SCENA DECIMA
Camera con diverse porte, specchio e tavolini.
Dorabella e Despina; poi Fiordiligi.
Recitativo
DESPINA
Ora vedo che siete
Una donna di garbo.
DORABELLA
Invan, Despina,
Di resister tentai: quel demonletto
Ha un artifizio, un'eloquenza, un tratto
Che ti fa cader giù se sei di sasso.
DESPINA
Corpo di Satanasso!
Questo vuol dir saper! Tanto di raro
Noi povere ragazze
Abbiamo un po' di bene,
Che bisogna pigliarlo allor ch'ei viene.
entra Fiordiligi
Ma ecco la sorella.
Che ceffo!
FIORDILIGI
Sciagurate!
Ecco per colpa vostra
In che stato mi trovo!
DESPINA
Cosa è nato,
Cara madamigella?
DORABELLA
Hai qualche mal, sorella?
FIORDILIGI
Ho il diavolo che porti
Me, te, lei, Don Alfonso, i forestieri
E quanti pazzi ha il mondo.
DORABELLA
Hai perduto il giudizio?
FIORDILIGI
Peggio, peggio...
Inorridisci: io amo, e l'amor mio
Non è sol per Guglielmo.
DESPINA
Meglio, meglio!
DORABELLA
E che forse anche tu se' innamorata
Del galante biondino?
FIORDILIGI
sospirando
Ah, purtroppo per noi.
DESPINA
Mo' brava!
DORABELLA
Tieni
Settantamila baci:
Tu il biondino, io il brunetto,
Eccoci entrambe spose!
FIORDILIGI
Cosa dici?
Non pensi agli infelici
Che stamane partir? Ai loro pianti,
Alla lor fedeltà tu più non pensi?
Così barbari sensi
Dove, dove apprendesti?
Sì diversa da te come ti festi?
DORABELLA
Odimi: sei tu certa
Che non muoiano in guerra
I nostri vecchi amanti? E allora entrambe
Resterem colle man piene di mosche.
Tra un ben certo e un incerto
C'è sempre gran divario!
FIORDILIGI
E se poi torneranno?
DORABELLA
Se torneran, lor danno!
Noi saremo allor mogli, noi saremo
Lontane mille miglia.
FIORDILIGI
Ma non so come mai
Si può cangiar in un sol giorno un core.
DORABELLA
Che domanda ridicola! Siam donne!
E poi, tu com'hai fatto?
FIORDILIGI
Io saprò vincermi.
DESPINA
Voi non saprete nulla.
FIORDILIGI
Farò che tu lo veda.
DORABELLA
Credi, sorella, è meglio che tu ceda.
N. 28 - Aria
DORABELLA
È amore un ladroncello,
Un serpentello è amor;
Ei toglie e dà la pace,
Come gli piace, ai cor.
Per gli occhi al seno appena
Un varco aprir si fa,
Che l'anima incatena
E toglie libertà.
Porta dolcezza e gusto
Se tu lo lasci far,
Ma t'empie di disgusto
Se tenti di pugnar.
Se nel tuo petto ei siede,
S'egli ti becca qui,
Fa' tutto quel ch'ei chiede,
Che anch'io farò così
Dorabella e Despina partono
SCENA UNDICESIMA
Fiordiligi sola; poi Ferrando, Guglielmo e Don Alfonso in altra camera; indi Despina
Recitativo
FIORDILIGI
Come tutto congiura
A sedurre il mio cor! Ma no... si mora
E non si ceda... errai quando alla suora
Io mi scopersi, ed alla serva mia.
Esse a lui diran tutto, ed ei più audace,
Fia di tutto capace... agli occhi miei
Mai più non comparisca... a tutti i servi
Minaccerò il congedo.
Ferrando, Guglielmo e Don Alfonso entrano in un'altra camera che si vede per la porta della prima
Se lo lascian passar...
veder nol voglio,
Quel seduttor.
