第4幕

第1場

(僧院の中)

<カット>













第2場

<カット>
























































































































































第3場

<カット>


















































































第4場

(メリトーネ修道士がドアを開けると、ドン・カルロが入って来る)

カルロに
(横柄に)
あなたは門番か?

メリトーネ
(独白)
無礼な奴だ!
(声を上げて)
何か御用か…

カルロ
ラファエル神父はおられるか?

メリトーネ
またか!
二人いますが、
どちらの方で、一人は
モグラのようなつんぼ、もう一人は
細く、黒い、目をした、そのどちらを?

カルロ
黒いほうだ。

メリトーネ
そんなら奴だ! どなたと申して?

カルロ
騎士だと。

メリトーネ
(独白)
誰だろう、あの様子は気に食わぬ、
ま、ま、とにかくも、はてね、はてね。

(メリトーネ出て行く)


第5場

(ドン・カルロ、続いて修道士の恰好をしたドン・アルヴァーロ)

カルロ
おい、アルヴァーロ、無駄であったな、
僧衣をまとうても、
隠せおおせるものではない。お前のすがる
神の家に我が憎しみは
私を差し向けた。傷ついた
名誉の償いは、お前の
血あるのみ、その血だけが
洗い落すのだ。
神に誓い、必ずとも。

(修道士の恰好をして、ドン・アルヴァーロが入って来る)

アルヴァーロ
兄弟よ…

カルロ
覚えているか。

アルヴァーロ
ドン・カルロ、よく無事で!

カルロ
五年の年月(としつき)
ようやく探し当てたのだ。
傷ついた名誉は
血で償うのだ。
お前を罰せよと、
神が命ずる。
もと騎士でも今は
武器を持たぬ、
さ、お前の刀だ、
さぁ、好きな方を取れ。

アルヴァーロ
夜を捨ててここに、
神に仕えるは
我が過ちを
償うため。
お見捨てください。

カルロ
その衣も
卑怯者を
匿うこと叶わぬ。

アルヴァーロ
(たじろいで)
卑怯と、許せぬ、
(抑えて)
いや、いや、神よ守り給え!
(ドン・カルロに)
怒りも恨みも
すべてを忘れて、
許してくれぬか、
我が兄弟よ、
情けあるならば
哀れな罪びと、
この世を捨てた
惨めな者を。
我が兄弟よ、聞いてくれ、
我が兄弟よ、聞いてくれ。

カルロ
兄弟などというな。
あぁ、一人の妹を
我が手より奪い
汚された恨み、
思い知るのだ。

アルヴァーロ
汚れてはいない、
神かけて誓う。
この世での如く
永遠に変わらず
愛しよう、私と
同じにあの人も。
変わらず愛する。
あの人も変わらないなら。

カルロ
私の怒り(を)
鎮められはせぬ。
我らの名誉、守るのだ、
さぁ立て、裏切り者。

アルヴァーロ
これほどの願い、
聞いてくれぬか、
最後の我が願い、
この通り頼む。
(跪く)

カルロ
いい家門の誇りを
汚すつもりか。

アルヴァーロ
(激怒し、彼の足に飛びかかり)
おぁ我が家(いえ)の名誉。

カルロ
黒い血の名誉が。

アルヴァーロ
(もはや自分を抑えることができなくなって)
これ以上は許せぬ。
我が家門の
名誉にかけて
(彼の手から奪い取る)
もはや許せぬ。
刀を、刀を、よこせ。
ついて来い!

カルロ
よし行(ゆ)くぞ!

アルヴァーロ
(再び気を鎮めて)
いや、よせ、勝負にならぬ。
行(ゆ)け、早く…
(剣を投げ捨てる)

カルロ
わしを侮辱するのか?

アルヴァーロ
行け!

カルロ
恥を知らぬのか、
臆病者めが、
これでもまだやらぬか。
(平手打ちをする)

アルヴァーロ
(猛然と)
あぁ、どうしてもやるか。
行(ゆ)くぞ、いざ。
(剣を拾い上げる)

カルロ
来い! 覚悟せよ、さぁ。

カルロ、アルヴァーロ
あぁ、お前は死ぬのだ。

カルロ
覚悟はよいか。

カルロ、アルヴァーロ
あぁ、地獄へ落ちるのだ。
地獄へ行(ゆ)け、いざ。

(彼らは走り去る)


第6場

(山中の岩屋の前)






(レオノーラ)

