ATTO TERZO
Sala ricca con due troni e preparata a festa nuziale
SCENA I
Il Conte solo
Recitativo
IL CONTE
Che imbarazzo è mai questo!
Un foglio anonimo,
La cameriera in gabinetto chiusa,
La padrona confusa, un uom che salta
Dal balcone in giardino, un altro appresso,
Che dice esser quel desso,
Non sò cosa pensar. Potrebbe forse
Qualcun de' miei vassalli…a simil razza
È comune l'ardir, ma la contessa?
Ah, che un dubbio l'offende,
Ella rispetta troppo se stessa,
E l'onor mio… l'onore…
Dove, diamin, l'ha posto umano errore!
SCENA II
Il suddetto, la Contessa e Susanna; s'arrestano in fondo alla scena, non vedute dal Conte
LA CONTESSA
a Susanna
Via, fatti cor, digli
Che ti attenda in giardino.
IL CONTE
Saprò, se Cherubino
Era giunto a Siviglia, a tale oggetto
Ho mandato Basilio.
SUSANNA
alla Contessa
Oh cielo, e Figaro?
LA CONTESSA
A lui non dei dir nulla, in vece tua
Voglio andarci io medesma.
IL CONTE
Avanti sera
Dovrebbe ritornar.
LA CONTESSA
Pensa, ch'è in tua mano il mio riposo.
si nasconde
IL CONTE
E Susanna? Chi sà, ch'ella tradito
Abbia il segreto mio, oh, se ha parlato,
Gli fo sposar la vecchia.
SUSANNA
(Marcellina!) Signor!
IL CONTE
Cosa bramate?
SUSANNA
Mi par, che siete in collera!
IL CONTE
Volete qualche cosa?
SUSANNA
Signor, la vostra sposa
Ha i soliti vapori,
E vi chiede il fiaschetto degli odori.
IL CONTE
Prendete.
SUSANNA
Or vel riporto.
IL CONTE
Eh no; potete
Ritenerlo per voi.
SUSANNA
Per me?
Questi non son mali
Da donne triviali.
IL CONTE
Un'amante, che perde il caro sposo
Sul punto d'ottenerlo.
SUSANNA
Pagando Marcellina
Colla dote, che voi mi prometteste.
IL CONTE
Ch'io vi promisi, quando?
SUSANNA
Credea d'averlo inteso.
IL CONTE
Sì, se voluto aveste
Intendermie voi stessa!
SUSANNA
È mio dovere,
E quel di Sua Eccellenza è il mio volere.
No. 16 - Duettino
IL CONTE
Crudel, perchè finora
Farmi languir così,
Perchè, crudel,
Farmi languir così?
SUSANNA
Signor, la donna ognora
Tempo ha dir di sì.
IL CONTE
Dunque in giardin verrai?
SUSANNA
Se piace a voi, verrò.
IL CONTE
E non mi mancherai?
SUSANNA
No, non vi mancherò.
IL CONTE
Verrai, non mancherai, non mancherai?
SUSANNA
Si! No! Non mancherò, no, non vi mancherò.
IL CONTE
Mi sento dal contento
Pieno di gioia il cor.
SUSANNA
Scusatemi se mento,
Voi che intendete amor,
Scusatemi,
Voi che intendete amor.
IL CONTE
Dunque, in giardin verrai?
SUSANNA
Se piace a voi, verrò.
IL CONTE
E non mi mancherai?
SUSANNA
No, non vi mancherò.
IL CONTE
Verrai, non mancherai, dunque verrai?
SUSANNA
Si!
No!
No!
Si, se piace a voi, verrò.
IL CONTE
Non mancherai, dunque verrai, non mancherai?
Si!
SUSANNA
No?
Si!
Si!
No, non vi mancherò.
IL CONTE
Mi sento dal contento
Pieno di gioia il cor,
Mi sento dal contento
Pieno di gioia il cor,
Pieno di gioia il cor.
SUSANNA
Scusatemi se mento,
Voi che intendete amor,
Scusatemi se mento, scusatemi,
Voi che intendete amor,
Voi che intendete amor.
