ATTO SECONDO


Escena Prima

(Palazzo Regio di Egeo, Re d’Atene)

17. Aria Medea

▼MEDEA▲
Dolce Riposo, ed innocente pace,
Ben felice, è quel sen che vi possiede.

Recitativo Medea

Sempre fu a me tiranno
Il pargoletto Amore
Or nuovi strali al core,
d’avventar si compiace.

Aria Medea

Dolce riposo, ed innocente pace.
Ben felice, è quel sen che vi possiede.

18. Recitativo

L’Infelice Medea,
S’amor non conoscesse
Il Germano, ed i figli,
Vittime al mio furore
Furo a causa d’Amore;
E se freme l’inferno,
Al suon dei detti miei,
questi non fanno
Rendere al mio conforto, altro che danno,

19. Aria Medea

Quell’Amor ch’è nato a forza
Non contenta un cor amante:
Qual s’accende, tal s’ammorza,
E si perde in un istante.
Quell’Amor… etc.

Scena Seconda

(Egeo Re e seguito reale, Medea)

20. Recitativo

▼EGEO▲
Delle armi nostre, il fortunato evento
Tutto a Medea lo deggio;
Tutto al suo gran sapere
La libertà di queste soglie ascrivo.
Già dei nostri sponsali
Troppo tardò l’arrivo;
Ma…

▼MEDEA▲
Non vuole Immeneo,
Trascurato si porti un Core al’ nodo.
Tempo v’è ancora, a maturarne il fine.

▼EGEO▲
Puoi ben senza spiacere
Diferire a’ sponsali il lor dovere.
Ormai senza periglio,
posso l’unico figlio
Far che per te qui torni; egli in mia vece
La destra porgeratti;
E teco allor sarà viè più beato,
che più tenero è amor, tant’è più grato.

▼MEDEA▲
Taci, signor, ‘intendo;
Agilea più vezzosa
A gli occhi tuoi rassembra
Se per lei m’abbandoni, io ti rassegno,
E non altri di me,
che Teseo è degno.

▼EGEO▲
Accudisco al tuo foco,
Che nulla è mai più grato,
Che di due finti amanti
Scoprir, ch’ambi fra lor sono incostanti.

21. Duetto Medea ed Egeo

▼MEDEA▲
Sì, ti lascio

▼EGEO▲
Sì ti sprezzo

▼A DUE▲
Altro cor io chiudo in petto.

▼MEDEA▲
Tu credesti col fuggirmi

▼EGEO▲
Tu pensasti col schernirmi

▼A DUE▲
Che il mio core fosse privo d’ogni altro affetto

▼MEDEA▲
Sì, ti lascio, etc.

Scena Terza

(Arcane ed il Re Egeo)

22. Recitativo

▼ARCANE▲
Sire, tutto è periglio

▼RE▲
Che mai sarà?

▼ARCANE▲
Per i suoi fatti egregi
Teseo dalle truppe acclamato,
Già per tuo successor, l’han dichiarato.

▼RE▲
Reprimasi l’ardire.

Scena Quarta

(Piazza d’Atene. Teseo condotto in
Trionfo, e coro di Popoli
d’Atene, che fanno feste cantando,
e danzando. S’apre la Scena al suono
d’una sinfonia, con trombe, e timpani,
la quale introduce il coro seguente)

23. CORO
Ognuno acclami, il nostro Alcide,
Guidi lui solo il nostro piè;
Già ch’al suo braccio il Ciel arride,
Egli sia dunque il nostro Re.

24. Recitativo

▼TESEO▲
Amici, a bastanza mostraste il vostro affetto:
cessate, omai cessate
Questi vani clamori; ognun si renda
All’assegnato posto.
E s’è ver ciò che dite,
Commando dunque; andate ed ubbidite.

(I popoli si ritirano; Teseo volendo entrare negli appartamenti Reali, Medea sorridendone lo trattiene)

Scena Quinta

▼MEDEA▲
Teseo, dove t’en vai?

▼TESEO▲
L’ira a calmar del re

▼MEDEA▲
Il Re soffrirà dunque
Che la legge da te qui sian prescritte?

▼TESEO▲
Le truppe che ho sconfitte
E il periglioso ardore
Che ho mostrato col brando
Per difendergli il soglio
Scoprono che fedele essere io voglio.