レオノーラ
神よ、我が主よ、安らぎを
与え給え。
安らぎを
与え給え。
長い年月(としつき)、
夜も昼も
ただ苦しみ。
我が主よ、安らぎを、
与え給え。
あの方を
神の選びま
した勇者を
今なお
心に刻み
忘れませぬ。
恐ろしい、定めが、二人に、
あのような(別訳:恐ろしい)罪を犯させ、
アルヴァーロ、あなた
引き離されて、
またと会えぬ。
神よ、我が命を
御許(みもと)にお召しください。
それだけが我が安らぎ、
苦しみの中で
ただひとつの願い。
与え給え、我に、
安らぎを我に、
安らぎを我に与えて。

(グアルディアーノ神父によって届けられる施し物がある岩場に行く)
あぁ誰かが惨めな命を
引き延ばすために…あ、あれは?
聖なる場所を汚す者は誰?
呪われよ、呪われよ、呪われよ、呪われよ。

(急いで洞窟に戻り、そこに鍵をかける)


第7場

(舞台の上で剣のぶつかり合う音が聞こえてくる)
(アルヴァーロ、レオノーラ)

カルロ
(舞台裏で)
誰か、懺悔を!
我が魂を。

アルヴァーロ
(刀を抜いたまま舞台に登場)
またもヴァルガスの血が流れた。

カルロ
あ、懺悔を、懺悔を!

アルヴァーロ
(剣を捨てて)
呪われた私。
おぉ、近くにあるはず。
(洞窟に走って行き、扉を叩く)
死ぬ者に最後の祈りを。

レオノーラ
(舞台裏で)
できませぬ。

アルヴァーロ
兄弟よ、神の御名(みな)にかけて。

レオノーラ
できませぬ。

アルヴァーロ
(更に激しく叩いて)
祈りを。

レオノーラ
(鐘を鳴らして)
助けて、助けて!

アルヴァーロ
どうしても。


第8場

(アルヴァーロと、戸口に現れたレオノーラ)

レオノーラ
恐れよ、神の怒りを!

アルヴァーロ
女だ! あの声、
いや、ありえぬ!

レオノーラ
(アルヴァーロだと気づいて)
神よ。

アルヴァーロ
おぉ、レオノーラ!

レオノーラ
あの方が。
あぁ、確かにそうだ。

アルヴァーロ
いや、触るな、この手は
汚れている、離れて!

レオノーラ
あ、何を?

アルヴァーロ
(森を指して)
ここに倒れている。

レオノーラ
殺したの?

アルヴァーロ
避けようと手を尽くしたが。
僧院にも入った。
でも彼は、そして、殺した。

レオノーラ
それは?

アルヴァーロ
あなたの兄を!

レオノーラ
あぁ神様!

(心配そうに森へと急ぐ)

アルヴァーロ
運命の力、
恐ろしい定め、
ようやくレオノーラ、また巡り会えた
その日に、その兄をこの手にかけ。

レオノーラ
(舞台裏で、叫び声を上げる)
あぁ!

アルヴァーロ
あれは、何事!


第9場

(レオノーラ、傷ついて、グアルディアーノ神父に抱きかかえられて来る)

アルヴァーロ
その傷は!

レオノーラ
(死にかけて)
彼はどうしても許そうとせず、
私の血で復讐を遂げ。

アルヴァーロ
何故あなたが神の怒りを。
呪われた、呪われた。

グアルディアーノ神父
(厳粛に)
主を恨むでない、
慎ましく祈るのだ、
悲しみを癒し
平和をもたらし給う。
呪いや怒りで神を
神を汚さぬよう、
見よ、この人は今
神の御許(みもと)fへ。

レオノーラ
(死にそうな声で)
哀れみを、主よ、主よ。
哀れみを。
神よ、彼に許しを。

アルヴァーロ
私は呪われた者、
ここにも血が流れる。

レオノーラ
あぁ、あぁ、あぁ。

グアルディアーノ神父
祈りを!祈りを!

レオノーラ
ただ神のお恵みを。どうぞ。

アルヴァーロ
その言葉、私には耐えられぬ。
(レオノーラの足元に身を投げ出す)

グアルディアーノ神父
祈りを!