GUGLIELMO
agli amici
Bravissima!
La mia casta Artemisia! La sentite?
FIORDILIGI
Ma potria Dorabella,
Senza saputa mia... Piano... un pensiero
Per la mente mi passa: in casa mia
Restar molte uniformi
Di Guglielmo e di Ferrando... ardir!...
Despina! Despina!
DESPINA
entrando
Cosa c'è?
FIORDILIGI
Tieni un po' questa chiave, e senza replica,
Senza replica alcuna,
Prendi nel guardaroba e qui mi porta
Due spade, due cappelli e due vestiti
De' nostri sposi.
DESPINA
E che volete fare?
FIORDILIGI
Vanne, non replicare.
DESPINA
fra sé
Comanda in abrégé donna Arroganza!
parte
FIORDILIGI
Non c'è altro, ho speranza
Che Dorabella stessa
Seguirà il bell'esempio. Al campo, al campo:
Altra strada non resta
Per serbarci innocenti.
DON ALFONSO
fra sé
Ho capito abbastanza.
a Despina, che ritorna
Vanne pur, non temer.
DESPINA
a Fiordiligi
Eccomi.
FIORDILIGI
Vanne.
Sei cavalli di posta
Voli un servo a ordinar... di' a Dorabella
Che parlar le vorrei...
DESPINA
Sarà servita.
fra sé
Questa donna mi par di senno uscita.
parte
SCENA DODICESIMA
Fiordiligi, poi Ferrando; Guglielmo e Don Alfonso nell'altra camera.
Recitativo
FIORDILIGI
L'abito di Ferrando
Sarà buono per me; può Dorabella
Prender quel di Guglielmo. In questi arnesi
Raggiungerem gli sposi nostri, al loro
Fianco pugnar potremo
E morir se fa d'uopo. Ite in malora,
si cava quello che tiene in testa
Ornamenti fatali!... Io vi detesto.
GUGLIELMO
agli amici
Si può dar un amor simile a questo?
FIORDILIGI
Di tornar non sperate alla mia fronte
Pria ch'io qui torni col mio ben; in vostro
Loco porrò questo cappello... oh, come
Ei mi trasforma le sembianze e il viso!
Come appena io medesma or mi ravviso!
N. 29 - Duetto
FIORDILIGI
Fra gli amplessi in pochi istanti
Giungerò del fido sposo,
Sconosciuta a lui davanti
In quest'abito verrò.
Oh, che gioia il suo bel core
Proverà nel ravvisarmi!
FERRANDO
a Fiordiligi, entrando
Ed intanto di dolore
Meschinello io mi morrò.
FIORDILIGI
Cosa veggio! Son tradita.
Deh, partite!
FERRANDO
Ah no, mia vita!
prende la spada dal tavolino, la sfodera, ecc.
Con quel ferro di tua mano
Questo cor tu ferirai,
E se forza oddio non hai
Io la man ti reggerò.
s'inginocchia
FIORDILIGI
Taci, ahimè! Son abbastanza
Tormentata ed infelice!
FIORDILIGI E FERRANDO
Ah, che omai la mia/sua costanza
A quei sguardi, a quel che dice,
Incomincia a vacillar!
FIORDILIGI
Sorgi, sorgi...
FERRANDO
Invan lo credi.
FIORDILIGI
Per pietà, da me che chiedi?
FERRANDO
Il tuo cor, o la mia morte.
FIORDILIGI
Ah, non son, non son più forte...
FERRANDO
Cedi, cara!
le prende la mano e gliela bacia
FIORDILIGI
Dei, consiglio!
FERRANDO
Volgi a me pietoso il ciglio:
In me sol trovar tu puoi
Sposo, amante, e più se vuoi.
tenerissimamente
Idol mio, più non tardar.
FIORDILIGI
tremando
Giusto ciel!... Crudel... hai vinto,
Fa' di me quel che ti par.