Recitativo
IL CONTE
E perchè fosti meco
Stamattina sì austera?
SUSANNA
Col paggio ch'ivi c'era.
IL CONTE
Ed a Basilio,
Che per me ti parlò?
SUSANNA
Ma qual bisogno
Abbiam noi che un Basilio…
IL CONTE
È vero, è vero,
E mi prometti poi…
Se tu manchi, oh cor mio… ma la Contessa
Attenderà il fiaschetto.
SUSANNA
Eh, fu un pretesto,
Parlato io non avrei senza di questo.
IL CONTE
le prende la mano
Carissima!
SUSANNA
si ritira
Vien gente.
IL CONTE
È mia senz'altro.
SUSANNA
Forbitevi la bocca, o signor scaltro.
SCENA III
Figaro, Susanna ed il Conte
FIGARO
Ehi, Susanna, ove vai?
SUSANNA
Taci; senza avvocato
Hai già vinta la causa.
parte
FIGARO
Cos'è nato?
la segue
SCENA IV
Il Conte solo
No. 17 - Recitativo ed Aria
IL CONTE
Hai già vinta la causa! Cosa sento!
In qual laccio cadea? Perfidi, io voglio, io voglio
Di tal modo punirvi, a piacer mio
La sentenza sarà. Ma s'ei pagasse
La vecchia pretendente?
Pagarla! In qual maniera! E poi v'è Antonio,
Che a un incognito Figaro ricusa
Di dare una nipote in matrimonio.
Coltivando l'orgoglio
Di questo mentecatto.
Tutto giova a un raggiro, il colpo è fatto.
Vedrò, mentre io sospiro,
Felice un servo mio!
E un ben che invan desio,
Ei posseder dovrà?
Vedrò per man d'amore
Unita a un vile oggetto
Chi in me destò un affetto
Che per me poi non ha,
Che per me poi non ha.
Vedrò mentre io sospiro,
Felice un servo mio,
Vedro, che un ben ch'io desio,
Ei posseder dovrà?
Vedrò per man d'amore
Unita a un vile oggetto,
Chi in me destò un affetto,
Che per me poi non ha,
Che per me poi non ha,
Vedro, vedro, vedro, vedro?
Ah no, lasciarti in pace
Non vo' questo contento,
Tu non nascesti, audace,
Per dare a me tormento,
E forse ancor per ridere,
Per ridere di mia infelicità.
Già la speranza sola
Delle vendette mie
Quest'anima consola,
E giubilar mi fa,
E giubilar, e giubilar mi fa, e giubilar
E giubilar mi fa, e giubilar mi fa,
E giubilar mi fa.
SCENA V
Il Conte, Marcellina, Don Curzio, Figaro e Bartolo; poi Susanna
Recitativo
DON CURZIO
È decisa la lite.
O pagarla, o sposarla, ora ammutite.
MARCELLINA
Io respiro.
FIGARO
Ed io moro.
MARCELLINA
(Alfin sposa io sarò d'un uom ch'adoro.)
FIGARO
Eccellenza m'appello.
IL CONTE
È giusta la sentenza.
O pagar, o sposar, bravo Don Curzio.
DON CURZIO
Bontà di sua Eccellenza.
BARTOLO
Che superba sentenza!
FIGARO
In che superba?
BARTOLO
Siam tutti vendicati.
FIGARO
Io non la sposerò.
BARTOLO
La sposerai.
DON CURZIO
O pagarla, o sposarla. Lei t'ha prestati
Due mille pezzi duri.
FIGARO
Son gentiluomo, e senza
L'assenso de' miei nobili parenti…
IL CONTE
Dove sono, chi sono?
FIGARO
Lasciate ancor cercarli,
Dopo dieci anni io spero di trovarli.
BARTOLO
Qualche bambin trovato?
FIGARO
No, perduto, dottor, anzi rubato.
IL CONTE
Come?
MARCELLINA
Cosa?
BARTOLO
La prova?
DON CURZIO
Il testimonio?
FIGARO
L'oro, le gemme, e i ricamati panni,
Che ne' più teneri anni
Mi ritrovaro addosso i masnadieri,
Sono gl'indizi veri
Di mia nascita illustre, e sopra tutto
Questo al mio braccio impresso geroglifico.