アルヴァーロ
レオノーラ、今、神は
今我が罪を許し給え。

レオノー
主よ。主よ、許し給え、

グアルディアーノ神父
主よ、我が神よ、讃えられませ。

レオノーラ
(アルヴァーロに)
あなたより先に
行(ゆ)ける幸せ、
憎しみは消えて、
愛だけがある所へ。
あなたより先に
行(ゆ)ける幸せ。

アルヴァーロ
私に生きよと
あなたは行(ゆ)くか!
罪、許された
その時はすぐお傍へ。
私をひとり残し。

グアルディアーノ神父
罪は償われ、
神の御許(みもと)へ、
御(み)恵みを彼らの
上に。

レオノーラ
あの空で、お待ちしています、さよなら。
アルヴァーロ、あの空で…

アルヴァーロ
あぁ、行(ゆ)かずに
レオノーラ、今しばらく…

レオノーラ
あぁ、あちらで、アルヴァーロ、あぁ…
アルヴァ…あぁ!
(死ぬ)

アルヴァーロ
待って!

グアルディアーノ神父
御御許(おんみもと)へ!
ATTO QUARTO

SCENA I

Vicinanze d'Hornachuelos. Interno del convento della Madonna degli Angeli. Meschino porticato circonda una corticella con aranci, oleandri, gelsomini. Alla sinistra dello spettatore è la porta che mette al via; a destra, altra porta sopra la quale si legge "Clausura". Il Guardiano passeggia solennemente, leggendo il suo breviario. Dalla sinistra entra una folla di mendicanti, uomini e donne di tutte le età, che portano scodelle grezze, recipienti e piatti.

CORO DEI MENDICANTI
Fate, la carità,
Andarcene dobbiam, andarcene dobbiamo,
Andarcene dobbiam, la carità, la carità!


SCENA II

Fra Melitone entra da destra, portando un grande grembiule bianco e assistito da un converso, che porta una grande pentola a due manici. La mettono giù nel centro del cortile e il converso va via.

MELITONE
Che? Siete all'osteria?
Quieti …

Comincia a scodellare la minestra

MENDICANTI
spingendo continuamente
Qui, presto a me, presto a me, ecc.

MELITONE
Quieti, quieti, quieti, quieti.

I VECCHI
Quante porzioni a loro!
Tutto vorrian per sé.
N'ebbe già tre Maria!

UNA DONNA
a Melitone
Quattro a me …

MENDICANTI
Quattro a lei!

DONNA
Sì, perché ho sei figliuoli …

MELITONE
Perché ne avete sei?

DONNA
Perché il mandò Iddio.

MELITONE
Sì, Dio … Dio. Non li avreste
Se al par di me voi pure
La schiena percoteste
Con aspra disciplina,
E più le notti intere
Passaste recitando
Rosari e Miserere …

GUARDIANO
Fratel ….

MELITONE
Ma tai pezzenti son di fecondità
davvero spaventosa …

GUARDIANO
Abbiate carità.

I VECCHI
Un po' di quel fondaccio
Ancora ne donate.

MELITONE
Il ben di Dio, bricconi,
Fondaccio voi chiamate?

MENDICANTI
porgendo le loro scodelle
A me, padre a me, a me, a me, ecc.

MELITONE
Oh, andatene in malora,
O il ramajuol sul capo
V'aggiusto bene or ora …
Io perdo la pazienza! ecc.

GUARDIANO
Carità.

LE DONNE
Più carità ne usava
il padre Raffael.

MELITONE
Sì, sì, ma in otto giorni
Avutone abbastanza
Di poveri e minestra,
Restò nella sua stanza,
E scaricò la soma
Sul dosso a Melitone…
E poi con tal canaglia
Usar dovrò le buone?

GUARDIANO
Soffrono tanto i poveri …
La carità è un dovere.

MELITONE
Carità, con costoro
Che il fanno per mestiere?
Che un campanile abbattere
Co' pugni sarien buoni,
Che dicono fondaccio,
Fondaccio il ben di Dio …
Bricconi, bricconi, bricconi!
E dicono fondaccio, ecc.

LE DONNE
Oh, il padre Raffaele! ecc.

GLI UOMINI
Era un angelo! Un santo! ecc.

MELITONE
Non mi seccate tanto!

MENDICANTI
Un santo! Un santo!
Sì; sì, sì, sì, un santo! ecc.

MELITONE
buttando per aria il recipiente con un calcio
Il resto, a voi prendetevi,
Non voglio più parole, ecc.
Fuori di qua, lasciatemi,
Sì, fuori al sole, al sole,
Lasciatemi, ecc.
Pezzenti più di Lazzaro,
Sacchi di pravità …
Via, via bricconi, al diavolo,
Toglietevi di qua;
Pezzenti più di Lazzaro, ecc.

