
metton la mano sulla fronte dei due amanti
DESPINA
Tenete forte, tenete forte!
Forte, forte, corraggio; or liberi
Siete da morte.
FIORDILIGI E DORABELLA E DON ALFONSO
Attorno guardano,
Forze riprendono.
Ah, questo medico
Vale un Perù!
FERRANDO E GUGLIELMO
sorgendo in piedi
Dove son? che loco è questo?
Chi è colui? Color chi sono?
Son di Giove innanzi al trono?
Ferrando a Fiordaligi, e Guglielmo a Dorabella
Sei tu Palla o Citerea?
No, tu sei l'alma mia Dea!
Ti ravviso al dolce viso
E alla man ch'or ben conosco
E che sola è il mio tesor.
abbracciano le amanti teneramente e bacian loro la mano
DESPINA E DON ALFONSO
Sono effetti ancor del tosco:
Non abbiate alcun timor.
FIORDILIGI E DORABELLA
Sarà ver, ma tante smorfie
Fanno torto al nostro onor.
FERRANDO E GUGLIELMO
fra sé
Dalla voglia ch'ho di ridere
Il polmon mi scoppia or or.
Ferrando a Fiordiligi, e Guglielmo a Dorabella
Per pietà. bell'idol mio…
FIORDILIGI E DORABELLA
Più resister non poss'io.
Sarà ver, ma tante smorfie
Fanno torto al nostro onor.
Al nostro onor, al nostro onor.
FERRANDO E GUGLIELMO
come sopra
…Volgi a me le luci liete!
Dalla voglia ch'ho di ridere
Il polmon mi scoppia oror.
Dalla voglia ch'ho di ridere
Il polmon mi scoppia or or.
DESPINA E DON ALFONSO
Sono effetti ancor del tosco:
Non abbiate alcun timor.
In poch'ore, lo vedrete,
Per virtù del magnetismo
Finirà quel parossismo,
Torneranno al primo umor.
FERRANDO E GUGLIELMO
come sopra
Dammi un bacio, o mio tesoro;
Un sol bacio, o qui mi moro.
FIORDILIGI E DORABELLA
Stelle, un bacio?
DESPINA
Secondate
Per effetto di bontate.
FIORDILIGI E DORABELLA
Ah, che troppo si richiede
Da una fida onesta amante!
Oltraggiata è la mia fede,
Oltraggiato è questo cor,
Oltraggiato è questo cor!
DESPINA, FERRANDO, GUGLIELMO E DON ALFONSO
fra sé
Un quadretto più giocondo
Non si vide in tutto il mondo;
Quel che più mi fa da ridere
È quell'ira e quel furor.
FIORDILIGI E DORABELLA
Disperati, attossicati,
Ite al diavol quanti siete;
Tardi inver vi pentirete
Se più cresce, se più cresce il mio furor!
Disperati, attossicati,
Ite al diavol quanti siete;
Tardi inver vi pentirete
Se più cresce il mio furor, il mio furor!
Disperati, attossicati,
Ite al diavol quanti siete;
Tardi inver vi pentirete
Se più cresce il mio furor!
Stelle, un baccio?
Ah, che troppo si richiede
Da una fida onesta amante!
Oltraggiata è la mia fede,
Oltraggiato è questo cor,
Oltraggiato è questo cor.
Disperati, attossicati,
Ite al diavol quanti siete;
Ite al diavol quanti siete;
Disperati, attossicati,
Tardi inver vi pentirete
Se più cresce il mio furor!
Disperati, attossicati,
Ite al diavol quanti siete;
Tardi inver vi pentirete
Se più cresce, se più cresce il mio furor!
Disperati, attossicati,
Ite al diavol quanti siete;
Tardi inver vi pentirete
Se più cresce il mio furor, il mio furor!
FIORDILIGI
Se più cresce il mio furor!
Se più cresce, se più cresce il mio furor!
Se più cresce il mio furor!
Se più cresce, se più cresce il mio furor!
DORABELLA
Tardi inver vi pentirete
Se più cresce, se più cresce il mio furor!