MARCELLINA
Una spatola impressa al braccio destro?
FIGARO
E a voi chi'l disse?
MARCELLINA
Oh Dio, è egli!
DON CURZIO, IL CONTE e BARTOLO
Chi?
MARCELLINA
Raffaello.
BARTOLO
E i ladri ti rapir…
FIGARO
Presso un castello.
BARTOLO
Ecco tua madre.
FIGARO
Balia…
BARTOLO
No, tua madre.
IL CONTE e DON CURZIO
Sua madre!
MARCELLINA
Ecco tuo padre.
No. 18 - Sestetto
MARCELLINA
abbracciando Figaro
Riconosci in questo amplesso
Una madre, amato figlio!
FIGARO
a Bartolo
Padre mio, fate lo stesso,
Non mi fate più arrossir.
BARTOLO
abbracciando Figaro
Resistenza la coscienza
Far non lascia al tuo desir.
DON CURZIO
Ei suo padre, ella sua madre,
L'imeneo non può seguir,
No, l'imeneo non può seguir.
IL CONTE
Son smarrito, son stordito,
Meglio è assai di quà partir.
Di quà partir.
MARCELLINA e BARTOLO
Figlio amato!
FIGARO
Parenti amati,
Parenti amati,
Parenti amati!
Il Conte vuol partire. Susanna entra con una borsa in mano.
SUSANNA
Alto,alto, signor Conte,
Mille doppie son quì pronte,
A pagar vengo per Figaro,
Ed a porlo in libertà.
IL CONTE
Non sappiam com'è la cosa, com'è la cosa,
Osservate un poco là, un poco là,
Osservate un poco là!
DON CURZIO
Non sappiam com'è la cosa,
Osservate un poco là,
Osservate un poco là!
MARCELLINA e BARTOLO
Figlio amato!
FIGARO
Parenti amati.
SUSANNA
si volge vedendo Figaro che abbraccia Marcellina
Già d'accordo ei colla sposa
Giusti Dei, che infedeltà, che infedeltà!
vuol partire
Lascia, iniquo! Lascia, iniquo!
FIGARO
trattenendo Susanna
No, t'arresta! No, t'arresta!
Senti, o cara, senti, senti!
SUSANNA
dà uno schiaffo a Figaro
Senti questa!
MARCELLINA
È un effetto di buon core,
Tutto amore è quel che fa,
Tutto amore è quel che fa,
Tutto amore è quel che fa,
Tutto amore è quel che fa,
Tutto amore è quel che fa,
È quel che fa, tutto amore è
Quel che fa, e quel che fa.
BARTOLO
È un effetto di buon core,
Tutto amore, tutto amore,
Tutto amore è quel che fa,
Tutto amore, tutto amore,
Tutto amore è quel che fa,
Tutto amore è quel che fa,
È quel che fa, tutto amore è
Quel che fa, e quel che fa.
FIGARO
È un effetto di buon core,
Tutto amore, tutto amore,
Tutto amore è quel che fa,
Tutto amore, tutto amore,
Tutto amore è quel che fa,
Tutto amore è quel che fa,
Tutto amore è quel che fa.
IL CONTE
Fremo, smanio dal furore,
Il destino a me la fa,
Fremo e smanio dal furore,
Il destino a me la fa,
Fremo e smanio dal furore,
Il destino a me la fa.
DON CURZIO
Freme e smania, freme e smania
Dal furore,
Il destino gliela fa.
Freme e smania dal furore,
Il destino gliela fa,
Freme e smania dal furore,
Il destino gliela fa.
SUSANNA
Fremo, smanio dal furore,
Fremo, smanio dal furore,
Fremo, smanio dal furore,
Una vecchia a me la fa,
Fremo, smanio dal furore,
Una vecchia a me la fa,
Una vecchia a me la fa,
Una vecchia a me la fa.
MARCELLINA
corre ad abbracciar Susanna
Lo sdegno calmate,
Mia cara figliuola,
Sua madre abbracciate,
Che or vostra sarà,
Sua madre abbracciate,
Che or vostra sarà.