▼MEDEA▲
In vano ti lusinghi;
Non si placano così d’un Re i sospetti.

▼TESEO▲
Di qui rimosso il piede
Saprò dunque portarmi
Dove il nome farò grande fra l’armi.

▼MEDEA▲
E d’Amor nulla parli?
I sospetti d’Egeo
Placar per te saprò.

▼TESEO▲
Agilea sola adoro

▼MEDEA▲
Ami dunque Agilea?

25. Aria Teseo

Quanto che a me sian care
Le luci del mio bene
Lo dica il Dio d’Amor;
In Lor lo sguardo amante
Di foco sol si pasce;
E l’anima rinasce
Fenice è quell’ardor.
Quanto… etc.

26. Recitativo

▼MEDEA▲
Ai vostri Amori, temo
Qualche fatal incontro

▼TESEO▲
Se per noi ti dichiari
Di che temer possiamo?

▼MEDEA▲
E’ tuo rivale un Re

▼TESEO▲
Come! C’entrò la fe’
ch’a te già diede
Brama ei forse Agilea?

▼MEDEA▲
Lascia ch’ad essa io parli,
Lascia ch’io parli al Re;
E scoprir io ben tosto,
L’interesse che prendo, agli amor tuoi
Vanne e colà m’attendi,
Ma fidati di me;

27. Aria Teseo

Non so più che bramar
Non so più che temer
Se tu m’aiti
Finito il mio penar,
Finito è il mio martir;
Ne so che sia Soffrir,
Se tu col tuo saper,
A ciò m’inviti.
Non so… (bis)

Scena Sesta

(Medea sola)

28. Arioso Medea

▼MEDEA▲
Ira, sdegno, e furore
Desti nell’alma mia
La cruda Gelosia
Che un’amante sprezzata
Trovar non sa riposo invendicata.
Cercherò nuove pene,
Formerò nuovi incanti,
Contro i perfidi amanti.
E s’il crudel non cede al mio dolore,
Vittima sarà l’Empio al mio furore.

29. Aria Medea

O stringerò nel sen
Quel ben ch’adoro,
O la rival cadrà
Con l’ira mia;
Che già l’aspro velen
Del mio Martoro
Alimentando va
La Gelosia.
O stringerò… etc.
ATTO SECONDO


Escena Prima

(Palazzo Regio di Egeo, Re d’Atene)

17. Aria Medea

MEDEA
Dolce Riposo, ed innocente pace,
Ben felice, è quel sen che vi possiede.

Recitativo Medea

Sempre fu a me tiranno
Il pargoletto Amore
Or nuovi strali al core,
d’avventar si compiace.

Aria Medea

Dolce riposo, ed innocente pace.
Ben felice, è quel sen che vi possiede.

18. Recitativo

L’Infelice Medea,
S’amor non conoscesse
Il Germano, ed i figli,
Vittime al mio furore
Furo a causa d’Amore;
E se freme l’inferno,
Al suon dei detti miei,
questi non fanno
Rendere al mio conforto, altro che danno,

19. Aria Medea

Quell’Amor ch’è nato a forza
Non contenta un cor amante:
Qual s’accende, tal s’ammorza,
E si perde in un istante.
Quell’Amor… etc.

Scena Seconda

(Egeo Re e seguito reale, Medea)

20. Recitativo

EGEO
Delle armi nostre, il fortunato evento
Tutto a Medea lo deggio;
Tutto al suo gran sapere
La libertà di queste soglie ascrivo.
Già dei nostri sponsali
Troppo tardò l’arrivo;
Ma…

MEDEA
Non vuole Immeneo,
Trascurato si porti un Core al’ nodo.
Tempo v’è ancora, a maturarne il fine.

EGEO
Puoi ben senza spiacere
Diferire a’ sponsali il lor dovere.
Ormai senza periglio,
posso l’unico figlio
Far che per te qui torni; egli in mia vece
La destra porgeratti;
E teco allor sarà viè più beato,
che più tenero è amor, tant’è più grato.

MEDEA
Taci, signor, ‘intendo;
Agilea più vezzosa
A gli occhi tuoi rassembra
Se per lei m’abbandoni, io ti rassegno,
E non altri di me,
che Teseo è degno.