MENDICANTI
Oh, il padre Raffaele!
Era un angel! Era un santo! ecc.

MELITONE
Pezzenti più di Lazzaro, ecc.

MENDICANTI
Il padre Raffaele!
Era un angelo! Un santo! ecc.

MELITONE
Fuori di qua! Lasciatemi,
… Fuori, fuori, via di qua! ecc.

Il frate infuriato li saccia dal cortile. Dopo prende un fazzoletto dalla sua manica e con esso si asciuga il sudore della fronte.


SCENA III

Il Padre Guardiano e Fra' Melitone

MELITONE
Auf! Pazienza non v'ha che basti!

GUARDIANO
Troppa dal Signor non ne aveste.
Facendo carità un dover s'adempie
da render fiero un angiol …

MELITONE
Che al mio posto
in tre dì finirebbe
col minestrar de' schiaffi.

GUARDIANO
Tacete; umil sia Meliton,
né soffra se veda preferirsi Raffaele.

MELITONE
Io? No … amico gli son, ma ha certi gesti …
Parla da sé … ha cert'occhi.

GUARDIANO
Son le preci, il digiuno.

MELITONE
Ier nell'orto lavorava cotanto stralunato, che
scherzando dissi: Padre, un mulatto parmi …
Guardommi bieco, strinse le pugna, e …

GUARDIANO
Ebbene?

MELITONE
Quando cadde
sul campanil la folgore, ed usciva
fra la tempesta, gli gridai: mi sembra
Indian selvaggio … un urlo
cacciò che mi gelava.

GUARDIANO
Che v'ha a ridir?

MELITONE
Nulla, ma il guardo e penso,
narraste, che il demonio
qui stette un tempo in abito da frate …
Gli fosse il padre Raffael parente?

GUARDIANO
Giudizi temerari … il ver narrai … ma n'ebbe il
Superior rivelazione allora … Io, no.

MELITONE
Ciò è vero! Ma strano è molto il padre! La ragione?

GUARDIANO
Del mondo i disinganni,
L'assidua penitenza,
Le veglie, l'astineza
Quell'anima, quell'anima turbâr.

MELITONE
Sarrano i disinganni,
L'assidua penitenza,
Le veglie, l'astinenza
Che il capo gli guastâr!

GUARDIANO
Del mondo i disinganni, ecc.

MELITONE
Sarrano i disinganni, ecc.

Il campanello del cancello suona rumorosamente

GUARDIANO
Giunge qualcuno, aprite.

Il Padre Guardiano esce.


SCENA IV

Fra' Melitone apre la porta ed entra Don Carlo, che avviluppato in un grande mantello entra francamente.

CARLO
alteramente
Siete il portiere?

MELITONE
fra sé
È goffo ben costui!
forte
Se apersi, parmi …

CARLO
Il padre Raffaele?

MELITONE
(Un altro!)
Due ne abbiamo;
L'un di Porcuna, grasso,
Sordo come una talpa. Un altro scarno,
Bruno, occhi, (ciel, quali occhi!) Voi chiedete?

CARLO
Quel dell'inferno.

MELITONE
(È desso, è desso!) E chi gli annuncio?

CARLO
Un cavalier.

MELITONE
fra sé
Qual boria! È un mal arnese.
Sì, sì, un mal arnese…qual boria!…qual boria!

Melitone esce.


SCENA V

Don Carlo, poi Don Alvaro in abito da Frate


CARLO
Invano Alvaro ti celasti al mondo,
e d'ipocrita veste
scudo facesti alla viltà. Del chiostro
ove t'ascondi m'additâr la via
l'odio e la sete di vendetta; alcuno
qui non sarà che ne divida. Il sangue,
solo il tuo sangue può lavar l'oltraggio
che macchìo l'onor mio,
e tutto il verserò. Lo giuro a Dio.

Entra Don Alvaro, in abito da frate

ALVARO
Fratello …

CARLO
Riconoscimi.

ALVARO
Don Carlo! Voi, vivente!

CARLO
Da un lustro ne vo' in traccia,
Ti trovo, ah! ti trivo finalmente;
Col sangue sol cancellasi
L'infamia ed il delitto.
Ch'io ti punisca è scritto
Sul libro del destin.
Tu prode fosti, or monaco,
Un 'arma qui non hai …
Deggio il tuo sangue spargere.
Scegli, due ne portai.