SUSANNA
Sua madre? Sua madre? Sua madre?
BARTOLO, IL CONTE, DON CURZIO e MARCELLINA
Sua madre! Sua madre, sua madre!
SUSANNA
a Figaro
Tua madre?
FIGARO
a Susanna
E quello è mio padre,
Che a te lo dirà,
Che a te lo dirà.
SUSANNA
Suo padre? Suo padre? Suo padre?
BARTOLO, IL CONTE, DON CURZIO e MARCELLINA
Suo padre! Suo padre, suo padre!
SUSANNA
a Figaro
Tuo padre?
FIGARO
a Susanna
E quella è mia madre,
Che a te lo dirà,
Che a te lo dirà,
Mia madre, che a te lo dirà,
Mio padre, che a te lo dirà.
Corrono tutti quattro ad abbracciarsi
SUSANNA, MARCELLINA, BARTOLO e FIGARO
Al dolce, al dolce contento
Di questo momento,
Quest'anima appena
Resister or sa,
Al dolce contento
Di questo momento,
Quest'anima appena
Resister or sa,
SUSANNA e MARCELLINA
Appena resister
Or sa, appena
Resister or sa.
BARTOLO e FIGARO
Resister or sa,
Resister or sa.
SUSANNA, MARCELLINA, BARTOLO e FIGARO
Quest'anima appena
Resister or sa.
DON CURZIO ed IL CONTE
Al fiero tormento
Di questo momento,
Al fiero tormento
Di questo momento,
Quell'/quest'anima appena
Resister or sa,
Al fiero tormento
Di questo momento,
Quell'/quest'anima appena
Resister or sa,
Quell'/quest'anima appena
Resister or sa,
Al fiero tormento
Di questo tormento,
Quell'/quest'anima appena
Resister or sa,
Al fiero tormento
Quell'/quest'anima appena
Resister or sa,
Quell'/quest'anima appena
Resister or sa,
Quell'/quest'anima appena
Resister or sa.
Il Conte e Don Curzio partono.
SCENA VI
Susanna, Marcellina, Figaro e Bartolo
Recitativo
MARCELLINA
a Bartolo
Eccovi, oh caro amico, il dolce frutto
Dell'antico amor nostro.
BARTOLO
Or non parliamo
Di fatti sì rimoti, egli è mio figlio,
Mia consorte voi siete,
E le nozze farem quando volete.
MARCELLINA
Oggi, e doppie saranno,
dà il biglietto a Figaro
Prendi, questo è il biglietto
Del danar che a me devi, ed è tua dote.
SUSANNA
getta per terra una borsa di danari
Prendi ancor questa borsa.
BARTOLO
fa lo stesso
E questa ancora.
FIGARO
Bravi, gittate pur ch'io piglio ognora.
SUSANNA
Voliamo ad informar d'ogni avventura
Madama e nostro zio.
Chi al par di me contenta,
Chi al par di me contenta!
FIGARO, BARTOLO e MARCELLINA
Io!
SUSANNA, MARCELLINA, BARTOLO e FIGARO
E schiatti il signor Conte al gusto mio.
partendo abbracciati
SCENA VII
Barbarina e Cherubino
Recitativo
BARBARINA
Andiam, andiam, bel paggio, in casa mia
Tutte ritroverai
Le più belle ragazze del castello,
Di tutte sarai tu certo il più bello.
CHERUBINO
Ah, se il Conte mi trova,
Misero me, tu sai
Che partito ei mi crede per Siviglia.
BARBARINA
Oh ve' che maraviglia, e se ti trova,
Non sarà cosa nuova.
Odi! vogliamo vestirti come noi,
Tutte insiem andrem poi
A presentar de' fiori a madamina,
Fidati, o Cherubin, di Barbarina.
partono
SCENA VIII
La Contessa sola
No. 19 - Recitativo ed Aria
LA CONTESSA
E Susanna non vien! Sono ansiosa
Di saper come il Conte
Accolse la proposta. Alquanto ardito
Il progetto mi par, e ad uno sposo
Sì vivace e geloso!