Don Alfonso trattiene Guglielmo che vorrebbe entrare
FERRANDO E FIORDILIGI
Abbracciamci, o caro bene,
E un conforto a tante pene
Sia languir di dolce affetto,
Di diletto sospirar!
partono
SCENA TREDICESIMA
Guglielmo e Don Alfonso; poi Ferrando
Recitativo
GUGLIELMO
Oh poveretto me! cosa ho veduto,
Cosa ho sentito mai!
DON ALFONSO
Per carità, silenzio!
GUGLIELMO
Mi pelerei la barba,
Mi graffierei la pelle,
E darei colle corna entro le stelle!
Fu quella Fiordiligi! la Penelope,
L'Artemisia del secolo! Briccona!
Assassina... furfante... ladra... cagna...
DON ALFONSO
lieto, fra sé
Lasciamolo sfogar.
FERRANDO
entrando
Ebben!
GUGLIELMO
Dov'è?
FERRANDO
Chi? La tua Fiordiligi?
GUGLIELMO
La mia Fior... fior di diavolo, che strozzi
Lei prima e dopo me!
FERRANDO
ironicamente
Tu vedi bene:
V'han delle differenze in ogni cosa...
Un poco di più merto...
GUGLIELMO
Ah, cessa amico,
Cessa di tormentarmi
Ed una via piuttosto
Studiam di castigarle
Sonoramente.
DON ALFONSO
Io so qual è: sposarle.
GUGLIELMO
Vorrei sposar piuttosto
La barca di Caronte!
FERRANDO
La grotta di Vulcano.
GUGLIELMO
La porta dell'inferno.
DON ALFONSO
Dunque, restate celibi in eterno.
FERRANDO
Mancheran forse donne
Ad uomin come noi?
DON ALFONSO
Non c'è abbondanza d'altro.
Ma l'altre che faran, se ciò fer queste?
In fondo, voi le amate
Queste vostre cornacchie spennacchiate.
GUGLIELMO
Ah pur troppo!
FERRANDO
Pur troppo!
DON ALFONSO
Ebben pigliatele
Com'elle son. Natura non potea
Fare l'eccezione, il privilegio
Di creare due donne d'altra pasta
Per i vostri bei musi; in ogni cosa
Ci vuol filosofia. Venite meco;
Di combinar la cosa
Studierem la maniera.
Vo' che ancor questa sera
Doppie nozze si facciano. Frattanto
Un'ottava ascoltate:
Felicissimi voi, se la imparate.
N. 30 - Andante
DON ALFONSO
Tutti accusan le donne, ed io le scuso
Se mille volte al dì cangiano amore;
Altri un vizio lo chiama ed altri un uso,
Ed a me par necessità del core.
L'amante che si trova alfin deluso
Non condanni l'altrui, ma il proprio errore;
Già che giovani, vecchie, e belle e brutte,
Ripetetel con me: «Così fan tutte!»
FERRANDO, GUGLIELMO E DON ALFONSO
Così fan tutte!
SCENA QUATTORDICESIMA
Ferrando, Guglielmo, Don Alfonso e Despina
Recitativo
DESPINA
entrando
Vittoria, padroncini!
A sposarvi disposte
Son le care madame; a nome vostro
Loro io promisi che in tre giorni circa
Partiranno con voi. L'ordin mi diero
Di trovar un notaio
Che stipuli il contratto; alla lor camera
Attendendo vi stanno.
Siete così contenti?
FERRANDO, GUGLIELMO E DON ALFONSO
Contentissimi.
DESPINA
Non è mai senza effetto
Quand'entra la Despina in un progetto.
partono
SCENA QUINDICESIMA
Sala ricchissima illuminata. Orchestra in fondo. Tavola per quattro persone con doppieri d'argento ecc.
Despina, servitori, servette e suonatori; poi Don Alfonso.
N. 31 - Finale
DESPINA
Fate presto, o cari amici,
Alle faci il fuoco date
E la mensa preparate
Con ricchezza e nobiltà.