EGEO
Accudisco al tuo foco,
Che nulla è mai più grato,
Che di due finti amanti
Scoprir, ch’ambi fra lor sono incostanti.

21. Duetto Medea ed Egeo

MEDEA
Sì, ti lascio

EGEO
Sì ti sprezzo

A DUE
Altro cor io chiudo in petto.

MEDEA
Tu credesti col fuggirmi

EGEO
Tu pensasti col schernirmi

A DUE
Che il mio core fosse privo d’ogni altro affetto

MEDEA
Sì, ti lascio, etc.

Scena Terza

(Arcane ed il Re Egeo)

22. Recitativo

ARCANE
Sire, tutto è periglio

RE
Che mai sarà?

ARCANE
Per i suoi fatti egregi
Teseo dalle truppe acclamato,
Già per tuo successor, l’han dichiarato.

RE
Reprimasi l’ardire.

Scena Quarta

(Piazza d’Atene. Teseo condotto in
Trionfo, e coro di Popoli
d’Atene, che fanno feste cantando,
e danzando. S’apre la Scena al suono
d’una sinfonia, con trombe, e timpani,
la quale introduce il coro seguente)

23. CORO
Ognuno acclami, il nostro Alcide,
Guidi lui solo il nostro piè;
Già ch’al suo braccio il Ciel arride,
Egli sia dunque il nostro Re.

24. Recitativo

TESEO
Amici, a bastanza mostraste il vostro affetto:
cessate, omai cessate
Questi vani clamori; ognun si renda
All’assegnato posto.
E s’è ver ciò che dite,
Commando dunque; andate ed ubbidite.

(I popoli si ritirano; Teseo volendo entrare negli appartamenti Reali, Medea sorridendone lo trattiene)

Scena Quinta

MEDEA
Teseo, dove t’en vai?

TESEO
L’ira a calmar del re

MEDEA
Il Re soffrirà dunque
Che la legge da te qui sian prescritte?

TESEO
Le truppe che ho sconfitte
E il periglioso ardore
Che ho mostrato col brando
Per difendergli il soglio
Scoprono che fedele essere io voglio.

MEDEA
In vano ti lusinghi;
Non si placano così d’un Re i sospetti.

TESEO
Di qui rimosso il piede
Saprò dunque portarmi
Dove il nome farò grande fra l’armi.

MEDEA
E d’Amor nulla parli?
I sospetti d’Egeo
Placar per te saprò.

TESEO
Agilea sola adoro

MEDEA
Ami dunque Agilea?

25. Aria Teseo

Quanto che a me sian care
Le luci del mio bene
Lo dica il Dio d’Amor;
In Lor lo sguardo amante
Di foco sol si pasce;
E l’anima rinasce
Fenice è quell’ardor.
Quanto… etc.

26. Recitativo

MEDEA
Ai vostri Amori, temo
Qualche fatal incontro

TESEO
Se per noi ti dichiari
Di che temer possiamo?

MEDEA
E’ tuo rivale un Re

TESEO
Come! C’entrò la fe’
ch’a te già diede
Brama ei forse Agilea?

MEDEA
Lascia ch’ad essa io parli,
Lascia ch’io parli al Re;
E scoprir io ben tosto,
L’interesse che prendo, agli amor tuoi
Vanne e colà m’attendi,
Ma fidati di me;

27. Aria Teseo

Non so più che bramar
Non so più che temer
Se tu m’aiti
Finito il mio penar,
Finito è il mio martir;
Ne so che sia Soffrir,
Se tu col tuo saper,
A ciò m’inviti.
Non so… (bis)

Scena Sesta

(Medea sola)

28. Arioso Medea

MEDEA
Ira, sdegno, e furore
Desti nell’alma mia
La cruda Gelosia
Che un’amante sprezzata
Trovar non sa riposo invendicata.
Cercherò nuove pene,
Formerò nuovi incanti,
Contro i perfidi amanti.
E s’il crudel non cede al mio dolore,
Vittima sarà l’Empio al mio furore.

29. Aria Medea

O stringerò nel sen
Quel ben ch’adoro,
O la rival cadrà
Con l’ira mia;
Che già l’aspro velen
Del mio Martoro
Alimentando va
La Gelosia.
O stringerò… etc.
最終更新:2021年09月11日 07:35