Ma che mal c'è? Cangiando i miei vestiti
Con quelli di Susanna, e i suoi co' miei.
Al favor della notte. Oh cielo, a quale
Umil stato fatale io son ridotta
Da un consorte crudel! Che dopo avermi
Con un misto inaudito
D'infedeltà, di gelosia, di sdegni!
Prima amata, indi offesa, e alfin tradita,
Fammi or cercar da una mia serva aita!
Dove sono i bei momenti,
Di dolcezza e di piacer,
dove andaro i giuramenti
Di quel labbro menzogner,
Di quel labbro menzogner!
Perchè mai, se in pianti e in pene
Per me tutto si cangiò,
La memoria di quel bene
Dal mio sen non trapassò,
La memoria di quel ben non trapassò?
Dove sono i bei momenti
Di dolcezza e di piacer,
Dove andaro i giuramenti
Di quel labbro menzogner!
Ah, se almen la mia costanza
Nel languire amando ognor,
Mi portasse una speranza
Di cangiar l'ingrato cor,
Di cangiar l'ingrato cor,
Ah, se almen la mia costanza,
Nel languire amando ognor,
Mi portasse una speranza
Di cangiar l'ingrato cor,
Mi portasse una speranza
Di cangiar l'ingrato cor,
Di cangiar l'ingrato cor,
Di cangiar l'ingrato cor,
Di cangiar l'ingrato cor,
L'ingrato cor, l'ingrato cor!
parte
SCENA IX
Il Conte ed Antonio con cappello in mano
Recitativo
ANTONIO
Io vi dico, signor, che Cherubino
È ancora nel castello,
E vedete per prova il suo cappello.
IL CONTE
Ma come se a quest'ora
Esser giunto a Siviglia egli dovria.
ANTONIO
Scusate, oggi Siviglia è a casa mia,
Là vestissi da donna e là lasciati
Ha gl'altri abiti suoi.
IL CONTE
Perfidi!
ANTONIO
Andiam, e li vedrete voi.
Partono.
SCENA X
La Contessa e Susanna
Recitativo
LA CONTESSA
Cosa mi narri, e che ne disse il Conte?
SUSANNA
Gli si leggeva in fronte
Il dispetto e la rabbia.
LA CONTESSA
Piano, che meglio or lo porremo in gabbia!
Che tu gli proponesti?
SUSANNA
In giardino.
LA CONTESSA
Fissiam gli un loco. Scrivi.
SUSANNA
Ch'io scriva, ma signora…
LA CONTESSA
Eh scrivi dico, e tutto
Susanna siede e scrive
Io prendo su me stessa.
"Canzonetta sull'aria."
No. 20 - Duettino
SUSANNA
scrivendo
"Sull'aria."
LA CONTESSA
"Che soave zeffiretto"
SUSANNA
"Zeffiretto"
LA CONTESSA
"Questa sera spirerà,"
SUSANNA
"Questa sera spirerà,"
LA CONTESSA
"Sotto i pini del boschetto"
SUSANNA
"Sotto i pini…"
LA CONTESSA
"Sotto i pini del boschetto,"
SUSANNA
"Sotto i pini del boschetto."
LA CONTESSA
Ei già il resto capirà.
SUSANNA
Certo, certo il capirà,
LA CONTESSA
Ei già il resto capirà,
"Canzonetta sull'aria."
"Questa sera spirerà."
Ei già il resto capirà,
Il capirà,
Ei già il resto capirà,
Ei già il resto capirà,
Il capirà, il capirà,
Il capirà, il capirà.
SUSANNA
Certo, certo il capirà,
"Che soave zeffiretto"
"Sotto i pini del boschetto."
Certo, certo il capirà,
Il capirà,
Certo, certo il capirà,
Certo, certo il capirà,
Il capirà, il capirà,
Il capirà, il capirà.
Recitativo
SUSANNA
piega la lettera
Piegato è il foglio, or come si sigilla?
LA CONTESSA
si cava una spilla e gliela dà
Ecco, prendi una spilla,
Servirà di sigillo, attendi, scrivi
Sul riverso del foglio:
"Rimandate il sigillo".
SUSANNA
È più bizzarro
Di quel della patente.