Delle nostre padroncine
Gli imenei son già disposti.
ai suonatori
E voi gite ai vostri posti,
Finché i sposi vengon qua.
CORO DI SERVI E SUONATORI
Facciam presto, o cari amici,
Alle faci il fuoco diamo
E la mensa prepariamo
Con ricchezza e nobiltà.
DON ALFONSO
entrando
Bravi, bravi! Ottimamente!
Che abbondanza! che eleganza!
Una mancia conveniente
L'un e l'altro a voi darà.
mentre Don Alfonso canta, i suonatori accordano
Le due coppie omai si avanzano,
Fate plauso al loro arrivo,
Lieto canto e suon giulivo
Empia il ciel d'ilarità.
DESPINA E DON ALFONSO
sottovoce, partendo per diverse porte
No, più bella commediola
Non s'è vista, o si vedrà!
SCENA SEDICESIMA
Fiordiligi, Dorabella, Ferrando, Guglielmo, servi e suonatori.
CORO
Benedetti i doppi coniugi
E le amabili sposine!
Splenda lor il ciel benefico
Ed a guisa di galline
Sien di figli ognor prolifiche,
Che le agguaglino in beltà.
FIORDILIGI, DORABELLA, FERRANDO E GUGLIELMO
Come par che qui prometta
Tutto gioia e tutto amore!
Della cara Despinetta
Certo il merito sarà.
Raddoppiate il lieto suono,
Replicate il dolce canto,
E noi qui seggiamo intanto
In maggior giovialità.
Gli sposi si mettono alla tavola
CORO
Benedetti i doppi coniugi
E le amabili sposine!
Splenda lor il ciel benefico
Ed a guisa di galline
Sien di figli ognor prolifiche,
Che le agguaglino in beltà.
il coro parte: restano quattro servitori per servire gli sposi
FERRANDO E GUGLIELMO
Tutto, tutto, o vita mia,
Al mio fuoco or ben risponde.
FIORDILIGI E DORABELLA
Pel mio sangue l'allegria
Cresce, cresce e si diffonde.
FERRANDO E GUGLIELMO
Sei pur bella!
FIORDILIGI E DORABELLA
Sei pur vago!
FERRANDO E GUGLIELMO
Che bei rai!
FIORDILIGI E DORABELLA
Che bella bocca!
FERRANDO E GUGLIELMO
Tocca e bevi!
toccano i bicchieri
FIORDILIGI E DORABELLA
Bevi e tocca!
FIORDILIGI, DORABELLA E FERRANDO
E nel tuo, nel mio bicchiero
Si sommerga ogni pensiero.
E non resti più memoria
Del passato ai nostri cor.
le donne bevono
GUGLIELMO
fra sé
Ah, bevessero del tossico,
Queste volpi senza onor!
SCENA DICIASETTESIMA
Fiordiligi, Dorabella, Ferrando, Guglielmo e Don Alfonso; poi Despina in veste di notaio.
DON ALFONSO
entrando
Miei signori, tutto è fatto.
Col contratto nuziale
Il notaio è sulle scale
E ipso facto qui verrà.
FIORDILIGI, DORABELLA, FERRANDO E GUGLIELMO
Bravo, bravo! Passi subito.
DON ALFONSO
Vo a chiamarlo: eccolo qua.
DESPINA
entrando, con voce nasale
Augurandovi ogni bene
Il notaio Beccavivi
Coll'usata a voi sen viene
Notarile dignità.
E il contratto stipulato
Colle regole ordinarie
Nelle forme giudiziarie,
Pria tossendo, poi sedendo,
Clara voce leggerà.
FIORDILIGI, DORABELLA, FERRANDO E GUGLIELMO
Bravo, bravo in verità!
DESPINA
Per contratto da me fatto,
Si congiunge in matrimonio
Fiordiligi con Sempronio,
E con Tizio Dorabella
Sua legittima sorella,
Quelle, dame ferraresi,
Questi, nobili albanesi.