ALVARO
Vissi nel mondo, intendo;
Or queste vesti, l'eremo,
Dicon che i falli ammendo,
Che penitente è il cor.
Lasciatemi, lasciatemi.

CARLO
Difendere
Quel sajo, né il deserto.
Codardo, te nol possono.

ALVARO
trasalendo
Codardo! Tale asserto …
frenandosi
No, no! Assistimi, Signore!
a Don Carlo
Le minaccie, i fieri accenti,
Portin seco in preda i venti;
Perdonatemi, pietà,
O fratel, pietà, pietà!
A che offendere cotanto
Chi fu solo sventurato?
Deh, chiniam la fronte al fato,
O fratel, pietà, pietà,
O fratel, pietà, pietà,
O fratel, pietà, pietà!

CARLO
Tu contamini tal nome.
Una suora mi lasciasti
Che tradita abbandonasti
Che tradita abbandonasti
All'infamia, al disonor.

ALVARO
No, non fu disonorata,
Ve lo giura un sacerdote!
Sulla terra l'ho adorata
Come in cielo amar si puote.
L'amo ancora, e s'ella m'ama
Più non brama questo cor.
L'amo ancora, l'amo ancora…
E s'ella m'ama più non brama questo cor.

CARLO
Non si placa il mio furore
Per mendace e vile accento;
L'arme impugna ed al cimento, ed al cimento
Scendi meco, o traditor, traditor.

ALVARO
Se i rimorsi, il pianto omai
Non vi parlano per me,
Qual nessun mi vide mai,
Io mi prostro al vostro pié!
S'inginocchia

CARLO
Ah! la macchia del tuo stemma
Or provasti con quest'atto!

ALVARO
balzando in piedi, furente
Desso splende più che gemma.

CARLO
Sangue il tinge di mulatto.

ALVARO
non potendo più frenarsi
Per la gola voi mentite!
A me un brando,
A me un brando!
Glielo strappa di mano
Un brando, uscite!
Un brando, un brando, un brando…
Uscite!

CARLO
Finalmente!

ALVARO
ricomponendosi
No, no, l'inferno non trionfi.
Va, riparti.
Getta via la spada

CARLO
Ti fai dunque di me scherno?

ALVARO
Va.

CARLO
S'ora meco misurarti,
O vigliacco, non hai core,
Ti consacro al disonore.
Gli dà uno schiaffo

ALVARO
furente
Ah, segnasti la tua sorte!
Morte…Morte…
Raccoglie la spada

CARLO
Morte! A entrambi morte, morte!

CARLO e ALVARO:
Ah! morte, morte, vieni a morte.

CARLO
Sì, morte a entrambi, morte!

CARLO e ALVARO:
Ah! vieni, vieni a morte, andiam
A morte andiam, a morte andiam!

Escono, correndo.


SCENA VI

Presso la grotta di Leonora. Valle tra rupi inaccessibili, attraversata da un ruscello. Nel fondo a sinistra dello spettatore è una grotta con porta praticabile, e sopra una campana che si potrà suonare dall'interno. La scena si oscura lentamente; la luna apparisce splendidissima. Donna Leonora, pallida, sfigurata, esce dalla grotta, agitatissima.
Leonora

LEONORA
Pace, pace,pace, pace, mio Dio!
Pace, mio Dio!
Cruda sventura
M'astringe, ahimé, a languir;
Come il dì primo
Da tant'anni dura
Profondo il mio soffrir.
Pace, pace, pace, mio Dio!
Pace, mio Dio!
L'amai, gli è ver!
Ma di beltà e valore
Cotanto Iddio l'ornò.
Che l'amo ancor.
Né togliermi dal core
L'immagin sua saprò.
Fatalità! Fatalità! Fatalità!
Un delitto disgiunti n'ha quaggiù!
Alvaro, io t'amo.
E su nel cielo è scritto:
Non ti vedrò mai più!
Oh Dio, Dio, fa ch'io muoia;
Che la calma può darmi morte sol.
Invan la pace qui sperò quest'alma
In preda a tanto duol,
In preda a tanto duol.
Invan la pace quest'alma
Invan la pace quest'alma
Invan la pace quest'alma invan sperò.

Va ad un sasso ove sono alcune provvigioni deposte dal Padre Guardiano
Misero pane, a prolungarmi vieni
La sconsolata vita … Ma chi giunge?
Chi profanare ardisce il sacro loco?
Maledizione! Maledizione! Maledizione! Maledizione!

Torna rapidamente alla grotta, e vi si rinchiude.