LA CONTESSA
Presto nascondi: io sento venir gente.
Susanna si pone il biglietto nel seno.
SCENA XI
Cherubino vestito da contadinella, Barbarina e alcune altre contadinelle vestite nel medesimo modo con mazzetti di fiori e i suddetti
No. 21 - Coro
CONTADINELLE
Ricevete, o padroncina,
Queste rose e questi fior,
Che abbiam colti stamattina,
Per mostrarvi il nostro amor.
Siamo tante contadine,
E siam tutte poverine,
Ma quel poco che rechiamo
Ve lo diamo di buon cor,
Ve lo diamo di buon cor, di buon cor,
Di buon cor, ve lo diamo di buon cor.
Recitativo
BARBARINA
Queste sono, madama,
Le ragazze del loco
Che il poco ch'han vi vengono ad offrire,
E vi chiedon perdon del loro ardire.
LA CONTESSA
Oh brave, vi ringrazio.
SUSANNA
Come sono vezzose.
LA CONTESSA
E chi è, narratemi,
Quell'amabil fanciulla
Ch'ha l'aria sì modesta?
BARBARINA
Ell'è una mia cugina, e per le nozze
È venuta ier sera.
LA CONTESSA
Onoriamo la bella forestiera,
Venite qui, datemi i vostri fiori.
prende i fiori di Cherubino e lo bacia in fronte
Come arrossì! Susanna, e non ti pare…
Che somigli ad alcuno?
SUSANNA
Al naturale.
SCENA XII
I suddetti, il Conte ed Antonio
Antonio ha il cappello di Cherubino: entra in scena pian piano, gli cava la cuffia di donna e gli mette in testa il cappello stesso.
ANTONIO
Eh, cospettaccio, è questi l'uffiziale.
LA CONTESSA
Oh stelle!
SUSANNA
Malandrino!
IL CONTE
Ebben, madama!
LA CONTESSA
Irritata e sorpresa al par di voi
IL CONTE
Ma stamane.
LA CONTESSA
Stamane…
Per l'odierna festa
Volevam travestirlo al modo stesso,
Che l'han vestito adesso.
IL CONTE
a Cherubino
E perchè non partiste?
CHERUBINO
Signor!
IL CONTE
Saprò punire
La sua ubbidienza.
BARBARINA
Eccellenza, Eccellenza,
Voi mi dite sì spesso
Qual volta m'abbracciate, e mi baciate:
Barbarina, se m'ami,
Ti darò quel che brami.
IL CONTE
Io dissi questo?
BARBARINA
Voi!
Or datemi , padrone,
In sposo Cherubino,
E v'amerò, com'amo il mio gattino.
LA CONTESSA
al Conte
Ebbene, or tocca a voi.
ANTONIO
Brava figliuola,
Hai buon maestro, che ti fa scuola.
IL CONTE
(Non so qual uom, qual demone, qual Dio
Rivolga tutto quanto a torto mio.)
SCENA XIII
I suddetti e Figaro
FIGARO
Signor, se trattenete
Tutte queste ragazze,
Addio feste ,addio danza.
IL CONTE
E che, vorresti
Ballar col piè stravolto?
FIGARO
finge di drizzarsi la gamba e poi si prova a ballare
Eh, non mi duol più molto.
Andiam, belle fanciulle.
vuol partire, il Conte lo richiama
LA CONTESSA
a Susanna
Come si caverà dall'imbarazzo?
SUSANNA
alla Contessa
Lasciate fare a lui.
IL CONTE
Per buona sorte
I vasi eran di creta.
FIGARO
Senza fallo.
Andiamo dunque, andiamo.
ANTONIO
E intanto a cavallo
Di galoppo a Siviglia andava il paggio.
FIGARO
Di galoppo, o di passo, buon viaggio!
Venite, o belle giovani.
IL CONTE
E a te la sua patente
Era in tasca rimasta.
FIGARO
Certamente,
Che razza di domande!
ANTONIO
a Susanna che fa de' motti a Figaro
Via non gli far più motti, ei non t'intende.
prende per mano Cherubino e lo presenta a Figaro
Ed ecco chi pretende,
Che sia un bugiardo il mio signor nipote.