E, per dote e contradote...
FIORDILIGI, DORABELLA, FERRANDO E GUGLIELMO
Cose note, cose note,
Vi crediamo, ci fidiamo:
Soscriviam, date pur qua.
DESPINA E DON ALFONSO
Bravi, bravi in verità!
la carta resta in mano di Don Alfonso. Si sente un gran suono di tamburo e canto lontano
CORO
di dentro
Bella vita militar!
Ogni dì si cangia loco,
Oggi molto e doman poco,
Ora in terra ed or sul mar.
FIORDILIGI, DORABELLA, DESPINA, FERRANDO E GUGLIELMO
Che rumor! che canto è questo!
DON ALFONSO
State cheti; io vo a guardar.
va alla finestra
Misericordia!
Numi del cielo!
Che caso orribile!
Io tremo, io gelo!
Gli sposi vostri...
FIORDILIGI E DORABELLA
Lo sposo mio...
DON ALFONSO
In questo istante
Tornaro, oddio!
Ed alla riva
Sbarcano già!
FIORDILIGI, DORABELLA, FERRANDO E GUGLIELMO
Cosa mai sento!
Barbare stelle!
In tal momento
Che si farà?
I servi portano via la tavola, e i suonatori partono in fretta
FIORDILIGI E DORABELLA
agli amanti
Presto partite!
FERRANDO, GUGLIELMO, DESPINA E DON ALFONSO
Ma se ci/li veggono?
FIORDILIGI E DORABELLA
Presto fuggite!
FERRANDO, GUGLIELMO, DESPINA E DON ALFONSO
Ma se ci/li incontrano?
Don Alfonso conduce Despina in una camera
FIORDILIGI E DORABELLA
Là, là, celatevi,
Per carità!
conducono gli amanti in un'altra camera. Essi ne escono non veduti e partono
Numi, soccorso!
DON ALFONSO
Rasserenatevi...
FIORDILIGI E DORABELLA
Numi, consiglio!
DON ALFONSO
Ritranquillatevi...
FIORDILIGI E DORABELLA
quasi frenetiche
Chi dal periglio
Ci salverà?
DON ALFONSO
In me fidatevi,
Ben tutto andrà.
FIORDILIGI E DORABELLA
Mille barbari pensieri
Tormentando il cor mi vanno.
Se discoprono l'inganno,
Ah di noi che mai sarà?
SCENA ULTIMA
Fiordiligi e Dorabella; Ferrando e Guglielmo con mantelli e cappelli militari; Despina in camera; Don Alfonso.
FERRANDO E GUGLIELMO
Sani e salvi, agli amplessi amorosi
Delle nostre fidissime amanti
Ritorniamo, di gioia esultanti,
Per dar premio alla lor fedeltà.
DON ALFONSO
Giusti numi, Guglielmo! Ferrando!
Oh, che giubilo, qui, come, e quando?
FERRANDO E GUGLIELMO
Richiamati da regio contrordine,
Pieno il cor di contento e di giolito,
Ritorniamo alle spose adorabili,
Ritorniamo alla vostra amistà.
GUGLIELMO
a Fiordiligi
Ma cos'è quel pallor, quel silenzio?
FERRANDO
a Dorabella
L'idol mio perché mesto si sta?
DON ALFONSO
Dal diletto confuse ed attonite
Mute mute si restano là.
FIORDILIGI E DORABELLA
fra sé
Ah, che al labbro le voci mi mancano,
Se non moro un prodigio sarà.
i servi portano un baule
GUGLIELMO
Permettete che sia posto
Quel baul in quella stanza.
esce dalla porta per la quale è uscita Despina, e rientra immediatamente
Dei, che veggio! Un uom nascosto?
Un notaio? Qui che fa?