SCENA VII

Si ode dentro la scena un cozzare di spade
Alvaro, Leonora

CARLO
dall'interno
Io muoio! Confessione!
L'alma salvate.

ALVARO
entrando in scena con spada sguainata
E questo ancora sangue d'un Vargas.

CARLO
Confessione! Confessione!

ALVARO
gettando via la spada
Maledetto io sono …
Ma qui presso è un eremita.
Corre alla grotta e batte alla porta
A confortar correte un uom che muor.

LEONORA
dall'interno
Nol posso.

ALVARO
Fratello! In nome del Signore.

LEONORA
Nol posso.

ALVARO
battendo più forte
È d'uopo.

LEONORA
dall'interno suonando la campana
Aiuto! Aiuto!

ALVARO:
Deh, venite.


SCENA VIII

Detto e Leonora che si presenta sulla porta

LEONORA
Temerarii, del ciel l'ira fuggite!

ALVARO
Un donna! Qual voce …
Ah, no … uno spettro!

LEONORA
riconoscendo Alvaro
Che miro?

ALVARO
Tu, Leonora!

LEONORA
Egli è ben desso.
Ah, ti riveggo ancora.

ALVARO
Lungi, lungi da me; queste mie mani
grondano sangue, Indietro!

LEONORA
Che mai parli?

ALVARO
indicando il bosco
Là giace spento un uom.

LEONORA
Tu l'uccidesti?

ALVARO
Tutto tentai per evitar la pugna.
Chiusi i miei dì nel chiostro.
Eì mi raggiunse, m'insultò, l'uccisi.

LEONORA
Ed era?

ALVARO
Tuo fratello!

LEONORA
Gran Dio!

Corre ansante vero il bosco

ALVARO
Destino avverso,
Come a scherno mi prendi!
Vive Leonora, e ritrovarla deggio
or che versai, or che versai di suo fratello il sangue!

LEONORA
dall'interno, mettendo un grido
Ah!

ALVARO
Qual grido! Che avvene?


SCENA IX

Leonora, ferita, entra sostenuta dal Padre Guardiano e Detto.

ALVARO
Ella, ferita!

LEONORA
morente
Nell'ora estrema perdonar non seppe.
E l'onta vendicò nel sangue mio.

ALVARO
E tu paga, non eri, o vendetta di Dio.
Maledizione! Maledizione!

GUARDIANO
solenne
Non imprecare; umiliati
A Lui ch'è giusto e santo,
Che adduce a eterni gaudii
Per una via di pianto;
D'ira e furor, e furor sacrilego
Non profferir parola,
Vedi, vedi quest'angiol vola
Al trono del Signor.

LEONORA
Con voce morente
Sì, piangi e prega, piangi e prega.
Sì, piangi e prega.
Di Dio il perdono io ti prometto.

ALVARO
Un reprobo, un maledetto io sono.
Flutto di sangue innalzasi fra noi.

LEONORA
Piangi! Piangi! Prega!

GUARDIANO
Prostrati! Prostrati!

LEONORA
Di Dio il perdono io ti prometto. Prega.

ALVARO
A quell'accento più non poss'io resistere.
Si getta ai piedi di Leonora

GUARDIANO
Prostrati!

ALVARO
Leonora, io son redento,
Dal ciel son perdonato, perdonato dal ciel!

LEONORA e GUARDIANO
Cielo! Sia lode a Te, Signor.

GUARDIANO
Cielo! Sia lode a Te, Signor, lode a Te, Signor.

LEONORA
ad Alvaro
Lieta or poss'io precederti
Alla promessa terra.
Là cesserà la guerra,
Santo l'amor sarà.
Lieta or poss'io precederti
Alla promessa terra.

ALVARO
Tu mi condanni a vivere.
E m'abbandoni intanto!
Il reo, il reo soltanto
Dunque impunito, dunque impunito andrà!
E m'abbandoni, m'abbandoni intanto!

GUARDIANO
Santa del suo martirio
Ella al Signor ascenda,
E il suo morir t'apprenda
La fede e la pietà!

LEONORA
In ciel ti attendo, in ciel ti attendo, addio! addio!
In ciel ti attendo, addio!

ALVARO
Deh, non lasciarmi,
Leonora, ah no, non lasciarmi …

LEONORA
Ah … ti precedo … Alvaro … Ah …
Alvar … Ah!
Muore

ALVARO
Morta!

GUARDIANO
Salita a Dio!


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© Asahina Takashi
最終更新:2022年09月03日 07:39