FIGARO
Cherubino?
FIGARO
al Conte
Che diamin canta?
IL CONTE
Non canta, no, ma dice,
Ch'egli saltò stamane sui garofani.
FIGARO
Ei lo dice! Sarà… se ho saltato io,
Si può dare ch'anch'esso
IL CONTE
Anch'esso?
FIGARO
Perchè no?
Io non impugno mai quel che non so.
S'ode la marcia da lontano
No. 22 - Finale
FIGARO
Ecco la marcia. Andiamo
Ai vostri posti, o belle, ai vostri posti.
Susanna, dammi il braccio!
SUSANNA
Eccolo!
Partono tutti eccettuati il Conte e la Contessa
IL CONTE
Temerari!
LA CONTESSA
Io son di ghiaccio!
IL CONTE
Contessa!
LA CONTESSA
Or non parliamo.
Ecco qui le due nozze,
Riceverle dobbiam, alfin si tratta
D'una vostra protetta.
Seggiamo.
IL CONTE
Seggiamo, (e meditiam vendetta).
Siedono; la marcia s'avvicina.
SCENA XIV
I suddetti, Figaro, Susanna, Marcellina, Bartolo, Antonio, Barbarina, cacciatori, contadini e contadine.
Due giovinette che portano il cappello verginale con piume bianche, due altre un bianco velo, due altre i guanti e il mazzetto di fiori. Figaro con Marcellina. Due altre giovinette che portano un simile cappello per Susanna ecc. Bartolo con Susanna. Due giovinette incominciano il coro che termina in ripieno. Bartolo conduce la Susanna al Conte e s'inginocchia per ricever da lui il cappello ecc. Figaro conduce Marcellina alla Contessa e fa la stessa funzione.
DUE DONNE
Amanti costanti
Seguaci d'onor
Cantate, lodate
Sì saggio signor.
A un dritto cedendo,
Che oltraggia, che offende,
Ei caste vi rende
Ai vostri amator,
A un dritto cedendo,
Che oltraggia, che offende,
Ei caste vi rende
Ai vostri amator.
TUTTI
Cantiamo, lodiamo
Sì saggio signor,
Cantiamo, lodiamo
Sì saggio signor,
Sì saggio signor, sì saggio signor,
Sì saggio signor!
I figuranti ballano. Susanna essendo in ginocchio durante il duo, tira il Conte per l'abito,gli mostra il bigliettino, dopo passa la mano dal lato degli spettatori alla testa, dove pare che il Conte le aggiusti il cappello, e gli dà il biglietto. Il Conte se lo mette furtivamente in seno, Susanna s'alza, e gli fa una riverenza. Figaro viene a riceverla, e si balla il fandango. Marecellina s'alza un po' più tardi. Bartolo viene a riceverla dalle mani della Contessa.
IL CONTE
cava il biglietto e nel aprirlo si punge il dito
Eh già la solita usanza,
Le donne ficcan gli aghi in ogni loco;
Ah, ah, capisco il gioco.
FIGARO
vede tutto e dice a Susanna
Un biglietto amoroso
Che gli diè nel passar qualche galante,
Ed era sigillato d'una spilla,
Ond'ei si punse il dito,
Il Conte legge, bacia il biglietto, cerca la spilla, la trova e se la mette alla manica del saio.
Il Narciso or la cerca, oh, che stordito!
IL CONTE
Andate, amici, e sia per questa sera
Disposto l'apparato nuziale
Colla più ricca pompa, io vo' che sia
Magnifica la festa, e canti e fuochi,
E gran cena, e gran ballo: e ognuno impari,
Com'io tratto color, che a me son cari.
CORO
Amanti costanti
Seguaci d'onor,
Cantate, lodate
Sì saggio signor.
A un dritto cedendo,
Che oltraggia, che offende,
Ei caste vi rende
Ai vostri amator.
Cantiamo, lodiamo
Sì saggio signor, sì saggio signor,
Cantiamo, lodiamo
Sì saggio signor,
Sì saggio signor, sì saggio signor,
Sì saggio signor!
Tutti partono.