DESPINA
rientrando, ma senza cappello
No, signor, non è un notaio;
È Despina mascherata
Che dal ballo or è tornata
E a spogliarsi or venne qua.
FERRANDO E GUGLIELMO
fra sé
Una furba uguale a questa
Dove mai si troverà?
DESPINA
Una furba che m'agguagli
Dove mai si troverà?
Don Alfonso lascia cadere accortamente il contratto sottoscritto dalle donne
FIORDILIGI E DORABELLA
La Despina? La Despina?
Non capisco come va.
DON ALFONSO
sottovoce agli amanti
Già cader lasciai le carte,
Raccoglietele con arte.
FERRANDO
raccogliendo il contratto
Ma che carte sono queste?
GUGLIELMO
Un contratto nuziale?
FERRANDO E GUGLIELMO
alle ragazze
Giusto ciel! Voi qui scriveste;
Contradirci omai non vale:
Tradimento, tradimento!
Ah si faccia il scoprimento
E a torrenti, a fiumi, a mari
Indi il sangue scorrerà!
vanno per entrare nell'altra camera; le donne li arrestano
FIORDILIGI E DORABELLA
Ah, signor, son rea di morte
E la morte io sol vi chiedo.
Il mio fallo tardi vedo:
Con quel ferro un sen ferite
Che non merita pietà!
FERRANDO E GUGLIELMO
Cosa fu?
FIORDILIGI E DORABELLA
additando Don Alfonso e Despina
Per noi favelli
Il crudel, la seduttrice!
DON ALFONSO
Troppo vero è quel che dice,
E la prova è chiusa lì.
Accenna la camera dov'erano entrati prima gli amanti
FIORDILIGI E DORABELLA
fra sé
Dal timor io gelo, io palpito;
Perché mai li discoprì!
Ferrando e Guglielmo entrano un momento in camera, poi sortono senza cappello, senza mantelli e senza mustacchi, ma coll'abito finto ecc. e burlano in modo ridicolo le amanti e Despina
FERRANDO
a Fiordiligi
A voi s'inchina,
Bella damina,
Il cavaliere
Dell'Albania!
GUGLIELMO
a Dorabella
Il ritrattino
Pel coricino
Ecco io le rendo,
Signora mia.
FERRANDO E GUGLIELMO
a Despina
Ed al magnetico
Signor dottore
Rendo l'onore
Che meritò!
FIORDILIGI, DORABELLA E DESPINA
Stelle, che veggo!
FERRANDO, GUGLIELMO E DON ALFONSO
Son stupefatte!
FIORDILIGI, DORABELLA E DESPINA
Al duol non reggo!
FERRANDO, GUGLIELMO E DON ALFONSO
Son mezze matte.
FIORDILIGI E DORABELLA
accennando Don Alfonso
Ecco là il barbaro
Che c'ingannò.
DON ALFONSO
V'ingannai, ma fu l'inganno
Disinganno ai vostri amanti,
Che più saggi omai saranno,
Che faran quel ch'io vorrò.
li unisce e li fa abbracciare
Qua le destre, siete sposi.
Abbracciatevi e tacete.
Tutti quattro ora ridete,
Ch'io già risi e riderò.
FIORDILIGI E DORABELLA
Idol mio, se questo è vero,
Colla fede e coll'amore
Compensar saprò il tuo core,
Adorarti ognor saprò.
FERRANDO E GUGLIELMO
Te lo credo, gioia bella,
Ma la prova io far non vo'.
DESPINA
Io non so se veglio o sogno,
Mi confondo, mi vergogno.
Manco mal, se a me l'han fatta,
Che a molt'altri anch'io la fo.
TUTTI
Fortunato l'uom che prende
Ogni cosa pel buon verso,
E tra i casi e le vicende
Da ragion guidar si fa.
Quel che suole altrui far piangere
Fia per lui cagion di riso,
E del mondo in mezzo ai turbini
Bella calma proverà.
(libretto: L. da Ponte)