Se più cresce il mio furor!
Se più cresce il mio furor!
Tardi inver vi pentirete
Se più cresce, se più cresce il mio furor!
Se più cresce il mio furor!
Se più cresce il mio furor!
FIORDILIGI E DORABELLA
Tardi inver vi pentirete
Se più cresce il mio furor, il mio furor!
Se più cresce il mio furor!
Il mio furor, il mio furor, il mio furor, il mio furor!
DESPINA, E DON ALFONSO
fra sé
Un quadretto più giocondo
Non si vide in tutto il mondo.
Quel che più mi fa da ridere,
Fa da ridere, fa da ridere
È quell'ira e quel furor, e quel furor.
Secondate
Per effetto di bontate.
DESPINA
Secondate, secondate, secondate,
Per effetto di bontate.
DON ALFONSO
Secondate, secondate,
Per effetto di bontate.
DESPINA E DON ALFONSO
Un quadretto più giocondo
Non si vide in tutto il mondo.
Quel che più mi fa da ridere,
È quell'ira e quel furor.
Un quadretto più giocondo
Non si vide in tutto il mondo.
Quel che più mi fa da ridere,
Da ridere, da ridere,
È quell'ira e quel furor, e quel furor.
DESPINA
Ch'io ben so che tanto foco
Cangerassi in quel d'amor,
Cangerassi in quel d'amor,
Si cangera, si cangera, in quel d'amor,
Ch'io ben so che tanto foco
Cangerassi in quel d'amor,
Cangerassi in quel d'amor,
Si cangera, si cangera, in quel d'amor,
DON ALFONSO
Ch'io ben so che tanto foco
Cangerassi in quel d'amor,
Cangerassi in quel d'amor,
Ch'io ben so che tanto foco
Cangerassi in quel d'amor,
Ch'io ben so che tanto foco
Cangerassi in quel d'amor,
Cangerassi in quel d'amor,
Ch'io ben so che tanto foco
Cangerassi in quel d'amor,
DESPINA E DON ALFONSO
Ch'io ben so che tanto foco
Cangerassi in quel d'amor, in quel d'amor,
Ch'io ben so che tanto foco
Cangerassi in quel d'amor, in quel d'amor,
In quel d'amor, in quel d'amor.
FERRANDO E GUGLIELMO
fra sé
Un quadretto più giocondo
Non si vide in tutto il mondo.
Ma non so se finta o vera, se finta o vera
Sia quell'ira e quel furor, e quel furor.
Dammi un bacio, o mio tesoro;
Un sol bacio, o qui mi moro.
Dalla voglia ch'ho di ridere
Il polmon mi scoppia or or, mi scoppia or or.
Un quadretto più giocondo
Non si vide in tutto il mondo;
Ma non so se finta o vera,
Sia quell'ira e quel furor.
Un quadretto più giocondo
Non si vide in tutto il mondo;
Quel che più mi fa da ridere,
Da ridere, da ridere,
È quell'ira e quel furor, e quel furor.
FERRANDO
Né vorrei che tanto foco
Terminasse in quel d'amor.
Né vorrei che tanto foco
Terminasse in quel d'amor.
Né vorrei che tanto foco
Terminasse in quel d'amor.
Né vorrei che tanto foco
Terminasse in quel d'amor.
Né vorrei che tanto foco
Terminasse in quel d'amor、in quel d'amor.
GUGLIELMO
Né vorrei che tanto foco
Terminasse in quel d'amor,
Terminasse in quel d'amor.
Né vorrei che tanto foco
Terminasse in quel d'amor,
Né vorrei che tanto foco
Terminasse in quel d'amor,
Terminasse in quel d'amor,
Né vorrei che tanto foco
Terminasse in quel d'amor,
Né vorrei che tanto foco
Terminasse in quel d'amor、in quel d'amor.
FERRANDO E GUGLIELMO
Né vorrei che tanto foco
Terminasse in quel d'amor,
In quel d'amor, in quel d'amor, in quel d'amor.